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Pronti a risalire sul ring?

La Ultimate Fighting Championship è pronta a invadere i nostri schermi

PROVATO di Massimo Reina   —   27/01/2012
UFC Undisputed 3
UFC Undisputed 3
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Versione provata Xbox 360

UFC è l'acronimo di Ultimate Fighting Championship, la federazione più importante a livello mondiale di arti marziali miste, ovvero combattimento mani e piedi con protezioni minime, brutalità, ultraviolenza e ovviamente spettacolarità estrema. Uno sport di contatto totale parecchio tecnico, che continua a crescere in tutto il globo in termini di successo e attenzioni da parte del pubblico amante di queste discipline. Di pari passo con la controparte reale, anche il videogioco basato sulle MMA, e cioè UFC Undisputed, negli ultimi anni ha saputo raccogliere consensi e nuovi adepti, grazie al sapiente lavoro di THQ e Yuke's, l'accoppiata alle spalle di WWE '12.

Pronti a risalire sul ring?


Dopo il buon successo delle precedenti edizioni, tutte all'insegna del realismo simulativo, il citato duo produttore-sviluppatore è pronto a dare nuova linfa al suo franchise in UFC Undisputed 3, tentando di ampliare l'offerta di gioco e nello stesso tempo cercando di venire incontro a tutti i tipi di giocatori, dai veterani del genere ai neofiti. Il rilascio di un'ultima demo da parte di THQ è stata per noi l'occasione di effettuare un ulteriore e ultimo test prima delle recensione finale. Prima però di addentrarci nei dettagli del nostro test facciamo un breve riassunto di quanto ci aspetta in questo prodotto. Partiamo quindi dicendo di come il gioco manterrà le caratteristiche salienti del precedente capitolo, ma al contempo ne espanderà la struttura introducendo nuove meccaniche, un numeroso roster giocabile tantisismi lottatori ricreati in maniera perfetta (l'engine grafico sembra davvero riprodurre ancora meglio gli atleti rispetto al recente passato), l'aggiunta di nuove divisioni e pesi e l'introduzione del marchio PRIDE Fighting Championships, la vecchia federazione di arti marziali miste giapponese di cui Zuffa LLC, la compagnia americana proprietaria della UFC, detiene i diritti, con relative regole, stili e tecniche che promettono quindi di aggiungere nuovo pepe ai match in Undisputed. Gli incontri in questo caso avverranno in normali ring quadrati e con le regole, più cruente, dei giapponesi. Queste consentono di fare molto più male ai contendenti, poiché si potrà colpire con calci diretti il viso degli avversari, calpestarli o dargli colpi pesanti sulle ginocchia quando essi sono stati abbattuti e si trovano agonizzanti a terra dove si potranno stordire perfino con ginocchiate alla testa. La modalità in questione includerà inoltre i commentatori ufficiali Bas Rutten e Stephen Quadros e l'ambientazione autentica.

Più accessibile, ma non più facile

E veniamo ora alla nostra prova diretta. La demo di UFC Undisputed 3 non permetteva di testare le varie modalità di gioco che saranno presenti poi nel prodotto finale ma consentiva solo di accedere a dei match veloci. Qui è stato possibile quindi utilizzare solo quattro dei lottatori più famosi nell'ambiente delle arti marziali miste. Nel dettaglio c'erano l'attuale Light Heavyweight Champion Jon Jones e il Middleweight Champion Anderson Silva, più Quinton "Rampage" Jackson e Wanderlei Silva per PRIDE, grazie ai quali ci siamo cimentati in incontri specifici con le regole di questa federazione. Ognuno dei lottatori citati comunque è caratterizzato da decine di parametri diversi che ne contraddistinguono lo stile di lotta, tanto che fra di essi è presente anche il valore di reach, ovvero la portata degli attacchi, a sottolineare ulteriormente i distinguo e le differenzazioni fra gli atleti.

Pronti a risalire sul ring?

Differenze che poi si riscontrano, davvero, nel momento in cui si sale sul ring. Prima di cominciare a giocare viene però chiesto all'utente di decidere che tipo di comandi utilizzare per la sua esperienza: rispetto al predecessore infatti, UFC Undisputed 3 propone due tipologie diverse di controllo. Il primo, più semplificato, è stato concepito per i neofiti del genere, con uno schema di tasti che facilita alcune azioni durante i combattimenti, eliminando le complicate mezzelune da compiere con gli analogici per effettuare le transizioni durante il grapple, mentre il secondo, quello chiamato PRO, prevede ovviamente una certa padronanza e abilità da parte del videogamer, visto che sfrutta invece il complesso schema di comandi classico della serie. In tutti e due i casi, comunque, l'approccio al gioco rimane comunque simile. Quanto appena descritto, infatti, non vuol dire che è in corso un imbastardimento del gameplay del titolo con conseguente trasformazione del prodotto in un arcade. Si tratta solo di un tentativo da parte degli sviluppatori di rendere le cose più facili, come detto, anche a chi si avvicina la prima volta a questo tipo di sport. Una volta iniziato a giocare, infatti, ci si rende subito conto che dal punto di vista del gameplay il concetto di base è rimasto pressoché invariato: questo non è un titolo per tutti, va giocato con attenzione, calma e strategia, studiando a fondo ogni tattica dell'avversario ma rimanendo nel contempo vigili poiché egli può sempre agire in maniera imprevedibile, per cui il tempismo e i riflessi devono essere sempre pronti per ogni evenienza. Il button mashing non è contemplato e anzi costituisce semmai il modo migliore per essere sconfitti dall'avversario e per non apprezzare a fondo questo prodotto.

Più reale del reale

Anche se tutto è rimasto come prima per lo schema dei controlli, con pugni e calci posizionati sui tasti frontali e le parate e i vari modificatori su quelli dorsali, grazie alle migliorie e al lavoro di rifinitura eseguito dagli sviluppatori, appare evidente che ogni cosa che accade durante l'incontro, ogni azione, ogni singola mossa avviene adesso in maniera molto fluida e immediata, persino quando la sfida vive dei momenti concitati e richiede magari una sequela di movimenti rapidi per aggirare un avversario (a proposito, l'IA ci è parsa sensibilmente migliorata) o evitarne le contromosse.

Pronti a risalire sul ring?

Prova ne sono le già citate sottomissioni, elemento chiave per questo genere di sport, che in questa edizione hanno subito una notevole revisione generale: resi più maneggevoli da effettuare grazie anche a un upgrade delle animazioni, vengono regolati come sempre dallo stato di salute e dalle statistiche personali di ogni atleta, e eseguiti tramite un apposito indicatore di forma ottagonale. Quando un lottatore inizia una mossa per imprigionare coi suoi arti un avversario esso viene visualizzato al centro del video. All'interno delle linee che compongono la sua struttura geometrica bidimensionale appaiono due strisce colorate e due punti, uno rosso e uno blu che corrispondo ai due atleti. Ognuno di loro cercherà quindi di manovrare la sua area colorata per cercare di coprire quella altrui: se ci riesce colui che attacca, immobilizza del tutto l'avversario o gli procura ingenti danni, se viceversa ha la meglio chi si difende, questi si libera o riesce comunque ad allentare la presa. La sensazione è che in questa edizione la bravura del videogiocatore influisce di più sulla buona riuscita o meno di quanto avviene in questi frangenti. A quanto descritto fino a ora si aggiunge poi un evidente miglioramento grafico, con animazioni realistiche e una cura per il dettaglio davvero maniacale, dall'ingresso nell'arena dei lottatori fino alle fasi post match, come accennato poc'anzi, e contatti tra i combattenti sempre convincenti grazie anche al rifinito sistema di gestione degli impatti fisici. Se poi ci mettiamo anche un comparto sonoro semplicemente d'atmosfera, il quadro appare completo. In chiusura, diciamo quindi che la voglia da parte di Yuke's di arrivare anche a un pubblico più vasto e non solo alla piccola nicchia degli appassionati di UFC non sembra aver diluito l'approccio simulativo del titolo. Prova ne è il fatto che UFC Undisputed 3 appare più realistico, più completo che mai, e tecnicamente quasi impeccabile. Con queste premesse la versione finale del gioco "rischia" di istituire nuovi parametri di riferimento per il genere, soddisfacendo appieno gli appetiti dei fan. Alla recensione l'ardua sentenza.

CERTEZZE

  • Gameplay ancora più raffinato
  • La nuova federazione PRIDE offrirà una variante importante al gameplay
  • Buoni i comandi alternativi per i neofiti
  • Grafica e animazioni più realistiche

DUBBI

  • Il sistema di sottomissioni va testato meglio
  • IA degli avversari evoluta abbastanza?