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Alien: Blackout, la video recensione

Alien: Blackout è il nuovo gioco mobile tratto dalla serie cinematografica: ma vale la pena giocare a questo atipico strategico? Scopriamolo nella nostra video recensione.

VIDEO di Raffaele Staccini   —   04/02/2019
Alien: Blackout
Alien: Blackout
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L'oggetto della nostra nuova video recensione è Alien: Blackout, uno strategico atipico per dispositivi mobile dedicato alla famosa serie cinematografica. Il gioco segue le vicende di Amanda Ripley, figlia di Ellen, l'eroina della serie cinematografica. L'ambientazione è quella della decadente stazione spaziale Weyland-Yutani, da cui cerca di fuggire insieme ai pochi membri del suo equipaggio. Il problema è che assieme al gruppo di umani c'è anche uno xenomorfo, che come da abitudine non ha intenzioni pacifiche. Nascosta tra le condotte di ventilazione della stazione, Amanda può hackerare il sistema di controllo, ma non ha alcuna possibilità di movimento. Tutto ciò che può fare è gestire apertura e chiusura delle varie porte, controllare i sensori di movimento posti nelle diverse stanze e impartire ordini agli altri membri del gruppo.

All'interno di un vero e proprio gestionale a enigmi, ognuno dei 7 livelli a disposizione offre differenti obiettivi, che a livello di gameplay si risolvono nella necessità di mandare un personaggio in una precisa stanza per interagire con questo o quell'altro oggetto. Essendo bloccata nel suo rifugio, Amanda non può osservare direttamente l'azione, ma deve affidarsi solo alle telecamere di sorveglianza posizionate in giro per la stazione.

Alien Blackout 2

Tramite questi pochi strumenti, il giocatore deve quindi cercare di completare le missioni evitando che l'alieno divori uno dei compagni o la stessa Amanda. Lo xenomorfo, infatti, può muoversi rapidamente sia nelle diverse sale e corridoi sia all'interno dei condotti di ventilazione. Per questo occorre tenere ben tese le orecchie per chiudere in tempo la porta del proprio rifugio. La gestione è poi resa ancora più complessa a causa del tempo limitato e della poca energia di cui dispone la stazione spaziale: questo significa che bisogna distribuirla sui vari sistemi e decidere quali porte chiudere e quali sensori di movimento tenere accesi.

La progressione è piacevole e impegnativa, seppur a tratti frustrante a causa della scarsa intelligenza artificiale dei compagni. Purtroppo si manifesta presto una evidente ripetitività, dal momento che le meccaniche base non si evolvono nel corso dei livelli. Inoltre la lentezza del movimento dei compagni e l'impossibilità di saltare i dialoghi risulta stucchevole quando ci si trova a dover ricominciare dall'inizio il livello in caso di morte, data l'assenza di check point. D'altro canto la ridotta longevità porta a raggiungere la conclusione dei sette livelli senza che ci siano reali stimoli a ripetere l'avventura. La resa dell'atmosfera originale è ottima nelle ambientazioni, mentre la componente grafica è gradevole, anche se le animazioni sono piuttosto legnose.

Alien: Blackout è disponibile su Android e iOS, visto che la data di uscita era fissata al 24 gennaio 2019. Per approfondire le meccaniche di gioco vi invitiamo a leggere anche la recensione completa, curata da Andrea Palmisano.