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Alone in The Dark: il survival horror originale torna grazie a THQ Nordic

Abbiamo visto in anteprima Alone in the Dark, il rifacimento moderno del capostipite dei survival horror, targato THQ Nordic e Pieces Interactive.

ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   12/08/2022
Alone in the Dark
Alone in the Dark
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È incredibile quanto proprietà intellettuali di straordinaria importanza possano morire o rinascere velocemente nel magico mondo dei videogiochi. Un buon gioco è stato sufficiente a resuscitare tutta la serie Resident Evil dopo gli enormi passi falsi fatti nel decennio buio di Capcom. Al contempo, varie mosse sbagliate di Square Enix (e un gioco competitivo online sinceramente dimenticabile) hanno portato a scomparire dalla discussione nomi leggendari come Deus Ex e Legacy of Kain. Non parliamo nemmeno delle IP Konami poi, perché si rischia una discreta depressione se si pensa all'enorme potenziale inespresso ormai da anni.

Insomma, non basta un nome prestigioso per garantire un successo sul mercato: ci vogliono lungimiranza e progetti solidi a supporto del marchio. Questo THQ Nordic sembra saperlo bene, dato che di recente la casa è andata a caccia di IP notevoli con il cristallino intento di sfruttarle tutte. Una di queste l'abbiamo vista tornare proprio durante l'ultimo showcase, mostrato in forma "tagliata" alla stampa e incentrato solo su quattro nuove produzioni.

La prima di queste era nientepopodimeno che il vociferato ritorno di Alone in the Dark: capostipite del genere survival horror e serie iconica... almeno fino al suo mostruoso crollo qualitativo e alla totale scomparsa dai riflettori.

Considerando le brutture del ritorno del 2008 e d'Illumination, era lecito tremare davanti a un possibile nuovo reboot "moderno", lontano dai fasti passati. A THQ però la furbizia non manca e, dopo aver ascoltato i desideri della fanbase, la scelta è stata quella di un ritorno fortemente legato alle radici della saga, oltre che rafforzato dalla presenza di un director d'eccezione. Scopriamo in questa anteprima Alone in The Dark, il ritorno del survival horror originale.

Bentornati a Villa Derceto

Alone in the Dark: la 'nuova' villa Derceto è ancora molto inquietante
Alone in the Dark: la "nuova" villa Derceto è ancora molto inquietante

Volendo rimanere fedele allo spirito dell'originale, anche questo nuovo titolo offre due protagonisti tra cui scegliere e sono gli stessi che i fan storici si ricordano: Emily Hartwood ed Edward Carnby. Dopo aver scoperto che suo zio è scomparso da Villa Derceto, un sontuoso luogo di riposo per facoltosi con seri problemi psicologici, Emily assolda Edward (che è, appunto, un investigatore privato) per indagare e lo accompagna direttamente sul posto.

Ovviamente ad attenderli non trovano dei semplici ricconi anestetizzati dai cocktail medicinali, bensì incubi che hanno preso forma, portali verso mondi infernali e le solite entità maligne impegnate a tirare i fili nell'ombra. Ordinaria amministrazione per un detective baffuto (anche se i baffi ancora non sono confermati, dato che Edward lo si è visto solo di spalle).

Alone in the Dark: i mostri hanno un aspetto tra il non morto e l'insettoide. Sì, insomma... sono disgustosi
Alone in the Dark: i mostri hanno un aspetto tra il non morto e l'insettoide. Sì, insomma... sono disgustosi

Come potete ben notare dalla premessa, la trama non risulta propriamente identica all'originale, ma le similarità sono molteplici ed è chiara la volontà di rielaborare una base molto amata in modo da non tradirne lo spirito. Gli sviluppatori ci hanno peraltro svelato che la demo disponibile alla Gamescom di Colonia (più un teaser giocabile che una prova vera e propria, ma tant'è) permetterà addirittura di giocare nei panni della piccola Grace di Alone in the Dark 2, pertanto sospettiamo che non mancheranno le citazioni classiche durante la campagna.

Difficile al momento fare considerazioni sulla narrativa, si è visto davvero poco, eppure la volontà di rispettare il marchio è evidente e, come accennato prima, alle redini del progetto c'è Mikael Hedberg, scrittore di SOMA e di Amnesia. Ci sono quindi ottimi motivi per aspettarsi vicende angoscianti e potenzialmente ricche di colpi di scena, oltre a un mondo abbastanza inquietante da amplificarne gli effetti sul giocatore.

Sangue patinato

Alone in the Dark: i baffi di Edward non sono ancora stati confermati, ma in caso di loro mancanza abbasseremo il voto del gioco di 3 punti
Alone in the Dark: i baffi di Edward non sono ancora stati confermati, ma in caso di loro mancanza abbasseremo il voto del gioco di 3 punti

A convincere meno, in realtà, è l'impatto grafico del gioco, che al momento non sembra avere i valori produttivi necessari a vedersela alla pari con altri "ritorni illustri". Attenzione, c'è chiaramente ancora molto da fare (non si ha una data d'uscita prevista, seppur lo sviluppo sia iniziato nel 2019), ma il motore è il solito Unreal Engine 4 e, seppur in generale il progetto paia solido, i modelli dei personaggi e le ambientazioni soffrono leggermente quel look patinato di alcune produzioni che ne fanno uso.

Quel poco che si è visto di Villa Derceto se non altro è parso ben dettagliato, e alcune scene confermano l'intento del team di sviluppo di utilizzare anche in questo caso una "dualità di ambientazioni" a là Silent Hill, con un'alternanza tra location normali e disgustosi scorci ricchi di orrida materia organica.

Alone in the Dark: di oscurità ce n'è chiaramente molta in questo ritorno
Alone in the Dark: di oscurità ce n'è chiaramente molta in questo ritorno

Una certa cura è stata riposta anche nel design dei mostri, che sembrano un misto tra non morti e insettoidi a dir poco disgustoso. Solo alcuni nemici base sono stati però presentati, forse per evitare di svelare troppe carte prima di un trailer più sostanzioso. Ci è parsa buona - nonostante sia impossibile valutarne l'effettiva validità ora - la risposta delle armi durante l'azione. L'approccio scelto da Pieces Interactive sembra vicino a quello dei remake di Resident Evil: movimento lento, telecamera alle spalle, ma piuttosto ravvicinata, e ambientazioni claustrofobiche che lasciano spesso poco spazio di manovra per evitare i pericoli. Eppure, diversamente dai notevoli lavori recenti di Capcom, dove la pistola di base aveva la potenza di una sparapiselli e richiedeva un dispendio di energie non indifferenti per mettere al tappeto anche un solo zombie, qui le bocche da fuoco sembrano dotate di potenza significativa. La pistola d'ordinanza ci è, infatti, sembrata in grado di stendere i nemici con pochi colpi e il fucile a pompa ha davvero fatto vedere i muscoli nei pochi secondi di gameplay osservati. Si è notata da subito una discreta differenza nella resistenza tra due mostruosità diverse in video, e non ci stupirebbe se questo senso di sicurezza fosse legato solo al primissimo trailer, con minacce ben peggiori ancora da scoprire. In tutta sincerità? Apprezzeremmo anche un'accelerata durante le fasi d'azione, a patto che queste siano gestite a dovere e i mostri richiedano un minimo di movimento e pensiero tattico per venir eliminati.

Il nuovo Alone in the Dark è un progetto che sembra avere la forza necessaria a reggersi sulle sue gambe, finalmente fedele alle sue radici e potenzialmente in grado di ravvivare un grande nome. Resta da vedere se il team riuscirà a perfezionare gli elementi meno convincenti (in primis l'impatto grafico) nel tempo che gli resta, ma le aspettative restano più che buone. Speriamo non sia solo la speranza di rivedere il baffo del buon Edward in cima al mondo a renderci positivi.

CERTEZZE

  • Finalmente un ritorno alle radici della serie
  • L'ambientazione è inquietante e le premesse più che buone
  • C'è l'autore di SOMA e Amnesia alle redini del progetto

DUBBI

  • I valori produttivi non sembrano eccezionali
  • Si è visto ancora poco del gioco