Nintendo ha dedicato quasi cinque minuti del suo ultimo Direct ad Animal Crossing: New Horizons, il nuovo titolo del "simulatore di vita" che ha fatto il suo esordio su Nintendo 64 e GameCube nel lontano 2001: in questi ultimi diciotto anni sono cambiate tante cose, ma mai l'atmosfera rilassata e ironica di una serie che nel tempo ha conquistato tanti giocatori, ritagliandosi uno spazio tutto suo nelle librerie delle console Nintendo. Questa volta tocca a Switch trasportarci in una dimensione miniaturizzata in cui vivere una seconda vita idilliaca, seppur seguendo una filosofia un po' diversa rispetto al passato: invece di traslocare in un nuovo paesino - gli Animal Crossing cominciano tutti così - con New Horizons metteremo letteralmente le tende in un'isola deserta, che tanto deserta poi non è, per vivere in mezzo alla natura.
L'isola poco deserta
Il Nintendo Direct ha reiterato quanto emerso dal trailer dello scorso E3, che abbiamo analizzato nella nostra precedente anteprima: New Horizons non sarà l'ennesimo Animal Crossing, ma un titolo più innovativo che importerà nella serie le meccaniche sperimentate negli spin-off Happy Home Designer per Nintendo 3DS e Pocket Camp per sistemi mobile. Una volta arrivati in questa isoletta, saremo accolti da Tom, Mirco e Marco al centro servizi che ci consegneranno subito una tenda da piantare dove vogliamo e poi uno smartphone - anzi, un Nook Phone! - carico di app del celebre marchio Nook Inc. A quel punto comincerà la nostra vita da isolani come in qualunque altro Animal Crossing, seppur con una marcia in più: fin da subito, infatti, potremo usare il banco da lavoro di Tom Nook per costruire utensili e altri oggetti attraverso il nuovo sistema di artigianato o crafting, che dir si voglia.
La possibilità di fabbricare un accetta con un po' di legna e qualche pietra come in una specie di Minecraft suscita sentimenti contrastanti. Da una parte c'è l'intuizione di un gameplay più dinamico e sofisticato in cui il giocatore può scegliere di non stare mai con le mani in mano e aspettare che gli piovano addosso oggetti e utensili, dall'altra c'è il timore che questa nuova formula possa in qualche modo intaccare quell'aura lenta e rilassata che pochi giochi come Animal Crossing riescono a cogliere. Il trailer ci ha mostrato alcuni dei tantissimi schemi che potremo impiegare per costruire mobili, ombrelli, falò e persino aste che ci consentiranno di scavalcare i torrenti, così da non dover fare il giro ogni volta per passare da un ponte.
D'altra parte, il sistema di artigianato va a braccetto con l'inedita possibilità di arredare non soltanto l'interno della tenda - che siamo abbastanza sicuri diventerà una casa col passare del tempo - ma anche l'esterno e ogni angolo dell'isola. Per questo motivo il gioco dovrà fare in modo che siano disponibili fin da subito tutti i materiali e gli attrezzi necessari al giocatore per trasformare l'isoletta nel suo personalissimo angolo di paradiso. In questo senso, Nintendo ha implementato diverse meccaniche nuove oppure ispirate agli spin-off summenzionati, come la possibilità di trovare materiali di qualità diverse o di "potenziare" il nostro personaggio con un pasto, per esempio la frutta, che consentirà di sradicare interi alberi e spostarli da una zolla di terreno all'altra senza doverli piantare e aspettare che ricrescano.
Le app nel Nook Phone ci aiuteranno a raccapezzarci con i nostri obiettivi, fornendoci una sorta di linea guida. Chi ha giocato Animal Crossing sa che le prime ore possono disorientare, specie se non si ha dimestichezza con la serie, e ci si potrebbe ritrovare con troppe cose da fare o troppo poche per un titolo che deve essere affrontato con leggerezza e tranquillità per essere goduto fino in fondo. Estirpare le erbacce non sarà più un'attività ecologica fine a sé stessa, perché potremo rivenderle al centro servizi per guadagnare qualche soldino e comprarci altri utensili e accessori, ma contemporaneamente avremo a disposizione anche le miglia di Nook, una nuova valuta che si guadagna compiendo determinate azioni. Certe miglia si accumuleranno praticamente da sole, per esempio salutando gli abitanti dell'isola o collezionando i vari schemi, mentre altre richiederanno un intervento più attivo, e ci premieranno proprio per aver estirpato le erbacce o aver pescato un certo numero di pesci in sequenza. Questo approccio mette in moto un cerchio di attività che non finisce mai e dà al giocatore continuamente qualcosa da fare, ma sempre coi suoi tempi.
Da soli o in compagnia?
Il trailer del Nintendo Direct non si è soffermato sull'interazione con gli altri abitanti dell'isola, ma siamo abbastanza sicuri che emergeranno parecchie novità nei prossimi sei mesi e che la componente "social" continuerà ad avere un ruolo di grandissima importanza come sempre. Anche il fatto che neppure questo trailer ci abbia mostrato alcuni personaggi iconici come Fuffi, seppur già confermata, oppure Tortimer e Alpaca ci ha più tranquillizzato che preoccupato: è praticamente impossibile che non si facciano vivi anche loro sull'isola di New Horizons, semmai è più probabile che arriveranno tanti nuovi personaggi ad ampliare le possibilità e i servizi del paesello. Nintendo probabilmente non è ancora pronta a rivelarci tutto quello che c'è da sapere su New Horizons.
La modalità multigiocatore, invece, ha rivestito un ruolo di una certa importanza negli ultimi minuti del trailer. Potremo infatti giocare fino in quattro contemporaneamente sulla stessa console, condividendo gli spazi di una certa isola, e collegare gli Switch in wireless o tramite Internet per visitare l'isola di un amico e organizzare raduni di addirittura otto giocatori. In quel modo si potrà fare baldoria virtuale e immortale ogni momento con l'immancabile macchina fotografica.
In questo senso, l'aspetto di Animal Crossing ci ha deliziato: lo stile è sempre quello, spartano ma coloratissimo, vivace ed esilarante, impreziosito da nuove animazioni e da una rinnovata mimica facciale che rende i nostri avatar ancora più deliziosi. L'isola sembrerebbe essere un piccolo e suggestivo paradiso che incarna, in questa versione Switch, tutto il meglio di Animal Crossing: un ciclo giorno/notte che altera la fauna intorno a noi, il mutare delle stagioni che modifica quasi completamente l'isola e le attività, i cambiamenti atmosferici che investono l'ambiente scuotendo gli alberi, agitando il mare e garantendo nuove possibilità di gioco. New Horizons, insomma, si sta facendo aspettare tanto, ma sembra che ne varrà la pena.
Sono passati sei anni da Animal Crossing: New Leaf per Nintendo 3DS, un tempo sufficiente per lasciarci alle spalle quella vita virtuale e prepararci a cominciarne un'altra su Switch. Non è una serie per tutti e ci rendiamo conto che il ritmo placido e rilassante è molto particolare, ma sembra che Nintendo abbia apportato alcune modifiche che potrebbero rendere New Horizons maggiormente dinamico e accattivante anche per i curiosi che cercano un'esperienza più creativa e coinvolgente. Ovviamente molte feature sono ancora avvolte nel mistero, perciò non potremo fare a meno di seguire tutti gli annunci nei mesi che ci separano dal lancio previsto per il prossimo marzo.
CERTEZZE
- L'inconfondibile atmosfera rilassante
- Visivamente delizioso
- Tanti piccoli miglioramenti al gameplay
DUBBI
- Che senso ha l'isola deserta se ci sono altri abitanti e servizi fin da subito?
- Il sistema di artigianato, se obbligatorio, potrebbe snaturare alcuni aspetti della serie