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Arcane Stagione 2: abbiamo visto il primo atto e promette bene

La maggior parte del primo atto della seconda stagione di Arcane serve a risolvere ciò che è rimasto in sospeso dalla prima, ma molti nuovi misteri sono all'orizzonte.

ANTEPRIMA di Riccardo Lichene   —   09/11/2024
Il conflitto e il rapporto tra Vi e Jinx è il fulcro della seconda stagione di Arcane

La seconda stagione di Arcane rende giustizia alla prima, ma ci mette un po' a ingranare. Questo perché il cliffhanger su cui termina la stagione precedente ha ripercussioni così ramificate che esplorare tutti gli universi che influenza richiede del tempo. Se a questo aggiungiamo non solo i nuovi personaggi, ma la posa delle fondamenta per tutto il resto della narrazione, allora l'inizio lento di Riot e Fortiche Productions è perfettamente giustificabile.

Questo per dire che è meglio arrivare preparati e, soprattutto, che vale la pena godersi le molte componenti di questo nuovo inizio perché sono ingranaggi che si metteranno in moto col tempo. Arcane, però, non è solo storia: è citazioni, arte, musica e combattimenti. La seconda stagione alza di molto l'asticella rispetto alla prima (nella nostra intervista con l'animation supervisor Martial Andre vi raccontiamo il dietro le quinte) e vale la pena soffermarsi ad analizzare tutti i modi in cui cambia non solo il passo narrativo, ma il rapporto tra personaggi e ambientazione.

Una stagione alleggerita

Per parlare della seconda stagione di Arcane è indispensabile mettere in chiaro che aver visto la prima è imprescindibile: non ci sono riassunti, spiegazioni o reintroduzione dei personaggi. Le cose iniziano in medias res e vanno avanti spedite. Questo vuol dire sapere che cos'è la Hextech, essere al passo con il conflitto tra Piltover e Zaun, ricordarsi invidie e tradimenti tra la nobiltà di chi sta in superficie e i problemi della società sotterranea.

Ammessa Medarda è uno dei personaggi (vogliamo dire antagonisti?) chiave di questa seconda stagione
Ammessa Medarda è uno dei personaggi (vogliamo dire antagonisti?) chiave di questa seconda stagione

Ogni tanto, come quando viene reintrodotto Ekko, per esempio, i personaggi rispiegano alcune cose minori: tutto il resto è dato per scontato. Questa è la scelta migliore possibile secondo noi perché permette agli eventi di svilupparsi al meglio e alle nuove minacce di apparire concrete e imminenti. Non vogliamo fare alcun tipo di spoiler, ma se credevate che la seconda stagione sarebbe ruotata solo attorno alle conseguenze dell'attacco di Jinx, avete tante sorprese ad aspettarvi.

Ambessa Medarda, in particolare, la madre della consigliera di Piltover Mel Medarda, sarà un'importante forza motrice di questa stagione. In un momento di completo caos dopo l'attacco di Jinx, il suo essere una forza militare esterna (viene dall'impero di Noxus) le permetterà di avere un certo grado di influenza sulla nobiltà di Piltover, in particolare nel manipolare un personaggio rimasto molto ferito dalle conseguenze del Super Mega Razzo della Morte.

Non è una sorpresa il fatto che in questa seconda stagione Vi e Jinx arriveranno di nuovo alle mani
Non è una sorpresa il fatto che in questa seconda stagione Vi e Jinx arriveranno di nuovo alle mani

Non dover riassumere la stagione precedente, poi, permette alla narrazione di concentrarsi molto più sulle relazioni interpersonali tra i personaggi piuttosto che sulla costruzione del contesto in cui si trovano. In questo primo atto abbiamo visto l'evolversi non solo della relazione tra Vi e Jinx, vera e propria spina dorsale di questa serie, ma anche di quella tra Vi e Caitlyn, tra Jace e Viktor, e tra tutti questi personaggi con il loro passato.

Un’estetica cresciuta e personale

L'altro grande punto di forza di Arcane, insieme alla storia, è la sua estetica: quello stile artistico forgiato da Fortiche Productions che è riuscito a conquistare così tanti fan. Nella nostra intervista Martial Andre ci ha parlato di una maggiore libertà creativa concessa agli animatori francesi da parte di Riot e questa è evidente fin dai primi fotogrammi della seconda stagione. Sequenze al carboncino, sfumature che sembrano disegnate a mano, acquerelli ancora più eterei e persino ricordi tradotti in immagini con le linee grosse e uniformi dei pastelli ad olio.

Fortiche Production ha alzato l'asticella in fatto di creatività artistica per la seconda stagione di Arcane
Fortiche Production ha alzato l'asticella in fatto di creatività artistica per la seconda stagione di Arcane

Come fossero inserti in un immaginario sostanzialmente in continuità con la stagione precedente, Fortiche ha scelto dei segmenti in netta separazione rispetto al resto dell'identità visiva di Arcane. La maggior parte di questi funziona molto bene anche grazie all'accompagnamento sonoro che delinea ancora di più la gioia o la tristezza del momento, un paio, però, ci sono sembrati leggermente forzati, come a voler sottolineare ancora di più un momento che riusciva benissimo a essere emotivo anche senza la variazione di stile.

Le eccezioni saranno ciò che maggiormente salterà all'occhio durante la prima volta che vedrete la seconda stagione di Arcane. Quello su cui vorremmo farvi concentrare, invece, sono le inquadrature ravvicinatissime, gli occhi carichi di pathos delle protagoniste e, in generale, l'ottimo lavoro per quanto riguarda l'espressività dei personaggi. È impressionante vedere come, dalla prima alla seconda stagione, le movenze facciali dei protagonisti siano passate dal cartoonesco al naturalistico senza perdere il loro fascino da prodotto animato.

Risentirete molto più vicini ai personaggi della seconda stagione di Arcane
Risentirete molto più vicini ai personaggi della seconda stagione di Arcane

La vera stella di questa stagione da questo punto di vista, è Jinx. Il personaggio non solo è stato ancorato di più alla realtà, senza perdere la sua aura di follia, ma ha movenze e reazioni molto più autentiche e meno stereotipate. Vi, allo stesso modo, assorbe, di episodio in episodio, la sua identità di pugile di strada, insieme agile e massiccia, che la caratterizza per il resto della stagione.

Dissonanze e precisione

Della prima stagione di Arcane in molti elogiano gli effetti sonori capaci di trasportarci in un mondo insieme steampunk (Zaun) e magico (Piltover) imbevuto di un ibrido tra misticismo e tecnologia ancora senza pari nel mondo dell'animazione occidentale. I suoni della hextech e delle macchine alimentate dallo Shimmer (la droga viola che spopola per le strade di Zaun) sono ancora più nitidi e, soprattutto in combattimento, sottolineano molto bene quando le cose si stanno facendo serie.

Il doppiaggio inglese, poi, è magistrale come per la prima stagione. La caratterizzazione dei personaggi è ottima, si sente il peso di tutte le loro cicatrici quando parlano e discutono, con Ella Purnell (la protagonista della serie di Fallout) che lascia tutti nella polvere quando si tratta di mettere a terra la crescita di un personaggio. La sua Jinx di questa seconda stagione, infatti, mantiene tutti quei sottotoni ironici e folli della prima, ma stratificandosi egregiamente quando vengono discussi temi più seri, profondi e densi di conseguenze.

Nella seconda stagione di Arcane arrivano dei colpi di scena che i fan sanno essere in arrivo dalla fine della prima
Nella seconda stagione di Arcane arrivano dei colpi di scena che i fan sanno essere in arrivo dalla fine della prima

Dove il primo atto di questa stagione ci ha lasciato più perplessi è nelle sue scelte musicali che troppo spesso ricalcano degli stilemi un po' troppo conosciuti e abusati, con il risultato che fanno perdere mordente alla sequenza che accompagnano piuttosto che farglielo guadagnare. Essendo Fortiche Productions cresciuta con i videoclip, il risultato finale non è mai brutto o fuori posto, la qualità resta altissima durante tutto il tempo di visione, ma capita di percepire una certa dissonanza tra l'effetto desiderato dagli autori e quello prodotto negli spettatori.

La seconda stagione di Arcane non inizia con lo stesso livello di adrenalina con cui ci ha lasciato la prima e questo, per noi, è un bene. Il primo atto da tre episodi si prende lo spazio che gli serve per continuare a costruire sui conflitti passati e introdurre non una ma due minacce completamente nuove. Con relazioni più profonde tra i personaggi, ambientazioni che alzano l'asticella rispetto alla stagione precedente e una cura attenta dal punto di vista visivo e sonoro, proprio non ci sono ragioni per non buttarsi a capofitto sulla seconda stagione se avete amato la prima. Tenete presente che alcuni segmenti musicali e alcune variazioni grafiche potrebbero risultare leggermente forzati rispetto al tono che gli autori hanno voluto dare al momento. Per il resto, i tre episodi iniziali fanno un buon lavoro di introduzione e impostazione della trama mettendo in mostra anche tutti i passi avanti fatti da Fortiche e Riot in termini di qualità dell'animazione e della recitazione.

CERTEZZE

  • Storia che parte bene
  • Stile artistico che cresce e si evolve
  • Ottimo doppiaggio ed effetti sonori

DUBBI

  • Qualche segmento visuale alternativo fuori posto
  • Alcune scelte musicali risultano forzate