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Arms Trade Tycoon Tanks, abbiamo provato un gestionale che ci ha fatto tornare agli anni ’90

Il provato di Arms Trad Tycoon Tanks, un gestionale in trincea che tenta di colpire una nicchia specifica e molto determinata.

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   09/02/2024
Arms Trade Tycoon Tanks, abbiamo provato un gestionale che ci ha fatto tornare agli anni ’90

Agli albori dei videogiochi per personal computer era normale ritrovarsi tra le mani prodotti dalle idee più strane, un po' perché non si sapeva bene cosa piacesse al pubblico, che ancora non esisteva come oggetto definito, e un po' perché tanti titoli erano sviluppati in contesti tutt'altro che professionali e nascevano soprattutto dalle passioni degli autori. Questo atteggiamento valeva per praticamente tutti i generi, compresi quelli più seri come i gestionali. I primi esponenti del genere erano caratterizzati praticamente tutti dallo stesso atteggiamento concettuale: dovevano simulare al meglio il loro oggetto, fornendo più dettagli possibili al giocatore sui quali intervenire, nei limiti dell'hardware scelto per la pubblicazione e a prescindere dall'esperienza utente.

Molti ragionavano poco o per niente sulle interfacce e sulla qualità della vita, cercando la funzionalità pura e limitandosi ad accumulare pulsanti che sfruttavano ogni centimetro dello schermo. Non c'erano tutorial, quindi senza avere a disposizione un manuale utente, spesso composto da centinaia di pagine, era quasi impossibile entrare in gioco. Una volta capito come giocare, era tutto un fioccare di schermate piene di statistiche e grafica minimale. L'industria nel frattempo si è evoluta, diventando più amichevole verso il giocatore, ma molti rimpiangono comunque quegli anni perché spesso quei guazzabugli avevano il coraggio di andare a toccare anche temi così di nicchia da essere praticamente inaccessibili, come avviene in Arms Trade Tycoon Tanks, che abbiamo provato con gran gusto, ma vi confessiamo anche con un bel po' di ansia.

Dateci un manuale

Ben tornati nel mondo delle schermate piene di statistiche
Ben tornati nel mondo delle schermate piene di statistiche

Arms Trade Tycoon Tanks richiede di gestire per intero il business dei carri armati, dalla fase di progettazione a quella di instradamento. Nella versione che abbiamo testato non c'è alcun tutorial. In realtà l'inizio è molto guidato, ma l'ingresso in gioco è davvero complicato e richiede un giocatore davvero determinato per andare avanti. La schermata principale mostra la fabbrica nella sua interezza con i vari dipartimenti. Dal punto di vista dell'interfaccia sembra essere un ritorno ai gestionali degli anni '90, pieno com'è di menù straripanti di pulsanti da premere, numeri da leggere e informazioni impilate una sull'altra, che consentono complessivamente di agire su ogni aspetto dei carri armati e sui rapporti con i committenti. Sinceramente è difficile anche solo pensare di provare a descriverne tutte le funzioni nel dettaglio, tante e tali sono. Diciamo che se siete alla ricerca di un titolo complesso e profondo che tratta di questo argomento nello specifico, non troverete di meglio in giro.

Si parte dai modelli più grezzi per arrivare a versioni più 'moderne'
Si parte dai modelli più grezzi per arrivare a versioni più "moderne"

Ottenuta una commessa, solitamente per più veicoli, dobbiamo realizzarne il design, assegnare i soldati che lo accompagneranno, tra comandanti, cannonieri, meccanici e quant'altro. Quindi dobbiamo produrli, testarli e parcheggiarli in magazzino in attesa della consegna. Il tutto avendo sempre sotto agli occhi decine di statistiche da tenere in considerazione, che puntano a riprodurre nel modo più realistico possibile il funzionamento di una fabbrica reale del 1914, all'inizio della Prima Guerra Mondiale, ossia quando i carri armati iniziarono a diventare degli strumenti essenziali per vincere le guerre. Ogni singolo aspetto dei carri può essere modificato e testato sul campo, in aree differenti della fabbrica. Inoltre il centro di ricerca consente di creare parti sempre più evolute, che piano piano fanno diventare i primi, rozzi veicoli, i più prestanti corazzati visti durante la Seconda Guerra Mondiale, tra linee più razionali e definite, cannoni più potenti e componenti dotati di tecnologie impensabili pochi anni prima. Interessante il fatto che il gioco includa anche un museo in cui inserire i primi modelli creati dalla fabbrica, quando si sarà raggiunto il successo.

Un gioco unico

La fabbrica nella sua interezza
La fabbrica nella sua interezza

Oltre a simulare la realizzazione dei carri armati, Arms Trade Tycoon Tanks è molto rigoroso anche nella parte riguardante la simulazione dell'economia della fabbrica. Stiamo parlando di strumenti delicati e commettere errori grossolani può condurre a perdere molti soldi e ridurre le commesse, quindi il fallimento è sempre dietro l'angolo. Chi è abituato ai gestionali all'acqua di rose degli ultimi anni si troverà un po' spaesato, considerando quanto può essere punitivo il titolo di FunGi... come la realtà, del resto.

Dopo averlo provato per qualche ora, non abbiamo potuto fare altro che convenire con noi stessi che, pur lanciato solo in accesso anticipato, Arms Trade Tycoon Tanks è un titolo unico nel suo genere, lì dove la maggior parte dei giochi dedicati ai carri armati è focalizzato sulla guida degli stessi, qui si tratta di studiarne gli aspetti affaristici, legandoli a quelli realizzativi. Graficamente non è bello come un World of Tanks, ma ha l'indubbio vantaggio di fare ciò che non fa nessun altro, il che lo rende automaticamente interessante per chi è alla ricerca di un'esperienza simile.

In qualche modo Arms Trade Tycoon Tanks è un titolo che guarda a un passato fatto di interfacce dettagliatissime e ingombranti e simulazioni che andavano a scavare in ogni dettaglio del loro oggetto, non temendo di essere eccessivamente specializzate. Non è una grossa produzione, lo si può capire anche dalla versione preview, ma il suo obiettivo non è sicuramente quello di stupire le masse, quanto di attirare una nicchia molto specifica di persone che possa godersi il suo tema. In questo senso si tratta di un titolo promettente che, per quanto abbiamo giocato, è esattamente ciò che promette di essere. Vedremo se la versione finale varrà lo sforzo di essere giocata.

CERTEZZE

  • Tanti richiami ai gestionali del passato
  • Il business dei carri armati sembra essere ben simulato

DUBBI

  • Alcuni bizantinismi dell'interfaccia potrebbero repellere tanti giocatori