Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti e le correzioni sono ben accette a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.
Il treno NVIDIA procede a tutta velocità verso di noi con un carico di GeForce che promettono un buon salto prestazionale tanto da giustificare, almeno secondo quanto affermato da Igor Wallossek di Tom's Hardware, l'adozione di un nuovo output video rispetto alle schede video della serie Pascal. Ed è probabile che lo standard di cui stiamo parlando sia l'HDMI 2.1, una tecnologia che supportando il 4K a 120Hz si incastra alla perfezione con i nuovi schermi Acer e ASUS, sviluppati in collaborazione con NVIDIA. Si prospetta, insomma, un vero e proprio assalto da parte della regina delle GPU, anche se AMD sta facendo di tutto per recuperare il passo falso compiuto con Vega, a partire dalle applicazioni mobile per arrivare alle collaborazioni con le software house che consentiranno alle GPU Radeon di esprimersi al meglio con diversi giochi. Dopo aver confermato la partnership con Ubisoft per il brand Far Cry, AMD potrà contare sull'ottimizzazione per le proprie schede di The Division 2, il cui primo capitolo era ottimizzato per le GPU NVIDIA, e del Remake di Resident Evil 2, con tanto di supporto per la tecnologia FreeSync 2. Ma ciò che più ci interessa sono i lavori sul futuro con il refresh di Vega che sembra essere migliorato notevolmente in quanto a efficienza, e non solo in forza del processo produttivo a 7 nanometri. I consumi dimezzati, infatti, sono accompagnati da un aumento prestazionale del 35% che dovremmo ritrovare nelle schede video consumer previste per il 2019. Ci aspettiamo, dunque, almeno una scheda in grado di tenere testa alla GTX 1180 anche se AMD potrebbe sorprenderci con il ritorno alla formula dual GPU. D'altronde la Radeon PRO V340, una soluzione basata su Vega a 7 nanometri e pensata per gli ambienti virtualizzati multiutente, equipaggia proprio due chip che pur depotenziati, in una possibile versione consumer sviluppata in modo da consumare quanto una RX Vega 64, sarebbero probabilmente in grado di tenere testa a una GTX 1180 Ti. Ma parliamo di consumi comunque elevati per una soluzione che potrebbe avere diversi problemi con parecchi titoli, vista la decisione di molti sviluppatori di non perdere tempo dietro alle soluzioni a più GPU. Non a caso sia NVIDIA che AMD stanno lavorando sul modello Multi-Chip-Module e sembrava proprio che la seconda fosse tentata di adottare questa soluzione, che combina più chip in uno solo, già con l'ormai imminente serie di GPU Navi. Ma questo non accadrà, almeno secondo quanto affermato dal vice presidente senior del reparto ingegneria di AMD che nutre ancora qualche dubbio che questo approccio possa funzionare con il gaming, almeno nella forma attuale.
Eppure per molti la strada dei Multi-Chip-Module, calcata in primis da quel Raja Kodur che è passato da AMD a Intel proprio per sviluppare una GPU tutta nuova, è quasi obbligata per superare i limiti della miniaturizzazione, tanto da farci sospettare che questo rinvio dipenda non tanto dallo scetticismo quanto dal fatto che l'architettura Navi sia stata sacrificata sull'altare di una partnership per PlayStation 5 con Sony. Collaborazione che avrebbe visto due terzi degli ingegneri del Radeon Technologies Group lavorare a stretto contatto con quelli Sony, presumibilmente con l'obiettivo di aumentare l'efficienza di un'architettura molto simile a quella Vega in modo da realizzare un sistema capace di combinare, anche grazie all'utilizzo di processori Zen, potenza e risparmio. La speranza è che tutto questo lavoro vada a beneficio anche delle GPU analoghe destinate al gaming su PC, ma ci sarà tempo per vederle arrivare. Nel frattempo AMD lancerà anche la prima CPU a 7 nanometri e anche in questo caso, purtroppo, si tratta di un processore destinato al mondo professionale benché destinato a fare da apripista per le successive CPU consumer fondate sul medesimo processo produttivo. La decisione di non seguire la strada battuta con le CPU Ryzen 2, basate sui 12 nanometri e compatibili con i socket della prima serie, è legata alla riduzione delle dimensioni del die, con tutti i vantaggi del caso. In ogni caso, benché vincolati a un processo produttivo più grossolano, i nuovi Threadripper, lo abbiamo visto, porteranno la conta dei core dei sistemi high end destktop a quota 32, superando l'imminente 28 core di Intel. Quest'ultimo, però, ha suscitato comunque parecchio interesse, grazie alla capacità di spingersi fino a ben 5GHz che rappresentano un traguardo elevato per un processore dotato di tanti core, ma questo traguardo è stato ottenuto in overclock e prevede prevede l'utilizzo di un chipset e di un socket diversi. Due dettagli che Intel ha aggirato pubblicizzando il nuovo processore di fascia estrema a 22 core e 44 thread che arriverà nel terzo trimestre del 2018, presumibilmente a settembre, e sarà compatibile con la piattaforma LGA 2066. Nello stesso periodo, lo sappiamo già, dovrebbe arrivare anche la risposta di Intel al Ryzen 7 2700X, un processore a otto core e sedici thread che ci aspettiamo sia in grado di dominare il mercato delle CPU consumer, costando però più delle alternative anche a causa della nescessità di acquistare una scheda madre Z390.
Configurazione Budget
Le soluzioni integrate di AMD sono troppo golose per non cedere nella tentazione di sceglierle in attesa che il mercato delle GPU torni a proporci qualcosa di sufficientemente abbordabile. Questa settimana, però, osiamo con il Ryzen 5 2400G che oltre a potenziare i quattro core con il multithreading riesce ad avvicinare una Radeon RX 550 in quanto a performance.
Overcloccabile, il processore AMD arriva addirittura a un soffio dalla Radeon RX 550, mettendo al contempo a disposizione una potenza di calcolo egregia per la sua fascia di prezzo. Certo, qualche piccola rinuncia c'è, ma viene compensata egregiamente dalle frequenze piuttosto elevate e dal fatto il passaggio da 16 a 8 linee PCIe abbia un peso fortemente relativo in una configurazione di questo tipo.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 150.00 |
AMD Ryzen 3 2400G 3.6-3.9GHz | |
SCHEDA MADRE | € 70.00 |
ASRock A350M Pro4 | |
SCHEDA VIDEO | € 00.00 |
integrata | |
RAM | € 90.00 |
Corsair Vengeance LPX 1x8GB DDR4 3000MHz CL16 | |
ALIMENTATORE | € 50.00 |
XFX TS 450W 80+ Bronze | |
HARD DISK | € 45.00 |
Seagate Barracuda 1TB | |
CASE | € 40.00 |
Cooler Master MasterBox Lite 3.1 Mini Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
TOTALE: | € 445.00 |
Configurazione Gaming
Torniamo al Core i5-8400 che pur subendo in quanto a potenza bruta rispetto a un qualsivoglia Ryzen a 6 core, risultando indietro anche in quanto a potenza single-thread in confronto al Ryzen 5 2600X, è sempre più economico e se la cava alla grande nel gaming senza bisogno di overclock. Per sfruttarlo, tra l'altro, non serve una scheda madre particolarmente costosa, cosa che abbassa ulteriormente la spesa complessiva.
Non è facile invece risparmiare sulla GPU, con i prezzi che saltellano ancora fin troppo allegramente. La Zotac, lo sappiamo, è tornata in zona 300 euro e risulta sempre appetibile anche se il prezzo è più elevato di quello consigliato. Questa settimana, però, preferiamo la GTX 1060 Windforce OC che costa poco di più e garantisce un sistema di raffreddamento più silenzioso ed efficace.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 175.00 |
Intel Core i5-8400 2.8-4.0GHz | |
SCHEDA MADRE | € 75.00 |
Gigabyte B360M DS3H | |
SCHEDA VIDEO | € 310.00 |
Gigabyte GeForce GTX 1060 WINDFORCE OC 6GB | |
RAM | € 180.00 |
G.Skill Sniper X 2x8GB DDR4 3200MHz CL16 | |
ALIMENTATORE | € 60.00 |
Corsair CX550M 80+ Bronze | |
HARD DISK | € 75.00 |
Western Digital Black 1TB | |
CASE | € 65.00 |
SilverStone Redline RL05 Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 15.00 |
LG GH24NSD1 | |
TOTALE: | € 955.00 |
Configurazione Extra
Dopo aver dato libero sfogo ai sogni più sfrenati, torniamo sulla terra riabbracciando quel Core i7-8700K che pur costando qualche euro in più del solito, cosa che lo porta a costare più del Ryzen 7 2700X, vince a man bassa in quanto potenza single core, grazie al connubio tra IPC e clock, e questo, combinato con una maggiore ottimizzazione, ha un peso nei videogiochi, almeno in 1080p e 1440p.
Ed è proprio guardando a queste due risoluzioni che scegliamo la scheda video, puntando la prua verso il gaming competitivo a 144fps. Ci accontentiamo ancora una volta della Geforce GTX 1080, dunque, e questo ci porta alla Zotac Mini che è reperibile a poco più di 550 euro, un prezzo che per la potente scheda NVIDIA non vedevamo da parecchio tempo.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 425.00 |
Intel Core i7-8700K 3.7-4.7GHz / Noctua NH-D15 | |
SCHEDA MADRE | € 165.00 |
ASRock Z370 Extreme4 | |
SCHEDA VIDEO | € 555.00 |
ZOTAC GeForce GTX 1080 Mini | |
RAM | € 220.00 |
G.Skill TridentZ 2x8GB DDR4 3200MHz CL14 | |
ALIMENTATORE | € 130.00 |
Corsair RM750x 80+ Gold | |
HARD DISK | € 205.00 |
Samsung 850 EVO 500GB M.2 / Western Digital Black 1TB | |
CASE | € 160.00 |
In Win 805 Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
- | |
TOTALE: | € 2040.00 |