Assembla che ti Passa #215

Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti e le correzioni sono ben accette a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.

AMD, come sappiamo, ha deciso di lanciare il Ryzen 9 3950x e i processori HEDT Threadripper di nova generazione nel mese di novembre, lasciando passare parecchio tempo rispetto al debutto della prima mandata di CPU basate su architettura Zen 2 a 7 nanometri. Ma contrariamente a quanto sospettato da qualcuno, la scelta di questa finestra temporale potrebbe non dipendere da problemi di produzione o da strategie mirate a mettere in ombra la concorrenza. Lo scopo, infatti, potrebbe essere quello di lasciare il campo libero a nuovi prodotti mainstream, visto che ottobre, come si vocifera da tempo, sembrerebbe essere il mese di lancio delle nuove schede Radeon RX 5000 destinate ad affiancare le due RX 5700 già in commercio, con l'ovvio obiettivo di offrire una gamma completa di soluzioni grafiche discrete basate su architettura Navi a 7 nanometri. Ma il primo modello a ottenere una qualche forma di ufficialità, con la rivelazione emersa dalla presentazione di nuovi prodotti HP, non punta certo al massimo delle prestazioni. Parliamo infatti della RX 5300 XT che sarà installata in diversi preassemblati e portatili tra cui troviamo l'HP M01-F0017NG, un desktop tutto nel segno di AMD che affiancherà alla nuova GPU un Ryzen 5 3500G. Per quanto riguarda le caratteristiche sappiamo che la scheda monterà 4GB di memoria e che sarà l'unica RX 5000 ad accontentarsi della GDDR5, in cerca di un netto risparmio che speriamo sia combinato con caratteristiche adeguate. Per il resto si pensa che la GPU sia basata sull'interfaccia PCIe 4.0 e che non abbia bisogno di connettori ausiliari, fermandosi intorno ai 75W di TDP che sarebbero per l'appunto compatibili con una soluzione pensata per PC compatti e portatili come i Pavilion.

Ma ci aspettiamo anche soluzioni dal target similare eppure più potenti, oltre ovviamente alle RX 5800 e 5900 che dovrebbero offrire una potenza analoga alle GPU della concorrenza rinunciando al Ray tracing ma compensando con un prezzo più competitivo. D'altronde questa filosofia ha dimostrato di avere un discreto appeal di fronte a una tecnologia ancora in divenire. Non è un caso che NVIDIA abbia lanciato una serie di schede GTX pensate per accontentare chi ha deciso di aspettare la maturazione delle nuove tecnologie, ma non ha centrato perfettamente il piazzamento di tutti i modelli. Ed è forse per correggere il tiro che sta preparando, secondo quanto riportano rumor a quanto pare trapelati dalle fila di ASUS, un nuovo modello potenziato SUPER, non legato alla serie RTX. Si parla infatti di una GeForce GTX 1660 SUPER, presumibilmente basata sullo stesso chip TU116-400 e con gli stessi 6GB di GDDR6 della GTX 1660 Ti, ma spinto a frequenze superiori e accompagnato da memoria più veloce di quella a 12Gbps del modello regolare. Il tutto condito, si spera, da prezzi più aggressivi, filosofia che per le GPU economiche ha sposato anche ASUS che, sempre secondo le indiscrezioni, sta preparando una versione DUAL EVO, una Phoenix e una TUF3. Non molla, comunque, sul supporto per le schede dotate di nuove tecnologie, spingendo sia su giochi con un supporto Ray tracing più efficace, sia su nuove tecnologie come l'RTX Broadcast Engine, un software che sfrutta i Tensor core per aiutare gli streamer con filtri e funzionalità molto interessanti. Una di queste sfrutta un modello capace di distinguere la figura dello speaker dello sfondo, senza bisogno di green screen, ampliando gli orizzonti creativi di chi ha poco spazio o poche risorse. Punta invece al top il Core i9-9900KS, un processore pensato per non lasciare tutta la scena ai Ryzen AMD e che si gioca la partita sulla frequenza, punto di forza delle CPU Intel. Parliamo infatti di sample di alta qualità capaci di arrivare a 5GHz su tutti i core, ma questo lo sapevamo già. Quello che non sapevamo è il prezzo che, apparso in un listino australiano, dovrebbe aggirarsi intorno ai 600 dollari, con un rincaro sensibile sul Core i9-9900K liscio, ma senza salti estremi tipici dei prodotti da collezione. Nel frattempo, mentre Intel prepara contromosse e nuove generazioni, AMD ha chiuso i lavori preliminari sull'architettura Zen 3 che potrebbe contare su un maggior numero di unità logiche, passando da due a quattro thread per core. Il concetto non è nuovo ed è stato già applicato, ma in questo caso non parliamo di CPU custom o supercomputer, parliamo di un'intera gamma di processori, da quelli server fino a quelli desktop, che oltre a un nodo produttivo rifinito rispetto a quello attuale, su carta capace di aumentare del 20% la densità di transistor, dovrebbero godere di un salto netto nelle prestazioni multi-threading, utili per datacenter, applicazioni professionali e per dare un ulteriore spinta a una generazione di CPU che punta a scontrarsi ad armi pari con la prima nuova architettura Intel da parecchio tempo a questa parte.

Configurazione budget

La configurazione budget è quella orientata al risparmio ma non è detto che non ci sia spazio per l'upgrade laddove si presentino prospettive interessanti. Le proposte di questa fascia includono soluzioni pensate per i giochi a basso profilo tecnico e build orientate al 1080p.

Ritorniamo al Ryzen 3 2200G, ottima base per GPU di fascia medio-bassa, capace di lasciare libertà di manovra a GPU di potenza notevole e dotato di grafica integrata, utile in diversi scenari.

Quando si parla di rapporto tra prezzo e qualità, la RX 570 tiene banco, nonostante una carenza e un conseguente rincaro dei modelli da 4GB che forse preannuncia l'arrivo di soluzioni di fascia media e bassa basate su architettura Navi.

Configurazione gaming

Nella fascia gaming di solito si trovano quelle componenti che consentono di affrontare il gioco su PC senza paura e di tenere duro per qualche tempo. La resa dei conti con il frame rate è dietro l'angolo ma, con una buona base, è sempre possibile vendere la GPU vecchia prima che si svaluti troppo in modo da acquistarne una nuova giusto in tempo per affrontare il prossimo kolossal videoludico spacca hardware.

Il Ryzen 5 3600 offre potenza di calcolo, prestazioni piuttosto buone in gioco, margini di overclock sensibili e un prezzo eccellente, oltre al supporto per PCIe 4.0 e consumi contenuti. Lo ributtiamo dunque in pista e senza dubbio alcuno di fronte a un prezzo di circa 190 euro.

Con l'arrivo delle RX 5700 custom il prezzo delle versioni reference si è alzato, ma mentre aspettiamo che le prime perdano qualche altro euro, tra le seconde spicca la versione XFX, disponibile a 369 euro e tra le opzioni sponsorizzate dalla stessa Amazon, come il processore.

Configurazione extra

La configurazione spinta ha un senso compiuto solo per chi punta a risoluzioni elevate, consapevole che il lusso spesso non va a braccetto con la razionalità. D'altronde, diciamocelo, a chi non piace avere un bel motore sotto il cofano anche se c'è da rispettare il limite di velocità?

Chi punta a framerate particolarmente elevati, cosa che costringe a scendere a patti con risoluzioni inferiori al 4K, può ancora contare su un vantaggio relativo ma comunque innegabile di processori come il Core i9-9900K, sprovvisto di PCIe 4.0 e destinato alla pensione, ma comunque caratterizzato da frequenze elevate e calato di 40 euro.

Quale che sia l'obiettivo tra 4K o risoluzioni intermedie ad alto framerate, quello che conta è avere il massimo della potenza e questo coincide ancora, restando in ambito consumer, con la GeForce RTX 2080 Ti, sensibilmente più cara delle soluzioni inferiori ma anche nettamente più veloce di una RTX 2080 SUPER.