Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti e le correzioni sono ben accette a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.
La tecnologia che dà il nome alle nuove GeForce RTX promette un'illuminazione da sogno, ma come risulta evidente dalla recente implementazione in Battlefield V assorbe buona parte delle risorse di calcolo, castrando le prestazioni. Ciononostante rappresenta un salto in avanti netto per l'illuminazione in tempo reale, introducendo la possibilità di accelerare via hardware il Ray tracing grazie all'uso di tecnologia dedicata che prende la forma degli RT Core. Ed è su questi che sono state riposte le speranze di molti di quelli che non sono necessariamente interessati al 4K, ma sono desiderosi di vedere un cambio radicale nel realismo dei videogiochi, tra riflessi in tempo reale e luci in grado di diffondersi in modo realistico in un ambiente. Non è un caso che l'attenzione verso le GeForce RTX sia elevata nonostante un salto prestazionale inferiore a quello sperato, almeno fino a quando non arriverà il supporto per il DLSS, e nonostante il prezzo estremamente elevato delle nuove GPU NVIDIA. Resta cocente la brutta sorpresa di fronte a rincari che vanno dai 150 ai 300 dollari, ma molti sperano nell'ottimizzazione e nelle implementazioni della tecnologia RTX che rappresenta senza alcun dubbio un punto di svolta destinato a influenzare i videogiochi e le schede video future. Lo ha confermato anche AMD che ha intenzione di rispondere a tono alla concorrente con il supporto hardware per il Ray tracing, ma la compagnia ha già messo in chiaro che probabilmente dovremo aspettare un po' per vederlo sulle sue schede video. La compagnia non intende infatti sfruttare le librerie DirectX Ray tracing fino a quando non avrà una lineup interamente in grado di gestire la nuova tecnologia di illuminazione. E questo, tra l'altro, sembrerebbe indicare che non la vedremo con PlayStation 5 e Xbox Scarlett, quasi ufficialmente legate alle tecnologie AMD come le precedenti, che potrebbero quindi godere di riflessi e luci di nuova generazione solo attraverso il gioco in streaming. Certo, quest'ultimo rappresenta senza dubbio il futuro, soprattutto grazie alla capacità di trasformare ogni dispositivo in una potente macchina da gioco, ma i tempi non sono ancora maturi, in molte parti del globo la connettività non è ancora all'altezza del compito e una macchina dedicata pensata per lo streaming in 4K con tutti gli effetti costerebbe comunque molto, tanto da rendere ancora più appetibile la realizzazione di una console con hardware pensato per il gioco in locale che non sparirà ancora per qualche tempo, anche se affiancato da servizi streaming sempre più evoluti.
In uno scenario del genere, la mancanza di una tecnologia come il Ray tracing accelerato potrebbe penalizzare una generazione di console pensata ancora per funzionare anche offline, spingendo altri giocatori a migrare verso un PC che tra un paio di anni offrirà probabilmente schede abbordabili capaci di gestire l'illuminazione di nuova generazione. E queste potrebbero arrivare anche da Intel benché aspettarsi troppo dalle nuove GPU discrete della compagnia, in arrivo tra il 2019 e il 2020, potrebbe tradursi in una delusione, vista la possibilità che i primi modelli siano pensati per le soluzioni di fascia media del settore laptop. Per questo torniamo a guardare alle CPU e nello specifico al Core i9-9980XE, un processore da 18 core e 32 thread che va a sostituire il Core i9-7980XE. L'architettura è sempre Skylake-X e le differenze effettive sono minime, ma passando finalmente dalla pasta termica alla saldatura Intel è riuscita a guadagnare 400MHz nelle frequenze base e 200MHz in boost, ottenendo guadagni prestazionali sensibili, anche nei giochi in 1080p e 1440p. In 4K il guadagno è invece risibile, escludendo situazioni particolari, ma d'altronde una CPU del genere non la si prende solo per giocare, visto il prezzo di 1979 dollari, che tra l'altro risulta di soli 20 dollari più basso, superando comunque di quasi 200 dollari quello di un Threadripper 2990WX che di core ne ha ben 32. E con il passaggio ai 7 nanometri ci aspettiamo un modello da 64 core, con incrementi nelle frequenze che possiamo già iniziare a ipotizzare guardando ai dati del processore da server EPYC Rome che sono emersi dall'evento New Horizon, tenutosi a San Francisco, di cui abbiamo già parlato la scorsa settimana. Le informazioni in questione provengono dal supercomputer Hawk, in sviluppo presso HLRS e HPE, che utilizza il nuovo processore AMD Zen 2 da 64 core e 128 thread con un clock base di 2.35GHz. Rispetto all'EPYC 7601 parliamo di un incremento di 150MHz che potrebbe sembrare limitato, soprattutto considerando il balzo nel salto produttivo, ma acquista un peso ben diverso considerando che parliamo di 64 core contro 32 e che le frequenze effettive potrebbero risultare più elevate per i k pezzi che finiranno in commercio. E sono processori che aspettiamo con ansia per iniziare a prendere le misure con l'incremento in termini di istruzioni per clock (IPC) dei processori Zen di seconda generazione. Un fattore che sarà vitale nello scontro tra AMD e Intel quando arriverà il momento delle nuove CPU Ryzen che, caratterizzate da un minor numero di core, dovrebbero vantare anche incrementi più importanti per quanto riguarda le frequenze.
Configurazione Budget
AMD e Intel trascurano da tempo i desktop di fascia bassa che vedono i Ryzen di prima generazione tra le opzioni preferibili per rapportro tra prezzo e prestazioni. Ci sarebbe, tra le opzioni di seconda generazione, su un Ryzen 3 2300X, ma la CPU in questione è riservata al mercato preassemblati al pari del Ryzen 5 2500X. Ma per non rinunciare a prestazioni superiori possiamo rivolgerci ancora una volta al Ryzen 5 1400 che per 130 euro circa offre 4 core, 8 thread e buone possibilità di overclock.
Con un pizzico di spinta un Ryzen 5 1400 può dare soddisfazioni anche con GPU importanti, ma nel segmento budget non possiamo certo esagerare. Ci limitiamo quindi a puntare sulla soluzione più potente per questa fascia, scegliendo una GeForce GTX 1050 Ti economica ma comunque caratterizzata da un piccolo margine di overclock. Parliamo della GIGABYTE GeForce GTX 1050 Ti OC 4GB, equipaggiata con due ventole WINDFORCE e capace di arrivare a 1455MHz in boost contro i 1392MHz del design reference.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 130.00 |
AMD Ryzen 5 1400 3.2-3.4GHz | |
SCHEDA MADRE | € 75.00 |
ASRock AB350M | |
SCHEDA VIDEO | € 175.00 |
GIGABYTE GeForce GTX 1050 Ti OC 4GB | |
RAM | € 70.00 |
Corsair Vengeance LPX 1x8GB DDR4 3000MHz CL16 | |
ALIMENTATORE | € 55.00 |
Corsair CX450 CM 80+ Bronze | |
HARD DISK | € 55.00 |
Seagate Barracuda 1TB | |
CASE | € 30.00 |
Rosewill SRM-01 MiniTower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 15.00 |
LG - GH24NSD1 | |
TOTALE: | € 605.00 |
Configurazione Gaming
Da tempo a corto di nuove opzioni anche nella fascia media, questa settimana ci prendiamo qualche rischio combinando una scheda video di fascia media con un prodotto destinato a chi ha esigenze di calcolo superiorii alla media. Il Ryzen 7 2700 soffre una frequenza base piuttosto bassa, ma tocca i 4.1GHz in boost e riesce a mantenere frequenze elevate grazie alle ottimizzazioni dei Ryzen di seconda generazione. Inoltre il Wraith Spire è più efficace dello Stealth del 2600, garantendo comunque qualche possibilità di overclock.
Praticamente fuori dalla fascia alta, AMD se la cava bene in quella media con la Radeon RX 580 che garantisce ottime prestazioni con le nuove librerie, 8GB di memoria video e prezzi lievemente inferiori a quelli della GTX 1060. Questa settimana la scelta cade sull'edizione speciale della SAPPHIRE Nitro+, un modello che abbiamo già visto in passato e che continua ad essere il più conveniente nella grande distribuzione, nonostante vanti un look peculiare e un pizzico di overclock.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 290.00 |
AMD Ryzen 5 2700 3.2-4.1GHz | |
SCHEDA MADRE | € 125.00 |
MSI B450 Tomahawk | |
SCHEDA VIDEO | € 260.00 |
SAPPHIRE NITRO+ Radeon RX 580 Special Edition 8GB | |
RAM | € 165.00 |
G.Skill Sniper X 2x8GB DDR4 3200MHz CL16 | |
ALIMENTATORE | € 70.00 |
Corsair CX550M 80+ Bronze | |
HARD DISK | € 75.00 |
Western Digital Black 1TB | |
CASE | € 45.00 |
Cooler Master MasterBox Lite 5 Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
- | |
TOTALE: | € 960.00 |
Configurazione Extra
Il Core i7-9700K è più economico del Core i9-9900K e guardando al gaming lo supera spesso, almeno con le risoluzioni 1080p e 1440p. Ma costa troppo e con il rincaro iniziale finisce a soli 100 euro di distanza dal modello di punta, rinunciando tra l'altro all'Hyperthreading. Per questo evitiamo le mezze misure, in attesa che i prezzi si normalizzino, puntando ancora una volta sul più potente dei due octa-core della nuova serie Intel.
Con una configurazione di questo tipo è inevitabile puntare alla scheda video più potente in circolazione, anche se questa volta risulta decisamente costosa. E lo è ancora di più puntando ai modelli custom che risultano ancora sovraprezzati. Ma di tanto intantio iniziano a comparire GeForce RTX 2080 Ti vendute a circa 1300 euro che sono ancora tanti, ma sono senza dubbio più vicini al prezzo consigliato rispettoa schede ancora vendute a qualcosa come 1600 euro.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 820.00 |
Intel Core i9-9900K / NZXT Kraken X72 | |
SCHEDA MADRE | € 295.00 |
ASRock Z390 Taichi Ultimate | |
SCHEDA VIDEO | € 1.300.00 |
GIGABYTE GeForce RTX 2080 Ti Gaming OC | |
RAM | € 230.00 |
G.Skill Trident Z RGB 16GB DDR4 3600MHz CL17 | |
ALIMENTATORE | € 125.00 |
EVGA SuperNOVA 850 G3 80+ Gold | |
HARD DISK | € 260.00 |
Samsung 970 EVO 1TB M.2 | |
CASE | € 185.00 |
NZXT H700i Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
- | |
TOTALE: | € 3215.00 |