Dopo l'annuncio del Computex 2024, la nuova ASUS ROG Ally X si appresta a sbarcare sul mercato italiano: in vista del lancio previsto per il 22 luglio, abbiamo avuto la possibilità di provare con mano il nuovo handheld dell'azienda taiwanese.
Questo nuovo modello, che si pone come un refresh di metà generazione rispetto a quello originale, porta in dote alcune migliorie del comparto hardware e tante piccole novità sul fronte del design, con l'obiettivo di consegnare ai giocatori una macchina con più autonomia a parità di prestazioni e con un'ergonomia migliorata.
ASUS ROG sarà riuscita nel suo intento? In attesa della recensione, proviamo a scoprire insieme le cinque principali novità di ROG Ally X e le differenze che balzano immediatamente all'occhio rispetto alla capostipite ROG Ally.
Piccole migliorie hardware che possono fare la differenza
Come abbiamo accennato in apertura, ROG Ally X non è la versione 2.0 del handheld PC targato ASUS, ma piuttosto una versione "refresh" dell'originale che mette in campo piccole ma sostanziali migliorie dal punto di hardware, capaci di incidere più sulla "qualità della vita" che sulle prestazioni reali della macchina (con qualche piccolo distinguo che andremo ad approfondire in sede di recensione).
L'unico SoC disponibile per Ally X rimane lo stesso AMD Ryzen Z1 Extreme che abbiamo imparato a conoscere sulla variante top di gamma di Ally, affiancato però da un comparto memorie completamente rivisto: il nuovo dispositivo è infatti equipaggiato con 24 GB di ram LPDDR5X a 7.500 MHz, un bel passo avanti rispetto ai 16 GB LPDDR5 a 6.400 MHz della sorella "maggiore". Novità anche per quanto riguarda lo storage che offre 1 TB SSD PCIe 4, raddoppiando la quantità di spazio disponibile grazie all'aggiornamento dello standard che passa da 2230 a 2280, con la possibilità di effettuare l'upgrade della componente con una varietà di scelta molto superiore.
Per finire, ROG Ally X migliora la disponibilità di connessioni con un'ulteriore porta USB-C 4.0 con supporto Thunderbolt 4 e DP 1.4, che si aggiunge alla USB-C 3.2 Gen 2 con supporto a DP 1.4 di Ally.
Invariato anche il display, che rimane lo stesso 7 pollici con risoluzione Full HD, 120 Hz di refresh rate e picco di luminosità a 500 nits.
Batteria raddoppiata
Il cambiamento principale, considerando la natura mobile di ROG Ally X, è forse quello relativo alla batteria. Questa nuova versione porta in dote una batteria da ben 80 Wh, con un deciso miglioramento rispetto ai 40 Wh del modello originale.
Al di là dell'effettivo aumento di autonomia, che non mancheremo di analizzare nel dettaglio, la nuova batteria migliora anche dal punto di vista della ricarica rapida: Ally X supporta infatti fino a 100 W di ricarica, mentre il modello originale si ferma a 65 W. Va sottolineato però che nella confezione è incluso un alimentatore da 65 W, che non consente quindi di sfruttare al massimo questa nuova caratteristica.
Dimensioni quasi identiche, ma il peso aumenta
La batteria più grande ha determinato dei cambiamenti sul versante delle dimensioni e soprattutto del peso di ROG Ally X. Il buon lavoro di ingegnerizzazione svolto da ASUS ha portato a misure vicine a quelle del modello originale: Ally X registra dimensioni di 280.2 x 114 x 36.9 mm, contro i 280.25 x 116.5 x 32.4 mm di Ally. Nella sostanza quindi, il nuovo handheld è solo leggermente più spesso, senza però stravolgere le linee del dispositivo.
A cambiare decisamente è invece il peso, che arriva ora a circa 678 grammi, contro i 608 del primo modello: i 70 grammi di scarto si percepiscono sin dal primissimo utilizzo, ma paradossalmente le migliorie apportate sul fronte dell'ergonomia restituiscono un dispositivo molto ben bilanciato e, a tratti, più comodo dell'originale. Tutto ciò grazie ad uno chassis più leggero che pesa appena 134 grammi e ad una generale riduzione del peso totale delle componenti: in questo frangente merita di essere menzionato il nuovo sistema di dissipazione, caratterizzato da ventole più piccole ma molto più efficienti, grazie alla struttura a 77 lame (contro le 47 di Ally) che dovrebbe garantire un maggior flusso d'aria.
Tanti piccoli miglioramenti ergonomici
Per lo sviluppo di ROG Ally X, ASUS dice di aver ascoltato il feedback degli utenti. Questo processo ha portato ad una serie di cambiamenti che incidono, in maniera più o meno importante, sulla versatilità del dispositivo e che possono essere percepiti appena si prende il dispositivo in mano.
I joystick sono stati riposizionati e sono ora perfettamente allineati alla posizione delle dita, anche grazie alla revisione dei manubri che permettono di tenere saldamente in mano l'handheld. La rinnovata fattura degli stick basata sui potenziometri ALPS promette ora fino a 5 milioni di cicli, un notevole miglioramento rispetto ai 2 milioni del modello originale, con un grip che si avvicina a quello dei migliori controller per console. La natura modulare degli stick permette persino l'upgrade a modelli personalizzati come i celebri Gulikit.
Grandi novità anche per il D-pad che ora diventa a 8 vie, con un design più ampio, texture per il grip sulla croce direzionale e un feedback molto più piacevole. I tasti frontali sono più pronunciati e offrono un "click" molto più presente, mentre bumper e trigger sono stati riposizionati per migliorare il comfort: i secondi in particolare sono realizzati in plastica semitrasparente che regala un effetto visivo notevole.
Come abbiamo già detto, il bilanciamento del dispositivo è stato migliorato, tanto che il peso superiore non sembra riservare problemi di sorta: i motori aptici sono stati spostati ai margini dello chassis, così da coincidere con la posizione delle mani. Questa soluzione ha permesso di distribuire il peso in maniera ottimale e al contempo permette di percepire un feedback aptico più pronunciato.
Fondamentale, infine, l'aggiornamento dei tasti dorsali: Ally X porta in dote pulsanti posteriori completamente rinnovati, molto più piccoli e facili da raggiungere con più dita, con un feedback finalmente all'altezza delle altre componenti.
Tra i dettagli meritevoli di essere citati c'è anche la cornice che circonda il tasto di accensione, nonché il sensore tattile, che permette di trovarne la posizione in maniera immediata.
Software e nuova gestione della potenza
Con ROG Ally X arriva anche un nuovo aggiornamento per Armoury Crate SE: il gestionale dedicato di ASUS punta a diventare l'interfaccia principale del dispositivo, riducendo la necessità di accesso al sistema operativo: la libreria è stata infatti ottimizzata, così come i pannelli di controllo laterali. Fondamentale poi la possibilità di sincronizzare i profili su dispositivi multipli in maniera automatica grazie al cloud.
In questo caso però, i possessori della prima ROG Ally non devono preoccuparsi: gli aggiornamenti del software arriveranno anche sull'hendhald originale. Oltre al software, ROG Ally X porta in dote una gestione energetica leggermente differente: il profilo Turbo rimane a 25W (30W in modalità wired), ma il profilo Prestazioni passa da 15W a 17W, mentre quello Silenzioso da 10W a 13W.
Insomma, dopo poche ore di utilizzo la nuova ROG Ally X si fa notare grazie a piccoli ma sostanziali cambiamenti che sembrano aver migliorato l'assetto generale della macchina. Rimane da capire quanto il nuovo hardware sarà in grado di incidere sulle prestazioni. Per questo però, vi rimandiamo alla recensione del prossimo 22 luglio.