L'originale Boom Blox ha rappresentato un doppio successo per Electronic Arts che in un solo colpo è riuscita a tirare fuori dal cilindro un gioco di valore per Nintendo Wii, per di più in un genere non favorevole alla console giapponese come quello dei puzzle, sfruttando al meglio la presenza di Steven Spielberg nel progetto e non facendone solo una bandiera dietro cui ripararsi. La critica lo ha accolto come meritava, il pubblico un po' meno considerando che si è sfiorato il milione di copie senza superarlo, ma ad ogni modo quanto fatto e i riconoscimenti ricevuti sembrano essere bastati a giustificare questo Smash Party, seguito assolutamente ragionevole e, da quanto visto nel corso di un evento negli studi italiani di EA, interessante.
Nuovi blocchi a gravità zero
Per chi non avesse dimestichezza con il gameplay di Boom Blox, basti sapere che si tratta di abbattere, spostare e modificare le più disparate pile di blocchi, sfruttando gli strumenti messi a disposizione, siano da lancio o atti alla presa, per totalizzare i punteggi richiesti e sbloccare gli schemi successivi. Un'idea semplice fondata quasi interamente sullo sfruttamento intensivo dell'ottima fisica, abbastanza aderente alla realtà dal risultare immediata a tutti e ben strutturata dal cattura gli utenti più esperti che, terminate le prove, potevano mettersi in gioco con l'editor dei livelli.
Quelle solide basi torneranno immutate in Bash Party, applicate ora a un totale di quattrocento livelli e arricchite da tutta una serie di dinamiche inedite, su tutte delle ambientazioni che avranno ora una valenza non solo estetica. In tal senso l'esempio migliore viene dagli schemi che prenderanno vita nelle profondità spaziali, in assenza di gravità con i singoli elementi colpiti che si muoveranno senza attrito e continueranno il loro cammino ben oltre quanto accadrebbe a terra, potendo in quel caso considerarsi eliminati quando usciti da limiti posti in tutte e tre le dimensioni. Non mancheranno come prevedibile nuovi oggetti da lancio tra cui una sfera piena di vernice colorata e un cannone, perfetto quando inserito in un'ambientazione piratesca, e tutta una serie di blocchi inediti, su tutti una sorta di versione virale di quelli esplosivi - colpendoli si distruggeranno, non prima di aver reso simili a loro i blocchi adiacenti - e la rivisitazione di quelli standard ora dotati di forme diverse dal solo parallelepipedo rettangolo e dal cubo. Il tutto verrà amalgamato nella ritornata modalità Avventura che, pur senza essersi ancora svelata, dovrebbe riproporre una corposa sequenza di livelli divisi per ambientazione e dinamiche di gioco implementate.
Addio codici amico
Come anche il nome suggerisce, Boom Blox Bash Party punterà molto del suo potenziale sulla condivisione dell'esperienza con altri amici che potranno essere sfidati in una ventina di prove diverse. L'unica partita mostrata in tal senso prevedeva la decostruzione di una pila di oggetti di diverso colore, uno per ogni utente, chiedendo a ciascuno di buttare a terra i propri cercando di lasciare sulla base d'appoggio quelli avversari; un modo piuttosto semplice ma efficace di usare le poche regole che dominano il mondo di gioco. Se il multiplayer sarà solo in locale, il ritornato editor dei livelli permetterà ancora una volta la condivisione delle proprie creazioni, ora tramite i server di Electronic Arts e non via codice amico, un modo perfetto per semplificare le operazioni di download che ben si integrerà con la nuova funzione atta all'esportazione di intere strutture poi da usare come si crede negli schemi creati da sé.
Graficamente l'impatto è molto vicino a quello dell'originale, con mondi pieni di oggetti colorati, buffi animali squadrati e tantissimi oggetti in movimento, ora forse con una minor quantità di rallentamenti nelle situazioni più confuse e qualche possibilità di interazione in più con i personaggi presenti, che potranno essere mossi e colpiti per creare reazioni ancora più distruttive. Il prossimo maggio Electronic Arts Casual Studios tornerà nei negozi con il suo secondo titolo tutto mattoncini e Steven Spielberg, viste le premesse non si può che prepararsi a farne una malattia, di nuovo.