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Cinque dettagli della demo che ci hanno fatto impazzire

Ricapitoliamo le nostre impressioni su Monster Hunter Rise: ecco cinque dettagli della demo che ci fanno aspettare il gioco con ancora più entusiasmo!

SPECIALE di Christian Colli   —   30/01/2021
Monster Hunter Rise
Monster Hunter Rise
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Mancano ancora un paio di mesi all'uscita di Monster Hunter Rise: il titolo Capcom sarà il grande protagonista della primavera Nintendo, anche perché si tratta di un capitolo completamente inedito che arriva su Switch dopo la precedente conversione da Nintendo 3DS di Monster Hunter Generations Ultimate. Chiusa la parentesi Monster Hunter World che ha fatto diventare mainstream un franchise rimasto fin troppo a lungo in una nicchia, lo sviluppatore nipponico torna a un formato più contenuto ma non meno ricco di idee e novità. La recente demo - qui il nostro test - ci ha permesso di toccare con mano questa incarnazione di Monster Hunter e di provare alcune dinamiche di gioco che potrebbero rivoluzionare anche le abitudini dei cacciatori più affezionati: ecco cinque aspetti della versione dimostrativa che ci hanno fatto posare i Joy-Con per correre a contare i giorni che ci separano dal lancio.

1. La grafica

Potrà sembrare un'osservazione sempliciotta, ma graficamente Monster Hunter Rise è proprio bello. Il RE Engine mostra ancora una volta i suoi muscoli e la sua versatilità, restituendo sullo schermo del TV, ma anche in portabilità, immagini nitide, sufficientemente pulite e, soprattutto, una fluidità inaspettata. Ammettiamolo: temevamo tutti che Monster Hunter Rise avrebbe avuto grossi problemi di frame rate, e invece fila che è una meraviglia sia quando giocate da soli, sia quando giocate insieme a tre amici e i loro rispettivi compagni Felyne o Canyne. Certo, Rise non è Monster Hunter World, in termini di risoluzione e dettaglio visivo, ma questo non è necessariamente un male: abbiamo apprezzato molto il ritorno a un'effettistica più fantasy, al design meno realistico di armi e armature e alla maggior chiarezza delle mappe che in World tendevano a diventare un po' troppo intricate e dispersive. E poi la direzione artistica, ricercata e ispirata fortemente al Giappone medievale, è davvero splendida.

2. L'insetto filo

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L'evoluzione del Rampino artiglio introdotto in Monster Hunter World è un nuovo passo nella trasformazione del brand in un titolo sempre più action, seppur ragionato e strategico come al solito. All'inizio dovrete fare un po' di pratica col sistema di controllo e con le diverse funzioni dell'insetto filo, ma superato lo spaesamento e la diffidenza iniziali, scoprirete un mondo nuovo in cui la libertà di movimento assume un significato ancora più importante che in passato. Monster Hunter Rise continua a insistere sulla verticalità, consentendo ai giocatori di raggiungere altezze precedentemente impensabili e di muoversi molto più rapidamente che in passato per attaccare i mostri da ogni direzione. Attenti, però, perché l'insetto filo si deve ricaricare ogni volta che lo usate, quindi dovrete decidere, in pieno scontro, se usarlo per spostarvi, per atterrare in piedi dopo una brutta caduta o per utilizzare le nuovissime abilità fildiseta delle armi, che possono letteralmente cambiare il vostro modo di giocare Monster Hunter. In generale, è tutto molto più frenetico e reattivo, ed è divertentissimo.

3. La cavalcatura Wyvern

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Una delle nuove funzionalità che abbiamo scoperto giocando la demo in anteprima, ancor prima che Capcom la rivelasse ufficialmente al pubblico, è il nuovo sistema per cavalcare i mostri. Inizialmente credevamo che, venendo a mancare il Rampino artiglio, non sarebbe più stato possibile aggrapparsi ai mostri e lanciarli contro le pareti per stordirli, una meccanica molto divertente che, però, ha finito col deviare gran parte dell'attenzione durante i combattimenti di Monster Hunter World. Capcom ha risolto il problema introducendo un sistema che permette di salire in groppa ai mostri dopo averli colpiti con un burattiragno o un certo numero di attacchi fildiseta: a quel punto potrete cavalcare il mostro e controllarlo direttamente, lanciandolo fino a due volte contro un ostacolo per stordirlo. Non è finita qui, però, perché potrete anche combattere temporaneamente nei panni del mostro e magari attaccare altri mostri, infliggendo tantissimi danni e concludendo la vostra performance da burattinai con una specie di supermossa. Bisognerà prendere confidenza con la cavalcatura Wyvern, ma i combattimenti saranno sicuramente più spettacolari e imprevedibili.

4. La fauna endemica

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Una delle caratteristiche di Monster Hunter Rise che ci ha maggiormente sorpreso, in senso positivo, è l'impegno con cui Capcom ha riveduto tutto il meccanismo della fauna endemica. Già in Monster Hunter World avevamo intravisto qualche accenno in tal senso, e infatti era possibile raccogliere e consumare al volo alcune creaturine come le Larve resistenza, ma il nuovo titolo della serie rivoluziona in parte questo aspetto riempiendo le mappe di animaletti che possiamo consumare al volo per ottenere bonus temporanei o permanenti, oppure conservare in apposite gabbie per tirarli fuori al momento più opportuno, come nel caso del burattiragno che abbiamo menzionato più su. I cacciatori portano inoltre un nuovo accessorio, chiamato fioretto, che consente di immagazzinare fino a un certo numero di potenziamenti, e che probabilmente potremo migliorare nel corso dell'avventura. La nuova fauna endemica è anche un incentivo a esplorare la mappa e a imparare nuovi percorsi che magari fanno uso dell'insetto filo: i potenziamenti migliori solitamente si nascondono in cima alle montagne o nei posti più impensabili e dovrete trovarli per diventare cacciatori ancora più preparati.

5. Il nuovo corno da caccia

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Molte armi sono leggermente cambiate rispetto a Monster Hunter World, ma nessuna come il corno da caccia. Abbiamo sempre amato questa strana arma e vi abbiamo spesso consigliato di usarla, nelle nostre guide, perché principalmente aiuta la squadra con le sue melodie rafforzanti. Capcom sapeva benissimo che era una delle armi meno utilizzate, soprattutto perché molto macchinosa: in caso non lo sapeste, ogni attacco di questa sorta di clava rappresenta una nota e le sequenze sono vere e proprie melodie che possono potenziare i cacciatori, curarli e concedere bonus di vario tipo. Ogni corno possiede melodie diverse, ma in passato bisognava comporle con le combo e poi attivarle con un attacco lento e goffo. Tutto questo è cambiato in Monster Hunter Rise: ora le melodie del corno da caccia si attivano da sole, e all'istante, non appena completate una specifica combo. I movimenti sono molto più rapidi e l'attacco speciale, che ora innesca una melodia extra, è potentissimo e spettacolare da vedere. Il corno da caccia è diventato molto più efficace, versatile e divertente da vedere e da usare: non vediamo l'ora di scoprire tutte le sue abilità fildiseta nella versione finale in uscita a marzo.