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Come scegliere lo sparatutto tattico giusto: una guida al genere

Il mercato degli sparatutto tattici multigiocatore è fiorito negli ultimi quattro anni e si è declinato con diversi esponenti: vogliamo provare ad aiutarvi a scegliere quello più adatto a voi.

SPECIALE di Riccardo Lichene   —   08/11/2024
Counter Strike è stato il primo sparatutto tattico multiplayer, ora il panorama è cambiato

Gli sparatutto tattici sono quei giochi che mettono il realismo prima di tutto. Sono un genere storico che ha avuto decine di coniugazioni diverse, dai cecchini della Seconda guerra mondiale alla SWAT, passando per i teatri di guerra contemporanei più svariati. Nel 1999, però, Minh "Gooseman" Le e Jess Cliffe (due studenti universitari) moddando il primo Half Life hanno dato vita a un videogioco che avrebbe cambiato per sempre il panorama del gaming: Counter-Strike.

Comprato immediatamente dalla Valve, questo titolo ha fondato un genere, quello degli sparatutto tattici multigiocatore competitivi, che è cresciuto in popolarità quasi senza sosta vivendo una flessione percepibile solo negli anni d'oro degli arcade shooter come Halo 3 o Modern Warfare. A partire dal 2015, anno di uscita di Rainbow Six: Siege, ma soprattutto dal 2020 quando è uscito Valorant, poi, il panorama degli sparatutto tattici ha iniziato ad allargarsi grazie all'ingresso di grandi nomi, i già citati Ubisoft e Riot Games, e alle idee di nuovi studi di sviluppo come Mountaintop Studios e Bad Guitar Studio.

Tutti gli sviluppatori che hanno provato a realizzare un nuovo sparatutto tattico sapevano che un semplice clone non sarebbe riuscito a scuotere la base di fan di Counter-Strike, per questo ogni nuovo arrivato ha provato ad aggiungere qualcosa di nuovo. Dagli eroi alle abilità speciali, da una sovversione completa di alcune regole di base a innovazioni sostanziali di gameplay, il panorama degli sparatutto tattici è ora variegato e complesso. Ecco perché abbiamo deciso di scrivere questa guida, per aiutare il nuovo arrivato, o il veterano alla ricerca di novità, a scegliere il videogioco che fa al caso suo.

Le regole imprescindibili, o quasi

Scegliere lo sparatutto tattico multigiocatore che fa al caso vostro è questione di decidere quanto volete allontanarvi o restare fedeli a Counter-Strike, il capostipite di questa famiglia. Dopo più di 10 anni di onorata carriera, nel 2023 Valve ha mandato Counter-Strike: Global Offensive in pensione con Counter-Strike 2, una versione migliorata, aggiornata e rifinita del leggendario predecessore. Le regole di questo sparatutto tattico, però, non cambiano e sono l'impalcatura che tutti gli altri hanno utilizzato o stravolto.

Counter-Strike 2 è, volenti o nolenti, il punto di riferimento del genere degli sparatutto tattici e una comparazione imprescindibile per ogni nuovo arrivato
Counter-Strike 2 è, volenti o nolenti, il punto di riferimento del genere degli sparatutto tattici e una comparazione imprescindibile per ogni nuovo arrivato

Le basi sono due squadre da cinque giocatori ciascuna, una nel ruolo di attaccanti e una in quello di difensori. L'obiettivo dei primi è arrivare in una delle due aree specifiche della mappa denominate siti, piazzare una bomba e difenderla fino a farla esplodere. I difensori devono impedire tutto ciò eliminando gli attaccanti o disinnescando la bomba. Ogni partita è divisa in round e dopo un numero fisso di questi, 12 nel caso di CS, i ruoli delle due squadre si invertono.

L'altro fattore portante di questo genere è l'economia di gioco. Ogni round i giocatori hanno a disposizione gratuitamente una pistola e un coltello, qualunque altro armamento o equipaggiamento va comprato usando il capitale disponibile. La squadra che vince un round, per esempio, ottiene più soldi degli avversari, chi fa un'uccisione guadagna dei dollari extra indipendentemente dal risultato del round, e quando si muore si lascia tutto a terra. Per riavere lo stesso equipaggiamento al round successivo bisogna ricomprarlo, se ce lo si può permettere. Attorno all'economia, e quindi alle armi più forti del gioco, ruota gran parte della strategia ai più alti livelli di gioco perché se una squadra sa cosa può permettersi l'altra (fucili d'assalto, da cecchino, mitragliette o pistole) sa anche che tattica adotterà.

Le due squadre hanno a disposizione armi leggermente diverse tra di loro: le categorie sono le stesse ma i due fucili principali, per esempio, non si comportano allo stesso modo
Le due squadre hanno a disposizione armi leggermente diverse tra di loro: le categorie sono le stesse ma i due fucili principali, per esempio, non si comportano allo stesso modo

L'ultimo pilastro che contraddistingue gli sparatutto tattici è quello del realismo. Sparare camminando, per esempio, manderà i vostri proiettili ovunque tranne che dove state mirando, correre fa rumore, rivelando così la vostra posizione ai nemici, per morire basta un colpo alla testa delle armi del calibro più alto (anche con il giubbotto antiproiettile) e la salute non si rigenera. Tutti questi canoni rappresentano sia le fondamenta di Counter-Strike sia i punti dove tutti coloro che sono venuti dopo hanno potuto cambiare, innovare, stravolgere e modificare per dare alla loro esperienza un tocco di unicità.

Le domande giuste

Se state cercando un'esperienza seria, con una curva di apprendimento che non perdona, con un potenziale competitivo incredibile e che non ammette errori, allora lo sparatutto tattico multiplayer per voi è proprio Counter-Strike 2, l'erede diretto di questa dinastia. Come dimostrato dalla community che, a oggi, ancora guarda i tornei più importanti, il gioco riesce a regalare tante emozioni nei suoi momenti di picco. Spesso però, è percepito come troppo punitivo perché non c'è alcun margine di manovra: o si gioca secondo le sue strettissime regole di posizionamento, gestione delle risorse, mira e avanzamento, o si è destinati alla sconfitta.

Posizionarsi 20 centimetri fuoriposto su Dust 2 vuol dire essere centrati in testa senza nemmeno accorgersi di cosa è successo
Posizionarsi 20 centimetri fuoriposto su Dust 2 vuol dire essere centrati in testa senza nemmeno accorgersi di cosa è successo

In ordine cronologico, il primo a tentare di stravolgere la formula di Counter-Strike è stato Tom Clancy's Rainbow Six: Siege che ha portato l'asimmetria del titolo Valve ai massimi livelli. In CS: GO, infatti, attaccanti e difensori non hanno accesso allo stesso arsenale e questo crea una leggera asimmetria tra le due squadre perché le loro armi principali, l'M4 e l'AK, si comportano in modo diverso. In Rainbow Six Siege gli operatori sono specializzati in attacco o difesa (al cambio ruoli si cambiano anche personaggi) e ciascuno ha un gadget pensato proprio per il suo ruolo.

Gli attaccanti hanno cariche esplosive, termite, disturbatori di frequenze e tanti altri esplosivi mentre i difensori hanno mine, telecamere fortificate, droni esplosivi e numerose altre trappole per capire la strategia avversaria e ostacolarla. È un gioco per chi ama entrare nella testa del nemico, stare attento ad ogni passo e mettere nella fase di preparazione del round tanta cura e strategia quanta in quella dedicata alle sparatorie. Siege è stato il primo a introdurre il concetto di eroi e a proporre un gameplay radicalmente diverso dal materiale originale, perché nel gioco raccogliere informazioni è tanto importante quanto saper sparare e gestire la strategia.

Gli operatori di Siege hanno anche salute e velocità di movimento diverse l'uno dall'altro
Gli operatori di Siege hanno anche salute e velocità di movimento diverse l'uno dall'altro

Siege ha anche avuto il grande vantaggio di essere stato il primo a fare breccia su console, mentre CS è, storicamente, una prerogativa del mondo PC vista la precisione millimetrica indispensabile che solo il mouse può dare. Questo divario tra i due tipi di pubblico ha creato una spaccatura quasi incolmabile nella fanbase in tempi in cui il crossplay non era cosa comune e il divario tra piattaforme era percepito come abissale.

Nel 2020, però, solo su PC (poi è arrivata anche la versione console) è arrivato il primo vero contendente al dominio di Counter-Strike, firmato nientemeno che da Riot Games, il re degli eSport grazie a League of Legends. Valorant ha preso i dogmi del titolo Valve e li ha adottati tutti, ma aggiungendo gli agenti, dei veri e propri eroi. In Valorant l'economia funziona allo stesso modo, la struttura a round è identica e gli obiettivi sono gli stessi, i personaggi, però, possono evocare muri di fuoco, torrette automatiche, lupi spiritici che lanciano flashbang, creature di gelatina che possono piazzare la bomba al posto loro e intere dimensioni parallele in cui trasferire uno scontro a fuoco.

In Valorant il caos raggiunge livelli impensabili quando tutti gli agenti decidono di lanciare le loro abilità
In Valorant il caos raggiunge livelli impensabili quando tutti gli agenti decidono di lanciare le loro abilità

Valorant è la risposta alla domanda: e se volessi un po' di colore nelle mie partite a Counter-Strike? Su questo gioco, infatti, oltre alle armi (che ricalcano quasi completamente l'arsenale di Valve ma sono sempre identiche per le due squadre) bisogna tenere conto delle abilità degli agenti che si dividono in base al ruolo: c'è chi è specializzato nel prendersi la prima kill, chi nel bloccare le linee di tiro avversarie e chi nel presidiare un'area. Le abilità disponibili nel gioco, ormai, sono decine e le combinazioni possibili tra agenti, centinaia. C'è una florida scena competitiva e un costante flusso di nuovi personaggi e mappe.

Valorant richiede la stessa precisione, la stessa concentrazione e la stessa gestione delle risorse di CS, ma eleva alla potenza le possibilità di interazione grazie alle abilità. A tutto questo, infine, si aggiungono le ultimate, dei poteri speciali che si ottengono dopo un certo numero di uccisioni e/o round, e che garantiscono un picco di potere che può, quasi da solo, far vincere un round all'agente che lo raggiunge. Queste sono un punto di frizione nella community degli sparatutto tattici perché a detta di molti stravolgono troppo il flusso di gioco. Per questo motivo, chi ha deciso di mettersi al lavoro su questo genere dopo l'uscita del titolo Riot, ha deciso di non includerle.

La nuova frontiera

Valorant aveva come chiaro riferimento Counter-Strike quasi in ogni aspetto: i prossimi due titoli di questa guida hanno deciso di deviare molto di più dal modello originale, restando comunque degli sparatutto tattici. In Spectre Divide, sviluppato da Mountaintop Studios in collaborazione con il popolarissimo streamer Shroud, i giocatori passano da cinque per squadra a tre, ma ciascuno di loro controlla due corpi (potendo passare da uno all'altro in qualsiasi momento) per un'esperienza che moltiplica ulteriormente le variabili in campo.

Spectre Divide, con la possibilità di passare da un corpo all'altro (la scia elettrica blu dell'immagine) moltiplica le possibilità di attacco e difesa di ogni obiettivo
Spectre Divide, con la possibilità di passare da un corpo all'altro (la scia elettrica blu dell'immagine) moltiplica le possibilità di attacco e difesa di ogni obiettivo

In Spectre Divide, poi, la penalità alla precisione legata al movimento è stata rimossa, e questo dà vita a un gameplay più fluido e meno statico. Non ci sono agenti, ma kit di abilità (rigorosamente senza ultimate) che ricordano molto quelli di Valorant e un'economia simile a quella di CS, ma con la peculiarità di dover comprare armi per entrambi i personaggi controllati da un giocatore. Questo ha delle conseguenze non trascurabili in fatto di gestione delle risorse perché, per esempio, se uno solo dei due personaggi di un giocatore sopravvive a un round, c'è l'armamento solo dell'altro "corpo" da ricomprare.

Le partite sono più corte (vince il primo che arriva a 8, non a 13), il processo di spiegazione e di tutorial è fatto meglio, e, in generale, tutto è decisamente più semplice da comprendere. Spectre Divide si configura sia come buon punto di ingresso al genere sia come risposta a chi mal sopporta alcune peculiarità degli sparatutto tattici tradizionali come l'imprecisione della mira mentre si cammina. L'impianto resta quello familiare e così di successo dei predecessori, ma le rifiniture diventano contemporanee e adatte alle nuove generazioni degli appassionati di sparatutto.

In Spectre Divide è persino possibile sparare con l'arma secondaria mentre si usano alcune abilità
In Spectre Divide è persino possibile sparare con l'arma secondaria mentre si usano alcune abilità

E poi c'è FragPunk, la risposta alla domanda: e se degli sparatutto tattici volessi solo la struttura a round con la bomba da piazzare e i siti da difendere buttando via tutto il resto? Perché questo è quello che fa l'esperienza in sviluppo da Bad Guitar Studio. Sulla carta ricorda molto Valorant: ci sono degli eroi, ciascuno con tre abilità (senza ultimate) e il classico flusso che ruota attorno alla bomba e ai siti.

Le armi, però, non si comprano, si hanno a disposizione tutte in un numero limitato di volte a partita, la mira è minimamente penalizzata dal movimento e le armi ancora eliminano con un colpo alla testa. Durante i round, però, è possibile utilizzare delle carte che cambiano radicalmente le condizioni di gioco per tutti: ce n'è una che ingrandisce le teste nemiche, una che mette sulla mappa dell'erba alta in cui nascondersi, una che attacca una tartaruga alla schiena di una squadra per essere protetti da dietro e tutta una serie di altre follie.

Attivare una carta in un round di Fragpunk potrebbe cambiarne radicalmente le sorti
Attivare una carta in un round di Fragpunk potrebbe cambiarne radicalmente le sorti

Le abilità di danno e di movimento degli eroi, poi, sono tali per cui il gameplay ricorda molto più quello di Apex Legends che quello di Valorant. Si corre, si salta e si esplode, tutto a una velocità cinque volte superiore alla concorrenza. Il fascino e la presa su chi gioca della struttura da sparatutto tattico resta, facendo di questo gioco attualmente in beta chiusa un valido esponente del genere, anche se straccia alcune regole considerate imprescindibili.

Riassumendo tutto in poche parole: chi è alla ricerca di un'esperienza dura e pura sceglie Counter-Strike 2; chi vuole la stessa rigidità di regole ed economia, ma con più potenziale creativo, sceglie Valorant; chi vuole più flessibilità di movimento, strategia e shooting sceglie Spectre Divide; chi vuole puntare tutto sulla strategia e le contromosse sceglie Rainbow Six: Siege; e chi vuole tutto il buono della struttura a round con la bomba da piazzare e disinnescare ma un inferno rapido e frenetico tutto attorno, amerà FragPunk.