Titolo dal fascino istantaneo questo nuovo Concrete Genie, ed il merito va alla sua grafica iridescente ma quasi "fatta a mano", ispirata alle animazioni di plastilina dell'antica ma sempre efficace tecnica dello stop motion. A rivelarcelo sono gli stessi Dominic Robilliard e Jeff Sangalli, rispettivamente Creative Director e Art Director di PixelOpus, arrivati a Roma per parlarci di questo ultimo progetto che, proprio come il precedente Entwined, è stato totalmente sviluppato da ragazzi e ragazze alla fine del loro percorso di studio sul game design. Per Sony, PixelOpus è infatti una primavera dei talenti gestita in prima persona da questa strana coppia di veterani; una software house nata piccola per continuare ad esserlo.
Quel genio del mio amico
Con Concrete Genie però una crescita c'è stata visto che il gioco in questione è decisamente più elaborato della loro opera prima. Entwined, uscito su PlayStation 3 nel 2014, possedeva una notevole carica artistica, ma i due non fanno fatica ad ammettere che fosse un po' troppo criptico per sperare in un maggior successo, di pubblico come di critica. In questo nuovo gioco, grafica e gameplay hanno una forma ben delineata, cambio che fortunatamente non disturba un cuore che continua a pulsare in forme astratte, in grado così di donare a Concrete Genie quella fondamentale dose di mistero e magia. Il tema centrale di questa onirica avventura firmata PixelOpus è il bullismo, per un impegno sociale che ultimamente va parecchio di moda tra le produzioni più piccole e intime. Fortunatamente, almeno nell'incipit che ci è stato permesso di provare, il tema non prevarica il resto e nelle sue sfumature concede anche nuove interessanti interpretazioni.
Con un pennello fa miracoli
Il protagonista si rifugia nell'arte perché strattonato dal rapporto conflittuale con i suoi coetanei, ma i poteri che permettono ai suoi disegni di prender vita, colorando e ristrutturando i diversi quartieri/capitoli presenti, sottolineano anche quanto sia importante tornare a vivere le nostre città. Tra nuove e più stringenti regole, vita digitale, e-commerce, centri commerciali e crisi economiche che chiudono le attività di quartiere, gli spazi urbani si stanno lentamente svuotando, lasciando spazio a un degrado che, ben chiusi nelle nostre macchine climatizzate, nemmeno notiamo. E nelle grandi città non ci sono più partite a nascondino tra le macchine, strade disegnate con i gessi per giocare a campana, i palloni sparati contro i cancelli dei garage e il tuono metallico che ne conseguiva. Il risultato è un tessuto sociale che si sta sfilacciando, una solitudine di fondo che almeno una volta in questo nuovo millennio abbiamo provato un po' tutti, e solo perché tutti almeno una volta siamo stati ingannati dai rapporti di silicio con i quali, a colpi di like, abbiamo sperato di ripristinare quel minimo di socialità necessario per sentirsi vivi, e insieme. I disegni magici di Ash, il bambino protagonista di Concrete Genie, sono anche i nostri: siamo infatti noi che attraverso una serie di strumenti creativi dovremo riportare colore, armonia e felicità in questo angolo di mondo.
Il gameplay è semplice ma non scontato, si tratta in fondo di selezionare un elemento grafico tra quelli sbloccati e, attraverso dei pennelli virtuali, trasportarli sul muro che si vuole addobbare. Alcuni di questi elementi, tipo certi alberi, reagiscono anche alla direzione del tratto, riprendendone rette e curve sulle quali poi vedremo proiettarsi germogli e nuovi rami. È un sistema che permettere a chi non sa disegnare bene di raggiungere senza fatica risultati insperati, concedendo contemporaneamente ai più estrosi sufficiente libertà per fare la differenza. In questo percorso artistico che ripristinerà lentamente e muro dopo muro l'antico fulgore della città in cui vive Ash, si muoverà un genio che potremo disegnare noi stessi con lo stesso sistema di stili precompilati, e il cui aspetto ne influenzerà carattere e caratteristiche. Concrete Genie risponde dinamicamente al nostro stile, al nostro umore, diventando più nostro, più personale di quanto avremmo mai pensato fosse possibile; cosa che abbiamo constatato di persona buttando più di un occhio agli schermi dei nostri colleghi alle prese con lo stesso gioco, nella stessa stanza.
Ostacoli e giardini virtuali
La strada che il genio dovrà percorrere, in modo da dare continuità a tutti i nostri disegni, è però cosparsa di enigmi ambientali che andranno risolti in molti modi diversi: disegnando cose che possono magicamente interagire con l'ambiente circostante per esempio, o esplorando il livello fino a trovare la prospettiva giusta per il disegno giusto. Ash sa anche saltare, e può arrampicarsi su grondaie e tetti con una buona agilità. In ogni caso, sarà importantissimo spostare le diverse fonti di potere illimitato in modo da averle sempre vicino; queste permettono per un breve periodo di tratteggiare versioni più estese e potenti dei diversi disegni a nostra disposizione, capaci così di aprirci nuove strade lungo il tracciato. In giro per i quartieri troveremo anche gruppi di monelli pronti a maltrattarci con mazzafionde, pietre, non mancano pugni o calci, e se non fuggiremo velocemente il povero Ash soccomberà sotto i colpi nemici, ma con conseguenze che non ci sono ancora del tutto chiare. Al momento, per quel poco che abbiamo potuto provare, i bulli rappresentano più una noia di poco conto che un vero e proprio ostacolo. Concrete Genie includerà anche una modalità per PlayStation VR che, dopo una veloce prova, si è rivelata essere piuttosto piacevole. Qui potremo dar sfogo alla nostra creatività dipingendo muri, posti sempre in ambienti tridimensionali come l'interno di una casa medievale, o veri e propri giardini dell'eden nei quali il nostro genio è libero di muoversi. Il sistema, con le dovute differenze, ci ha ricordato i giardini dei Chao inventati da Yuji Naka per i suoi ultimi Sonic poligonali, dove si poteva giocare e con delle graziose IA, e addirittura allevarle per crearne mix diversi. Concrete Genie non si spinge così avanti, ma nella sua versione VR permette qualcosa di simile: donare all'amicizia tra Ash, ovvero noi stessi, e il concrete genie del titolo, una nuova dimensione.
Disegnare un albero con un tratto magico, vederlo crescere all'istante inseguendo il nostro pennello, innalzare barriere di fiori tra le mura di un grigio palazzo, illuminare con un sole ardente la facciata di un decrepito albergo... la soluzione degli enigmi di Concrete Genie è sempre l'estro, la felicità, il colore, tanto che è impossibile non volergli bene all'istante. C'è da vedere quanto coraggio avrà nel restare gioco fino in fondo, nel tenere alta la sfida con enigmi non per forza difficile, ma almeno sempre intelligenti. Ma l'attesa sale, anche nella redazione di Multiplayer.it.
CERTEZZE
- Stile da vendere
- Gli strumenti di disegno sono semplice ma efficaci
- Modalità VR interessante
DUBBI
- Enigmi da testare
- Dubbi sul livello di sfida