Chi ha bisogno di classi?
Soffermiamo quindi la nostra attenzione sull’aspetto più significativo nel multiplayer, il gameplay ad inizio partita vi verrà chiesto di specificare per quale fazione combattere tra le due disponibili, Stati Uniti e Nord Corea: la scelta, essenzialmente, non andrà ad influenzare attivamente le meccaniche di gioco, visto e considerato che i due schieramenti sono del tutto speculari, sia come armamenti, sia come veicoli e abilità speciali.
Indossando quindi una di queste tecnologicamente avanzate tutine, avrete la possibilità di selezionare quattro diverse tecnologie: quella Armor vi permetterà di sopportare una quantità maggiore di colpi e vi garantirà una maggiore possibilità di sopravvivenza negli scontri; la Cloak, al contrario, vi renderà parzialmente invisibili agli occhi degli altri giocatori, permettendovi di camuffarvi ulteriormente tra la fitta vegetazione; la tecnologia Speed, come facilmente intuibile, svolgerà le funzioni di un normalissimo speed hack, facendovi guadagnare uno sprint impressionante per pochi secondi ed, infine, la Strength potenzierà a dismisura i vostri attacchi all’arma bianca e potrete compiere salti impressionanti, rivelandosi utilissima se volete raggiungere locazioni particolarmente elevate.
Queste tecnologie rappresentano, sostanzialmente, uno degli aspetti più innovativi introdotti da Crysis, giustificando così l’assenza di classi: sarete liberi di passare dall’essere un coriaceo soldato ad un invisibile cecchino in poco meno di qualche secondo, oltre a permettere al giocatore di adattarsi, come meglio ritiene, alla situazione di gioco in continua evoluzione, aspetto tipico di una partita online.
Libertà totale
Se, all’inizio, tanta libertà può in qualche modo spaesare, certamente non aiuta la vastità delle mappe di gioco: se siete abituate a quelle di Counter-Strike, sostanzialmente lunghi corridoi che terminano con un’area dedita agli scontri, o a quelle di Battlefield, più aperte ma comunque vincolate, in Crysis viene ripreso fedelmente il concetto di libertà introdotto da Far Cry.
Con libertà non intendiamo solo la facoltà di completare gli obiettivi della missione (che consistono nella conquista e difesa di determinate strutture o zone) come meglio vi aggrada, ma piuttosto la facoltà di raggiungere qualunque zona della mappa: se vedete una struttura, una collina, un monte o anche solo una cascata, state certi che potrete arrivarci senza alcuna difficoltà, grazie anche all’utilizzo dei diversi potenziamenti messi a disposizione della tutina.
Questa libertà si traduce in una completa non-linearità degli scontri: mentre ogni mappa di altri titoli multiplayer, dopo qualche ora di gioco, vi rivela immediatamente i punti migliori per compiere determinate azioni (dove camperare agevolmente, o nascondersi per kill di sorpresa e via discorrendo), in Crysis l’elemento esperienza viene sostituito da quello fantasia, lasciando al giocatore il piacere di scoprire nuovi posti da cui, ad esempio, far fuori i propri avversari in totale sicurezza.
A conclusione, non possiamo che essere assolutamente soddisfatti di questa prima nostra prova di Crysis, che si è rivelato assolutamente all’altezza delle aspettative: fino ad oggi, la libertà nel multiplayer era una prerogativa degli MMORPG, mentre adesso, finalmente, potrete toccarla con mano anche con un sano sparatutto.
Non possiamo, per serietà professionale, azzardarci ad esprimere un giudizio globale, ma se il resto di Crysis sarà come il suo multiplayer, preparatevi a passare le vacanze di natale incollati allo schermo.
500 punti con Mastercard
Con i suddetti 500 punti potrete acquistare un arsenale di tutto rispetto in una delle zone di spawn: avrete la possibilità di scegliere tra mitragliatori pesanti, pistole, piccole mitragliatrici e fucili da cecchino, oltre ovviamente a qualcuna di fattura aliena, come una sorta di railgun dal raggio congelante.
Tra i gadget, invece, troverete anche un binocolo, un radar portatile e una fiamma ossidrica, ideale per riparare veicoli e caramellare la vostra crema catalana.
Crysis sarà disponibile per PC.
Abbiamo potuto provare le meccaniche di gioco multiplayer dell’atteso titolo di Crytek: inutile sottolineare come, non appena entrati nel primo server, l’attenzione venga completamente catturata dall’incredibile qualità della grafica della mappa di gioco.
Malgrado qualche serio problema nella renderizzazione degli interni, che risultano decisamente sottotono e caratterizzati dalla totale assenza di shader, quando riuscirete a raggiungere l’esterno vi si aprirà davanti al monitor uno spettacolo difficile da rendere a parole e a cui gli screenshots non rendono giustizia.
Purtroppo non ci sentiamo di soffermarci su questo rilevante aspetto per una fondamentale ragione: la versione da noi testata è una beta e pertanto non possiamo esprimere un giudizio definitivo sulla stabilità ed ottimizzazione dell’engine, attualmente in grado di mettere in ginocchio anche una 8800 GTX a dettagli medi.
Aspettatevi un nostro giudizio definitivo in sede di recensione del titolo finale.