75

Cyberpunk 2077 Phantom Liberty: siamo tornati a Night City e incontrato Idris Elba!

Dopo aver giocato due lunghe ore all'espansione di Cyberpunk 2077, vi raccontiamo cosa ci ha colpito di più e convinto di meno del DLC di CD Projekt RED.

PROVATO di Francesco Serino   —   11/06/2023
Cyberpunk 2077 Phantom Liberty: siamo tornati a Night City e incontrato Idris Elba!
Cyberpunk 2077: Phantom Liberty
Cyberpunk 2077: Phantom Liberty
News Video Immagini

Lo sappiamo che alcuni di voi hanno ancora un po' il dente avvelenato con Cyberpunk 2077 e ne capiamo i motivi. Però anche voi dovreste capire noi: quando ci mettiamo alla guida di quella 911 Silverhand e tiriamo dritto fino a Pacifica, occhiale da sole e batteria a metallo, le cose brutte tendono a scorrere via come la pioggia sui finestrini.

E così abbiamo fatto quando abbiamo finalmente provato Cyberpunk 2077: Phantom Liberty.

Un milione di cose

Phantom Liberty: Dogtown era un'area turistica al pari di Pacifica
Phantom Liberty: Dogtown era un'area turistica al pari di Pacifica

Cyberpunk 2077 ha senza dubbio avuto una gestazione estremamente sofferta, ma il mondo che ha costruito CD Projekt è da ammirare, tanto è la bellezza del dettaglio. Non ci riferiamo alle foglie che volano al vento o al comportamento di un NPC sotto stress, dove è senza dubbio indietro; parliamo invece di scarpe, vetture, cruscotti, pulsanti, nomi, personaggi, vicoli, palazzi, colori, cappotti e tutto quel che serve a dare profondità a un'ambientazione su cui si potrà costruire praticamente all'infinito. Il merito più grande di CD Projekt, è stato quello proprio quello di ricostruire l'estetica del Cyberpunk di Mike Pondsmith praticamente da zero, e con un numero sufficiente di dettagli da garantire credibilità alla Night City di oggi e a quella del futuro, visto che il seguito è ufficialmente in sviluppo.

Un bel passo in avanti verso quel gioco che poi solo in parte si è materializzato nei nostri dischi sembra compierlo proprio Cyberpunk 2077 Phantom Liberty, espansione/redenzione che abbiamo avuto modo di provare in anteprima poche ore fa, all'interno di un anonimo hotel di Los Angeles posizionato proprio dove i grattacieli più fulgidi iniziano ad arrendersi allo sprawl più devastante.

Tornare a Night City dopo aver chiuso un salvataggio da 250 ore in cassaforte è stato davvero emozionante, più che una città ci è sembrato quasi di rincontrare una vecchia amica un po' stronza sì, ma con tanto cuore. Qualcosa però è cambiato e in meglio, almeno dalle parte in cui si svolge la storia di questo promettente Phantom Liberty. All'espansione è stata, infatti, dedicata una zona della città completamente nuova che si estende a sud ovest di Pacifica, chiamata Dogtown.

Non è Pacifica

Phantom Liberty: il salto di qualità rispetto al gioco base è netto, specialmente negli esterni
Phantom Liberty: il salto di qualità rispetto al gioco base è netto, specialmente negli esterni

Più che un quartiere, CD Projekt RED definisce Dogtown una sorta di città nella città. Questo è vero due volte perché lo è lato ambientazione e lo è anche per ragioni di puro e semplice level design: questa nuova parte di Night City è stata pensata e realizzata per offrire al giocatore un'esperienza completamente diversa rispetto al resto della mappa.

Dogtown si estende in verticale, questo anche per adattarsi ai nuovi innesti su cui potremo mettere le mani, inoltre ha una densità di dettaglio doppia rispetto alle altre aree: più fioriere, lampioni, panchine, cestini, sbuffi di fumo. E tra le sue vie, mezzi e pedoni si muovono con una rinnovata agilità, un più convincente realismo, mostrando anche un'inaspettata attenzione a ciò che gli avviene attorno. All'interno di questa zona operano anche diverse gang che abbiamo intravisto litigare più volte tra loro mentre eravamo intenti a fare le nostre cose.

Una pistola a bordo

Idris Elba è uno dei carismatici comprimari di questa espansione
Idris Elba è uno dei carismatici comprimari di questa espansione

Quanto questi avvenimenti siano organici e quanto scriptati con l'accetta è presto per dirlo. Certo tutto lascia credere che, attraverso Phantom Liberty, CD Projekt voglia mostrare al pubblico i frutti del suo studio su come si concepisce e si anima un open world. Non abbiamo visto in azione la polizia, ma i ragazzi del team ci dicono che il sistema è stato completamente riscritto proprio per sfruttare questa potenziata dinamicità. E dalle macchine e dalle moto ora si può anche sparare.

Un punto di svolta per un gioco a cui mancava proprio questo: inseguimenti tra diverse ambientazioni, sparatorie e derapate in libertà che lo salvassero dalle ingessatissime sequenze di guida invece proposte. Tutto questo conferma quello che abbiamo sempre sostenuto: esattamente come il primo The Witcher, con Cyberpuk 2077 CD Projekt RED ha provato a creare un videogioco senza avere ben chiaro come. Ma dopo un primo un po' sgangherato tentativo, è arrivato The Witcher 2 e poi il resto è storia del videogioco moderno; accadrà anche con Cyberpunk?

La storia di Cyberpunk 2077: Phantom Liberty

Uno degli iconici edifici di Cyberpunk 2077: Phantom Liberty
Uno degli iconici edifici di Cyberpunk 2077: Phantom Liberty

Non spingiamoci troppo avanti e torniamo a Phantom Liberty. L'incipit della storia è piuttosto interessante visto che riguarda niente di meno che la Presidente degli Stati Uniti d'America Rosalind Myers, il cui Space Force One viene colpito da un missile proprio davanti agli occhi di V (per chi non lo sapesse è il nome del personaggio principale) e della Netrunner chiamata Songbird. I due si precipitano subito ad indagare scoprendo ben presto di non essere i soli. Superati gli immancabili pericoli saremo proprio noi a trarre in salvo la presidente, che successivamente ci indicherà nel nome di Solomon Reed un possibile e risolutivo aiuto. Solomon Reed è interpretato da un fantastico Idris Elba (decisamente fatto meglio di Reeves, ma non diteglielo...), qui in veste di coriaceo investigatore privato i cui modi di pensare entreranno presto in competizione con quelli di Songbird. E voi, seguirete Solomon Reed attraverso i vicoli più bui di Dogtown o preferirete giurare fedeltà alla vostra amica Netrunner? Una scelta che non abbiamo potuto fare qui da Los Angeles perché arrivati a fare la conoscenza di Solomon Reed, il tempo a nostra disposizione era oramai finito.

Le prime impressioni

Ci sarà spazio anche per Keanu in Cyberpunk 2077: Phantom Liberty
Ci sarà spazio anche per Keanu in Cyberpunk 2077: Phantom Liberty

Queste prime due ore con Phantom Liberty sono state però anche un po' ambigue. Ci dicono che questo DLC dovrebbe essere una sorta di spy-thriller, ma per il momento abbiamo visto e giocato più che altro roboanti scontri a fuoco contro misteriose milizie segrete. La trama è sicuramente intrigante, ma alla fine del test ci siamo ritrovati più incuriositi dalla nuova zona di Night City che da questi nuovi personaggi e i loro problemi. Non ha aiutato all'immedesimazione il fatto che Phantom Liberty non sia posizionato cronologicamente dopo la fine di Cyberpunk 2077: per accedere ai nuovi contenuti basterà avere un salvataggio posizionato o poco dopo l'introduzione, o poco prima della missione che vi condurrà al gran finale di Cyberpunk 2077. Questo significa che ancora una volta saremo obbligati alla compagnia di quello strafottente di Johnny Silverhand, Keanu Reeves, che naturalmente non si fida né di Songbird né di Reed. Non sottovalutate lo stupore nel vedere Reeves ed Elba contemporaneamente dentro Night City!

Le novità di Cyberpunk 2077: Phantom Liberty

Riuscirà la narrativa di Cyberpunk 2077: Phantom Liberty a proporre qualcosa di nuovo?
Riuscirà la narrativa di Cyberpunk 2077: Phantom Liberty a proporre qualcosa di nuovo?

Phantom Liberty introdurrà nuove vetture, nuove armi, nuovi capi di abbigliamento e armature; offrirà nuovi collezionabili e nuovi tarocchi da trovare lungo la nuova e intricatissima zona di Night City. Questo DLC non sembra nemmeno essere un'unica lunghissima missione, e da quanto abbiamo avuto modo di apprendere troveremo diverse quest secondarie ad attenderci e due nuove attività secondarie. Nella scheda del personaggio è apparso anche un nuovo albero abilità chiamato "Relic" al quale però abbiamo dato solo un fugace sguardo perché ci eravamo posti come obiettivo principale quello di conoscere e vedere in azione Solomon Reed. Una notizia interessante che invece possiamo darvi, forse anche in esclusiva, è che il cyberware, gli innesti cibernetici, hanno anche dei risvolti negativi: per esempio le gorilla arms provocano sì un danno enorme ai nemici, ma l'impatto ferisce anche un po' noi. Questo almeno ciò che ci è stato risposto quando abbiamo iniziato a chiedere del concetto di umanità, valore fondamentale del Cyberpunk cartaceo che in quello videoludico è stato invece totalmente snobbato. Per il momento non rischieremo la cyberpsicosi, ma almeno il cyberware dovrebbe offrire risvolti tattici più complessi.

Usciamo da queste due ore di prova più convinti che CD Projekt abbia fatto passi enormi nel campo degli open world, che della qualità reale di un'espansione che si preannuncia molto grande e di cui, dannazione, abbiamo visto ancora troppo poco. Curiosissimi poi di capire quale delle migliorie che vedremo in Dogtown saranno estese al resto della città, come sicuramente avverrà con il nuovo sistema che regolerà l'intervento della polizia. Vi ricordiamo che Phantom Liberty uscirà solo per PC e console di ultima generazione, dunque niente PS4 e Xbox One questa volta. E voi, avete voglia di tornare a Night City?

CERTEZZE

  • Dogtown è più viva che mai
  • Level design verticale e intricato
  • Idris Elba e Keanu Reeves nello stesso videogioco?

DUBBI

  • Tanta azione e per il momento ben poco intrigo
  • Il nuovo albero abilità è una grande incognita
  • La differenza tra vecchie e nuove aree potrebbe essere fin troppo marcata