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Cyberpunk: Edgerunners, un primo sguardo all'anime Netflix di Cyberpunk 2077

Netflix ha svelato Cyberpunk: Edgerunners, l'anime ispirato al videogioco di CD PROJEKT RED Cyberpunk 2077, diamogli un primo sguardo.

SPECIALE di Matteo Bussani   —   10/06/2022
Cyberpunk 2077
Cyberpunk 2077
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La moda del momento include anni '80, survival horror e Cyberpunk. Gli annunci di questi giorni, in particolare del Summer Game Fest, non fanno altro che confermarlo, e ancora di più la Netflix Geeked week, ghiotta occasione per gli appassionati del cinema da salotto di scoprire le future novità della più nota videoteca digitale.

Nel contesto del giorno 3 di questa settimana di annunci dedicato ai nuovi prodotti di animazione, siamo giunti a svelare il trailer dell'attesissimo Cyberpunk: Edgerunners. Direttamente dai ragazzi di CD PROJEKT RED arriva una serie interamente dedicata all'universo di un gioco di ruolo che ha trasceso la carta per diventare cult tra i videogiocatori.

Lo sforzo non è monodimensionale e i polacchi di CD PROJEKT RED hanno unito le energie con il team Studio Trigger, fondato dal duo Hiroyuki Imaishi e Masahiko Ōtsuka. Entrambi portano con sé la grande esperienza ottenuta in GAINAX, sin dai tempi di Neon Genesis Evangelion, fino ad arrivare a Gurren Lagaan di cui Imaishi è stato Series Director. E questo è solo il passato di questa coppia, che ha poi continuato a sviluppare il percorso artistico di Trigger con Kill La Kill e Little Witch Academia.

CD PROJEKT RED, dopo la collaborazione con Netflix per l'evento condiviso della WitchCon, torna a un anno di distanza a percorrere una strada di comunicazione unita per il nuovo trailer della nuova serie animata, che uscirà nel settembre 2022.

Diamo quindi un primo sguardo a Cyberpunk: Edgerunners.

Finalmente a tu per tu con Edgerunners

Un'immagine evocativa da Cyberpunk: Edgerunners
Un'immagine evocativa da Cyberpunk: Edgerunners

La serie anime dedicata all'universo di Cyberpunk torna agli onori delle cronache mostrandosi finalmente dopo l'annuncio di un paio di anni fa. Le avventure saranno ispirate all'ambientazione offerta dal recente Cyberpunk 2077, in una veste grafica totalmente votata all'animazione classica nipponica, legata stilisticamente alla tradizione anime del team giapponese che ne accompagna lo sviluppo.

Edgerunners ha origine da basi di sceneggiatura "realistiche" nel contesto di Cyberpunk, ma sfrutta lo stile grafico per sviluppare animazioni estreme e fuori di testa, concretizzandosi in un connubio, a detta dei creatori, molto originale. Le avventure di Cyberpunk: Edgerunners racconteranno l'ambientazione di Night City in modi che si preannunciano ancora inesplorati e inaspettati.

Una scena quotidiana di Night City
Una scena quotidiana di Night City

Secondo la sinossi, EdgeRunners racconta attraverso 10 episodi le avventure di un ragazzo di nome David alle prese con Night City, con i suoi vizi e le sue difficoltà. Il nostro sceglie di vivere come un edgerunner, ovvero un mercenario fuorilegge, conosciuto come "Cyberpunk". Sicuramente la vicinanza al videogioco, ancora fresco nella memoria dei giocatori, consente al pubblico di avvicinarsi a quelli che saranno i richiami e le citazioni. Non si tratta di elementi necessari alla comprensione dell'intreccio, tanto che il direttore dei lavori Hiroyuki Imaishi conferma che Cyberpunk: Edgerunners è un prodotto per tutti, anche coloro che non sono avvezzi all'universo di CD Projekt RED.

Edgerunners Inc., nell'universo di Cyberpunk 2020, è un'espansione che porta con sé la Streetemps, ovvero un'agenzia di "collocamento" di edgerunners, basata sulla chiamata alle armi tramite match di skill dell'individuo e non sulla comunicazione dell'incarico. La sua natura "al limite della legalità" le consente di agire senza che sia bandita in città, pur agendo con metodi non propriamente ortodossi. Crediamo che un contesto di questo tipo sia quello che accompagnerà le avventure di David e del resto dei personaggi dell'avventura.

David il protagonista e suoi impianti
David il protagonista e suoi impianti

David è un ragazzino che proviene da un quartiere molto duro, è legato alla madre e vuole solo essere accettato dal mondo attorno a lui, ma conoscendo Night City è chiaro che questo scenario non sia destinato a durare.

Lucy è l'altra protagonista dell'avventura. La sua figura è più misteriosa, ha un passato nebuloso che nasconde più pericoli di quelli a cui David potrebbe essere pronto. Anche lei però combatte per la libertà e per ciò a cui tiene. A fare da collante all'universo Cyberpunk c'è sicuramente il cyberware, ovvero gli impianti, che hanno condotto in un ciclo di maledizione l'umanità di Night City sempre in guerra tra evoluzione e ingiustizia, e che prenderanno un posto importante nella narrazione della società di Edgerunners.

David che utilizza l'abilità Sandevistan
David che utilizza l'abilità Sandevistan

Più volte nelle immagini mostrate nella presentazione viene utilizzato il Sandevistan, un'abilità che dopo un'iniezione di adrenalina velocizza l'utilizzatore al punto da far vivere agli occhi di chi assiste una sorta di bullet-time e David, come altri personaggi, ne fa ampio uso.

Dal dietro le quinte apprendiamo che l'aspetto della figura degli edgerunner che si vuole sviluppare nella serie è quella del pirata urbano che rivendica la propria libertà personale, di un uomo che non può cambiare gli equilibri di Night City, ma può far sì che esista un posto anche per lui nel bailamme della metropoli. L'immersività del gioco e l'evoluzione del personaggio lasciano il posto a una più profonda visione della società e del rapporto che essa ha con l'individuo, cercando di sviluppare un ponte di comunicazione tra ambientazione e pubblico.

Le immagini mostrate dall'evento

Una scena tratta da Cyberpunk Edgerunners
Una scena tratta da Cyberpunk Edgerunners

Il trailer si apre con quello che presumibilmente è il protagonista, alle prese con un individuo di nome Katsuo, di cui non se ne svelano le intenzioni. Dopo di che la scena si sposta su un close-up di un impianto ottico di quella che scopriremo poi essere la netrunner Lucy che qualche istante dopo è intenta in un hacking all'ultimo secondo, incitato da due comprimari di nome Maine e Kiwi.

Dopo questa prima fase la camera si sposta sul profilo di un settore di Night City, e un'insegna che cita Kiroshi, ovvero l'azienda di produzione d'impianti ottici più nota. Da lì in poi l'azione incalza, il ritmo triplica d'intensità e ciò si traduce in un climax d'immagini sempre più forti e colorate, tra azione al cardiopalma e un mix di colori della metropoli di giorno, ma soprattutto il mistero e il fascino della notte.

L'eccesso delle scene di azione che possiamo aspettarci dalla serie
L'eccesso delle scene di azione che possiamo aspettarci dalla serie

Oltre al trailer è stato mostrato un piccolo spezzone inedito dell'episodio 4, alle prese con la Gang Maelstrom: una banda criminale dedita al commercio di droghe, fatta di fanatici, riconoscibili da spaventosi impianti che coprono loro parte del volto. Dopo uno stallo alla "messicana" il gruppo di criminali ne esce sconfitto dai nostri, alle prese con quello che sembrerebbe un salvataggio in piena regola. La scena è ampiamente riproposta secondo quanto visto in una molto simile presente nel videogame, anche se nella sua realizzazione tecnica se ne distanzia ampiamente.

Cosa aspettarci

Una scena di stallo in una contrattazione a Night City
Una scena di stallo in una contrattazione a Night City

A livello visivo i ragazzi di Trigger hanno preso il lavoro di CD PROJEKT RED con Cyberpunk 2077 e lo hanno portati su un livello estetico totalmente differente. Lo stile anime è uno strumento per portare all'eccesso il fattore cromatico e le intensità delle immagini, oltre che i toni delle stesse. L'animazione in Edgerunners sviluppa un sentimento "geek" ma popolare, lontano dal retaggio infantile del genere nel falsato immaginario europeo, tipico delle produzioni oltreoceano a cavallo del millennio. In poche parole Edgerunners si propone di fare secondo i canoni dell'anime giapponese quanto fatto di recente su Netflix da un altro prodotto di origine videoludica, Arcane, e che sembrano voler aprire una stagione rosea per la transmedialità delle IP ludiche.