Prima dell'uscita di Death Stranding pubblicammo un articolo di supposizioni su quello che avrebbe potuto essere il simbolismo di Death Stranding in base alle immagini mostrate nei vari trailer. Oggi, con il titolo di Hideo Kojima ormai sugli scaffali di gran parte del pubblico, vediamo effettivamente quale simbolismo contraddistingue l'opera e dove la narrativa ideata da Kojima affonda le sue profonde radici. Premettiamo che l'articolo conterrà alcuni SPOILER, pertanto se non avete finito l'opera magari aspettate e recuperate l'articolo una volta terminata la vostra avventura.
Egizi Inca e Cheyenne
Partiamo da un concetto ritrovabile in alcuni dialoghi e in alcune pagine del Codec: i concetti di Ka e Ha (anche se l'Ha non esiste ma è il Ba a cui Death Stranding fa riferimento), centrali nel culto dell'anima nella religione Egizia. Il Ka, che esiste nel mondo fisico, è il contenitore dei ricordi, dei sentimenti ed è ciò che viene trasmesso di padre in figlio come eredità genetica. Spesso al Ka venivano fatte offerte per far sopravvivere i ricordi del defunto anche dopo la morte. Il Ba invece è tutto ciò che è spirituale, definita letteralmente "la personalità dell'anima". Il Ba sopravvive alla morte perché agisce su un piano spirituale, divino se vogliamo, potendosi moltiplicare durante la vita di chi la detiene in base alla sua potenza e astraendosi nel momento della morte, per poi ritornare quando il corpo, trattato, veniva poi mummificato per la conservazione "eterna". In Death Stranding questi elementi non solo sono cruciali, ma anche un cardine chiave di tutta l'esperienza. L'Ha di Amelie/Bridget si manifesta in diverse forme, grazie alla potenza smisurata del Ka che la detiene e i suoi ricordi permangono, facendo sì che anche nel momento in cui il corpo abbandona il mondo fisico, l'anima rimane continuando ad agire secondo gli obiettivi prefissati.
Uno dei temi principali è proprio il concetto di ricordi, siano essi sotto forma di memorie o di sogni, una delle simbologie legate a ciò all'interno del gioco è quella dei quipu. I quipu sono degli oggetti molto misteriosi legati alla cultura Inca. Se una corrente di pensiero li identifica come strumento di calcolo matematico, un'altra più letteraria e interessante lì identifica come strumento di memoria storica, utilizzata per allenare l'elasticità mentale e metodi di apprendimento mnemonico ma anche come strumento per il ricordo di momenti passati, al fine di imprimerli in maniera indelebile nella mente umana. E proprio al quipu in Death Stranding sono legati alcuni dei ricordi più forti di Sam che svolgeranno un ruolo centrale in alcuni momenti legati alla spiaggia. Anche in ambito sogni, il gioco propone un simbolismo molto interessante, ovvero la simbologia degli acchiappasogni. L'acchiappasogni è uno strumento caratteristico delle tribù native americane dei Cheyenne e dei Lakota che lo utilizzavano in tutt'altro modo rispetto a quella che è la credenza tutta occidentale dello strumento scaccia incubi. Fu l'importazione in occidente di tale ornamento a creare un falso mito, quello dell'acchiappasogni. L'oggetto infatti, indicava fuori dalle tende la tipologia di mansione svolta dagli abitanti di tale tenda in base alla tipologia di intreccio utilizzato. Solo in occidente veniva utilizzato per proteggere il sonno dai sogni negativi. In Death Starnding è proprio il falso mito a fare da sfondo all'oggetto utilizzato da Sam in diverse occasioni, ma soprattutto unico vero oggetto materiale a legarlo a doppio filo ad Amelie/Bridget essendo una fonte importante di ricordi.
Cronologia estintiva
Spostandoci un po' dal tema dei ricordi, troviamo la forte simbologia della corda e del bastone. Uno dei cardini elencati da Kojima più e più volte, si traduce in un susseguirsi di elementi che incarnano il racconto di Kimifusa Abe. Se dunque il bastone è un simbolo di alienazione dell'umanità che respinge i pericoli con la distanza e la corda invece riunifica le parti sgretolate di un unico insieme, ecco che in Death Stranding la più forte rappresentazione di tale filosofia non avviene con le gesta del giocatore ma con uno dei momenti clue del gioco. Quella stessa pistola che passa di mano in mano e che prima è bastone utilizzata contro Cliff e il BB e poi si tramuta in corda come unico strumento in grado di riportare indietro Sam dalla spiaggia per riconnetterlo agli altri protagonisti. Altro tema decisamente ricco di simbologia è il concetto di estinzione: non solo perché in Death Stranding Amelie/Bridget è pronta a scatenare la sesta estinzione di massa, ma perché ad essere citate sono le cinque estinzioni di massa precedenti che sono realmente avvenute. La prima risale a 450 milioni di anni fa nel periodo Ordoviciano-Siluriano ed è stata la causa di estinzione di numerose specie marine per via di numerose glaciazioni causate da squilibri climatici dovuti all'esplosione di una Supernova vicina alla Terra. La seconda avvenuta 375 milioni di anni fa nel periodo Devoniano superiore che ha visto l'estinzione dell'82% delle specie viventi a causa (secondo molti) di diversi impatti asteroidali. La terza estinzione nel periodo Permiano-Triassico (250 milioni di anni fa) invece, ha visto l'estinzione del 95% delle specie marine e il 50% delle famiglie di animali all'epoca presenti. Le correnti di pensiero su questa estinzione chiamata "La Grande Estinzione" sono diverse e tutte si basano sulla natura di crateri risalenti a quel periodo. Alcuni studiosi affermano che la causa sia una fortissima attività vulcanica, altri un enorme asteroide e altri ancora una fuoriuscita di gas tossico dal mare a causa dell'anossia (totale assenza di ossigeno) del mare. La quarta estinzione di massa avvenuta circa 200 milioni di anni fa nel periodo Triassico-Giurassico, si verificò per diverse cause alcune delle quali videro un sostanziale cambiamento climatico e una diminuzione del livello del mare e una nuova anossia dello stesso. La quinta e ultima infine, datata 65 milioni di anni fa nel periodo Cretaceo-Paleocene che vide tra le varie specie estinte, anche quella dei dinosauri. La causa fu un contatto della terra con un asteroide che liberò sulla superficie terrestre una quantità di energia diecimila volte superiore a quella di tutte le testate nucleari utilizzabili durante la Guerra Fredda.
Filastrocca vichinga
Altri elementi ricchi di simbolismo, ma più noti al pubblico sono anche le questioni ambientaliste, l'attaccamento alla vita e l'alienazione di una umanità sempre più frammentata. Tutte e tre questi temi, come ipotizzammo nell'articolo pre release hanno avuto una forte influenza sull'opera di Kojima, portando l'autore a fare diversi riferimenti sia attraverso immagine che testi a questi argomenti. Quello che però rimane uno degli elementi più forti è sicuramente il binomio vita-morte che nelle CA e nel rapporto che le persone possono avere con esse (Mama ad esempio) trova un riferimento molto forte verso tutte quelle persone che a causa della sofferenza fanno fatica a superare la morte rimanendo attaccati ai ricordi di chi ormai non c'è più. Un tema molto delicato, trattato in game con il dovuto tatto e allo stesso tempo con una schiettezza quasi disarmante. Infine un elemento di cui pochi conoscono il vero simbolismo è la canzone dedicata al London Bridge. Sebbene nel gioco la canzone abbia un significato tutto suo, legato sempre alla figura di Amelie/Bridget, nella realtà la canzone che spesso viene utilizzata come filastrocca per bambini ha un'origine ben più radicata nella storia del continente britannico. Il brano nacque infatti durante la campagna di conquista del Wessex da parte dell'esercito vichingo danese e fu tramandato da Snorri Sturluson (l'autore dell'Edda in prosa, uno dei testi chiave della mitologia norrena) il quale nei suoi racconti dedicati a Olav Haraldson cita la distruzione del London Bridge (attraverso una filastrocca chiamata "London Bridge is broken down") da parte di Olav II e di Re Edredo d'Inghilterra al fine di fermare l'avanzata danese.
Tante sono le citazioni o i riferimenti proposti da Death Stranding, qui in questo articolo volevamo ripercorrere quelle che sono stati i riferimenti a livello culturale dell'opera di Kojima confrontandole con quelle che sono state le nostre idee prima della release del titolo. Death Stranding è un viaggio emozionante ricco di spunti di riflessioni a portata di mano del giocatore. Se anche voi siete rimasti affascinati dal citazionismo del titolo Kojima Production, sbizzarritevi nello spulciare il Codec e provate a cercare altri elementi che magari ci sono sfuggiti.