Le ragioni di una attesa
In effetti, quello che rappresentò Deus ex per il mondo dei videogames fu una specie di evoluzione controcorrente. In un'epoca in cui tutti si fraggavano a suon di Quake ed UT e nella quale l'unica alternativa che presentasse un certo spessore tattico era CounterStrike, in un periodo in cui fps era sinonimo di violenza e combattimento, ecco arrivare improvviso un gioco nel quale le armi erano messe lì solo per chi davvero non sapeva rinunciarvi, in cui l'adrenalina scorreva non uccidendo i nemici ma evitando di far scattare un allarme e dove, finalmente, la storia non era solo un banale pretesto per imbracciare le armi ma una serie di avvenimenti degni del miglior romanzo di fantascienza. Deus Ex non era certo un gioco pacifista e nemmeno noioso, era piuttosto un gioco in cui occorreva ragionare e farlo più che negli altri fps. In effetti chiamarlo così è molto riduttivo, in quanto sconfinava spesso nel campo degli rpg, attraverso una componente di crescita del personaggio ed una libertà di movimento che gli fps tradizionali non hanno.
E così, Deus Ex si offrì ad una marea esultante di giocatori per essere consacrato come il nuovo messia dell'intrattenimento elettronico, facendo proseliti dappertutto, ancora oggi.
Il suo seguito arriva, dunque, proprio come la pioggia dopo un'estate torrida, pronto a calmare quegli animi bollenti che non sanno accontentarsi soltanto di azione e combattimento. e come il primo sfruttava il motore di UT, anche Deus Ex 2, guarda un po', farà lo stesso, sfruttando una versione pesantemente modificata del motore di UT2003!
Ben poco si sa della trama, a parte che avrà luogo circa vent'anni dopo gli avvenimenti del primo episodio.
Possiamo anticipare da subito che vestiremo i panni di Alex Denton, clone di JC, creato per essere utilizzato come cavia da laboratorio. Tra i personaggi già incontrati, troveremo di nuovo Tracer Tong e molto probabilmente rivedremo Paul Denton, indipendentemente dal fatto che eravamo riusciti a salvarlo o meno nell'episodio precedente. La storia vede il mondo sull'orlo del collasso, in uno scenario di depressione e rovina, dove fazioni in lotta fra di loro cercano di accaparrarsi le proprie fette di potere.
Insomma, l'ennesima catastrofe globale che dovremo sventare o, almeno, della quale deovremo contenere i danni.
Il futuro è adesso
Ebbene si, il futuro entra prepotentemente nei nostri monitor con un motore di ultimissima generazione, capace di rompere gli schemi e riscrivere regole finora considerate inviolabili.
Parlo, ovviamente, del motore di UT2003, che sarà l'anima nascosta nel corpo di Deus Ex 2. E proprio grazie a questo nuovo potente software, le cose che potremo fare nel gioco avranno quasi dell'incredibile.
Innanzitutto, potremo godere di un dettaglio decisamente più elevato, sia nel numero di poligoni che comporrà i modelli ed il mondo stesso, che nella qualità delle animazioni. L'uso delle animazioni scheletriche e di quelle facciali offre uno strumento di enorme versatilità nella creazione di sequenze cinematiche complesse e quindi sarà lecito aspettarci un impatto cinematografico senza precedenti, nel mondo dei videogames.
Uno degli aspetti su cui più si sta concentrando il team di sviluppo è rappresentato dagli algoritmi di Intelligenza Artificiale che daranno vita a tantissimi personaggi diversi. Essi non solo ci noteranno e dialogheranno con noi, ma potranno anche insospettirsi per un rumore o daranno l'allarme se troveranno un cadavere e comunicheranno fra loro proprio come avveniva in Thief, senza sapere A PRIORI dove si trova il giocatore. Proprio per rendere più credibile questo lato del gioco, sono stati creati nuovi algoritmi di ricerca ed inseguimento che renderanno più convincente l'impressione di trovarsi a che fare con persone vere.
Il futuro è adesso
Grande cura, poi, è stata messa nella realizzazione di uno scenario sociale vario e credibile, che tenga conto di una serie di variabili legate al contesto in cui avvengono gli incontri e al morale dei personaggi coinvolti.
Uno degli aspetti sicuramente più interessanti del gioco, e che comunque sono legati al nuovo motore grafico adottato, è l'interazione con il mondo materiale e le leggi della fisica implementate. Queste permetteranno di ricreare modelli complessi e dinamici che andranno al di là del semplice calcolo di una traiettoria. Ogni oggetto ha una massa e persino una sua temperatura. Oggetti e corpi cadranno realisticamente e si disporranno in maniera conforme all'ambiente, così un cadavere che rotola per le scale ne seguirà il movimento assumendo una posizione che si adatta alla forma dei gradini. Se da un lato questo vuol dire che non vedremo più oggetti miracolosamente sospesi a mezz'aria, dall'altro significa che potremo sfruttare tutta una nuova gamma di variabili di stato con cui interagire ed ottenere effetti molto diversi a seconda delle nostre azioni e del contesto. Ad esempio, potremo far crollare delle casse e nasconderci nella loro ombra, ma dovremo stare molto attenti a non richiamare qualcuno nelle vicinanze con un rumore troppo forte.
Come si vede, il potenziale tattico a nostra disposizione è pressocchè illimitato (almeno sulla carta, poi dovremo vedere se realmente le promesse verranno mantenute) e potremo divertirci a sperimentare soluzioni di ogni tipo, in accordo con il nostro stile di gioco preferito.
Un Gameplay complesso
Uno dei punti focali dello sviluppo di Deus Ex 2 è senza dubbio la libertà di azione che il giocatore potrà sperimentare in prima persona. Potremo esplorare differenti aree e portare avanti diverse missioni, tutto con un senso di continuità mai visto prima e, sicuramente, di molto migliorato rispetto al suo predecessore. Uno dei principali cambiamenti è il modo in cui il nostro carattere progredirà nel corso dell'avventura, acquisendo nuove capacità e conoscenze. Il sistema di abilità, come lo avevamo visto prima, non esiste più, al suo posto, invece, troveremo un sistema basato sulla nanotecnologia. Quindi, le "augmentations" che avevano un ruolo importante in Deus Ex, adesso avranno un'importanza primaria poichè andranno a costituire l'ossatura del sistema di crescita che avremo a disposizione. Questo vuol dire che le nostre abilità non aumenteranno in virtù di un sistema a punti, quindi non dovremo "acquistarle" una volta raggiunto il numero di punti necessario, ma potemo migliorarle trovando gli appositi modificatori.
I modificatori adesso potranno essere "sovrascritti", per cui potremo liberarci di un'abilità che avevamo sopravvalutato e che si è rivelata, in realtà, ai nostri fini inutile, ma questo ci costringerà a perdere tutti gli aggiornamenti che avevamo fatto a quella capacità.
Un Gameplay complesso
Una precisa scelta che si rifletterà sicuramente sul modo in cui faremo evolvere il nostro personaggio, dunque.
Un mondo vivo e ricco di esperienze, la possibilità di esplorare ed indagare con la massima libertà che uno schema di gioco come questo può mettere a disposizione, la possibilità di seguire differenti plot indipendenti fra loro sono elementi che garantiscono sicuramente un gameplay vario ed appassionante, soprattutto se aggiungiamo le nuove caratteristiche implementate dal motore di gioco. Allora, nascondersi fra le ombre diventerà un'esperienza molto più coinvolgente ed appagante che in passato, i combattimenti godranno di una maggiore flessibilità e verosimiglianza, oltre che di un maggiore spessore tattico e, più in generale, tutto il meccanismo di gioco permetterà un'immersione nel ruolo che finora non si era mai vista.
Anche l'interfaccia subirà cambiamenti vistosi, risultando più snella e veloce, e potremo avere tutte le informazioni che ci servono in un'unica schermata.
L'unica nota negativa, purtroppo, proviene dal fronte multigiocatore, poichè non è prevista alcuna modalità di questo tipo e gli sforzi del team di sviluppo vanno tutti nella direzione del gioco in singolo.
Le ragioni di questa scelta non le possiamo conoscere, però è chiaro che un progetto così ampio non poteva essere portato a termine senza qualche sacrificio. Sicuramente il sistema di gioco, che NON si basa necessariamente sui combattimenti e sulla violenza, ma soprattutto sull'esplorazione e sui dialoghi, non si presta facilmente a sessioni in multiplayer, a meno di non creare una serie di modalità esclusive.
Quello che ci aspettiamo
Senza dubbio, soprattutto data l'importanza del nome, quello che ci aspettiamo da Deus Ex 2 è un passo avanti rispetto a quanto visto nel primo capitolo. Warren Spector ha chiara in mente l'idea di un sistema di gioco esplorativo ed immersivo e per questo potremo, lecitamente, aspettarci un'evoluzione in tal senso. Il motore di UT2003, pesantemente modificato per l'occasione, introdurrà nuove variabili, i cui effetti per adesso possiamo solo immaginare, che andranno ad aumentare significativamente l'interazione con lo scenario circostante. Quindi, possiamo ben immaginare che gli oggetti presenti non saranno lì solo per necessità di scenografia, ma potremo utilizzarli a nostro vantaggio se necessario. In più, l'implementazione di sofisticati modelli fisici permette di aggiungere un elemento di casualità che renderà sicuramente più stimolanti gli avvenimenti, soprattutto gli scontri.
Per adesso restiamo nell'ambito delle anticipazioni, ma se le premesse verranno rispettate, allroa possiamo attenderci un nuovo capolavoro.
Le ragioni di una attesa
In questi giorni non si fa altro che parlare di UT2003, prossimo venturo, e del suo incredibile, mirabolante, motore 3D. Sicuramente noi tutti stiamo fremendo in attesa di quella che sembra essere una nuova pietra miliare della scena dei videogames, eppure dentro di noi sappiamo che UT non è l'unico titolo che vorremmo vedere tornare sui nostri monitor. Ci sono dei giochi che hanno segnato un po' la nostra storia, che hanno saputo portare emozioni più grandi degli altri ed hanno saputo intrattenerci col cuore e non soltanto con il numero di poligoni.
Uno di questi è stato indubbiamente Deus Ex, capace di legare il giocatore ad una trama incredibile ed articolata e dotato di un gameplay geniale ed affascinante.
Quanti di noi, dunque, ne stanno aspettando il seguito? E quanti di noi si ritrovano, ogni tanto, a chiedersi che starà facendo Warren Spector, papà progettuale dei fratelli Denton?