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Diario del capitano

RUBRICA di La Redazione   —   05/04/2001

Il monopolio da sempre ha rappresentato una situazione anomala in un libero mercato. A chi giunge nuova la parola "monopolio"? Per i meno introdotti, dirò che un monopolio è una situazione in cui non esistono concorrenti all'unica azienda che vende un certo prodotto o servizio (esempio: la Telecom fino ad alcuni anni fa). Alcune volte questi monopoli sono imposti per legge, altri si instaurano per abilità dell'azienda in questione e/o per incapacità dei concorrenti.
Il processo a lungo tenutosi in USA per il cosiddetto "monopolio di fatto" di Microsoft, nell'ambito dei sistemi operativi, rappresenta uno dei tentativi più clamorosi di smontare una situazione anomala. E' chiaro che il monopolista ha dei vantaggi indiscutibili: ad esempio può fissare il prezzo a suo piacere oppure può limitare le innovazioni tecnologiche. Quest'ultima caratteristica è quella che più riguarda il nostro settore. Pensate a Intel prima dell'arrivo di AMD: veniva rilasciato un processore ogni x mesi, senza fretta e a prezzi esageratamente alti. Ora è tutto un inseguirsi a colpi di Mhz e di ribassi di costi.
Dopo questo lungo preambolo che vi ha introdotto alle situazioni di monopolio, parliamo di nVidia. Come sapete, anche grazie ad un nostro speciale di diverso tempo fa, 3DFx ha chiuso lasciando nVidia praticamente sola nella produzione di chip grafici utili per applicazioni 3D destinate ai videogiochi. Solo pochi, timidi tentativi di realizzare chip grafici alternativi utili sono stati fatti fino a oggi. La mia attenzione è caduta ieri su un articolo che metteva in luce pressioni di nVidia che "sconsigliava" Guillemot di realizzare schede grafiche Hercules basate su processori concorrenti alla GEForce, chiamati Kyro 2 (ex PowerVR). Di per sé assolutamente innocui, commercialmente parlando, al potere affermato di nVidia, ma comunque un'ombra potenzialmente pericolosa. In questa dissuasione all'uso di processori concorrenti, nVidia, ha sottolineato come potesse essere pericoloso per il buon nome del fabbricante di schede grafiche (Hercules, tra l'altro è anche il marchio utilizzato da Guillemot per realizzare le GeForce3) l'acquisizione di simili tecnologie "poco performanti".
Continuando il ragionamento mi viene in mente una frase letta da qualche parte che definiva il monopolio (o comunque vogliamo definirlo) "l'unica forma di tutela nel settore hi-tech da un'uscita prematura dal mercato" in quanto è solo grazie a questo schermo protettivo che si riesce a controllare la velocità di rilascio delle innovazioni e l'ammortamento dei relativi costi di ricerca e sviluppo. Sta alle aziende riuscire, grazie al libero mercato, a fare il gioco di noi consumatori. Speriamo nella concorrenza.