Diario del capitano
Giornata di partenza oggi. Così come la scorsa settimana non ci siamo "sentiti" per quarantottore causa volo per Los Angeles, così non ci sentiremo fino a mercoledì causa ritorno in patria.
Questo non mi ha impedito ieri di passare qualche ora in giro, a fare shopping. Mi sono sentito in obbligo di andare a vedere dal vivo Electronic Boutique (uno dei negozi collegati al famoso shopping online EbWorld). Mi sono rifatto gli occhi di fronte alle stupende scatole dei giochi americani. Niente "moderne" scatolette di DVD. Chi di voi ha comprato giochi di importazione, sa quanto siano ben fatte le confezioni originali Usa. Doppia copertina, spesso in rilievo, gadget extra. Insomma uno di quei bundle che ti fanno sentire felice di aver speso quaranta dollari. In particolare sono stato colpito dall'Edizione Limitata di Myst III composto da: 4 cd del gioco, 1 cd di "special features", 1 cd della colonna sonora, la soluzione cartacea del gioco della Prima Games e una statuina in peltro niente male. Il tutto in una scatola di dimensioni galattiche. La domanda che mi pongo è: potrebbe essere la confezione una delle tante componenti che stimolano l'acquisto di un gioco? Ci si lamenta tanto in Italia delle scarse vendite di giochi originali e intanto si diminuisce anche l'appetibilità delle confezioni, senza diminuirne contemporaneamente il prezzo (una menzione al merito in proposito va a alla Cidiverte per l'ottima idea di proporre sì le confezioni DVD, ma in molti casi a prezzi decisamente più bassi). Vi chiedete se secondo me la strada per vendere più giochi passa anche per la bellezza delle confezioni? La mia risposta è sì: anche l'occhio vuole la sua parte. Quando spendo centomilalire, voglio che ciò che rimanga, dopo aver giocato, sia almeno un bell'oggetto da tenere in mostra, fieramente, sulla mensola. Se poi al limite scendessero i prezzi...