Sabato scorso, 28 ottobre, si è tenuto a Terni un grande (forse il più grande) ritrovo di alcuni collaboratori, vicini e lontani, di Multiplayer.it. Una tale platea di persone non la vedevo tutta insieme probabilmente dai tempi dello Smau 2001. Quasi novanta persone riunite per festeggiare la nuova redazione, con aperitivo in sede e cena tex-mex e balli a oltranza. La cronaca dettagliata della serata verrà raccontata da Matteo Santicchia nel prossimo numero di Multiplayer.it Gold News (a dicembre), insieme ad una nutrita quantità di foto "esclusive" dalla redazione e dalla festa. Approfitto di questo manifesto pubblico per ringraziare tutti quelli che sono intervenuti, qualcuno affrontando un vero e proprio viaggio. Anche se non sono potuto essere con ciascuno il tempo che meritava sappiate che ho apprezzato molto. A chi non è venuto/potuto/voluto venire dico: peccato per lui!
onfesso di essere rimasto positivamente sorpreso dall'aver scoperto (mi scuso in anticipo qualora ci siano già state altre iniziative precedenti in Italia) che per la prima volta il videogioco sia diventato un corso di studi regolare in una scuola superiore, l'Istituto Tecnico Industriale Majorana di Torino. Tecnicamente, come risultato finale dà diritto ad un Diploma di Perito Informatico a tutti gli effetti, in pratica si studia come fare grafica 2D e 3D, principi di game e web design. Diciamo un meltin' pot di informazioni finalizzate a portare sopra i banchi di scuola quello che oramai è un fenomeno stradiffuso sotto i banchi di scuola: il videogioco. Mi ha stupito perchè fino a oggi il videogioco era stato oggetto di corsi di formazione più o meno specialistici, più o meno utili. Tutti chiaramente a pagamento e post-diploma o post-laurea. Il fatto che un istituto superiore abbia istituzionalizzato una passione trasformandola in disciplina di studio rende onore ai dirigenti del Majorana. Laddove fosse utile Multiplayer.it è disponibile a supportare (con stage o altro) queste iniziative e se ci fossero studenti del Majorana in ascolto, fatevi avanti. Mi auguro che questo esempio sia un virus che si inoculi in tutte le scuole d'Italia. Magari tra dieci o quindici anni il tessuto professionale italiano potrà essere migliore di quanto lo è oggi, al fine di ricreare le condizioni per un rimpatrio dei (pochi) game developer professionisti italiani emigrati all'estero per evidenti incapacità dell'Italia di creare opportunità in questo campo.
P.S.
L'ultimo baluardo del Windows user è caduto con la nuova generazione di Mac dotati di processore Intel. Gli evangelisti di Cupertino infiltrati in Multiplayer.it alla fine hanno vinto questa battaglia di trincea e dalla prossima settimana, per lavorare su word processing, email e navigazione, anche io userò un Mac. Sono un po' spaventato da questo fatto, del resto sono più di quindici anni che mi alleno su un sistema operativo Microsoft e il passaggio non sarà indolore perchè oramai certe problematiche erano state aggirate e/o scansate abilmente. Considerate solo il fatto che il mio PC Windows da lavoro, datato 2002, non veniva formattato dal 2003. Verrà dismesso, smembrato, riciclato, ricomposto e alla fine buttato, ma non senza un pizzico di rimpianto, perchè ha assistito nel bene e nel male a tutti i cambiamenti. Anzi, di più, è stato il mezzo attreverso il quale quei cambiamenti hanno preso forma e sostanza.