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Donkey Konga

Avete il ritmo nel sangue? Allora prendete in mano le percussioni e lanciatevi in questo folle gioco musicale!

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   24/12/2003
Donkey Konga
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Donkey Konga
Donkey Konga

Uga uga!

Terminando con successo i livelli nel single player si possono guadagnare molte monete, da spendere poi nel Donkey Shop acquistando uno dei numerosi extra che Donkey Konga mette a disposizione:

  • Canzoni a livello expert: come se già non fossero abbastanza difficili quelle del livello hard, queste ultime in molti casi faranno impazzire anche i più avvezzi a questo genere di giochi.
  • Effetti sonori: per poter modificare i suoni associati alla pressione dei due tamburi e al microfono. Oltre ai classici campionamenti delle percussioni, troviamo urla, strani rumori e persino qualche vecchio effetto sonoro made in Nintendo.
  • Minigiochi: costano un po' cari, ma sono tutti e tre molto divertenti. Il primo è una variante del vecchio Donkey Kong Jr., nel quale è necessario guidare DK sulle liane evitando i coccodrilli. Poi è la volta del gioco delle talpe, da schiacciare quando escono dalla tana ed evitando di colpire il povero Diddy. Infine Donkey si esibirà come giocoliere, facendo roteare per aria quante più banane possibile. Tutti ovviamente da controllare mediante i Tarukonga.

Let's drum together!

Essendo un gioco musicale interamente basato sulle percussioni, non poteva certo mancare una periferica espressamente dedicata, ed ecco la prima piacevole sorpresa che ci riserva questo gioco: i Tarukonga sono in pratica due barilotti di plastica, che utilizzano un sistema di rilevamento della pressione sulle membrane molto semplice ma allo stesso tempo molto efficace, visto che bastano dei semplici colpetti perché venga rilevato l'input.
Ma non è finita qui, perché i programmatori di Donkey Konga, desiderosi di vederci con i calli alle mani, hanno deciso di inserire, nel mezzo dei due tamburi, anche un microfono che rileva qualsiasi tipo di impulso sonoro del gioco. Pensato per essere attivato con un battito delle mani, funziona benissimo anche con qualsiasi fonte sonora, dalle urla ai rumori più molesti.
A voler essere pignoli fino in fondo la scelta della posizione del microfono è un po' infelice, perché riceve anche gli impulsi sonori della coppia di barili; è possibile settare la sensibilità del ricevitore ma a volte i risultati sono un po' deludenti. Se tarato troppo sensibile, spesso la rullata viene confusa con un battito di mani, mentre un microfono poco ricettivo costringe a picchiare molto i palmi, con conseguente arrossamento dopo poche canzoni.
La meccanica di gioco è pressoché identica agli altri giochi musicali, e consiste nel premere il tasto giusto al momento giusto, logicamente seguendo il tempo della musica: battuta singola, doppia, rullata e battito di mani si faranno sempre più frenetici nei livelli più avanzati, spesso caratterizzati da ritmi frenetici.
La sfida per il giocatore singolo prevede essenzialmente una gara di abilità di questo tipo, mentre il multiplayer mette a disposizione una interessante modalità cooperativa per due giocatori (o quattro divisi in due coppie): in pratica ciascun giocatore avrà compiti differenti, e i movimenti di ogni membro della squadra saranno complementari, creando delle divertentissime coreografie di coppia. Utile anche per dare la colpa al compagno in caso di sconfitta.

Donkey Konga
Donkey Konga

Konga! Konga! Konga!

Dovendo dare un giudizio tecnico di Donkey Konga, nonostante il grande divertimento che riesce a dare, non si può che rimanere delusi dalla fretta con cui questo titolo è stato lanciato sul mercato.
Che la componente grafica conti relativamente in un rhythm game è innegabile, ma gli elementi di contorno, oltre ad essere davvero pochissimi, sono anche realizzati in maniera molto approssimativa. A cominciare dagli sfondi, sempre sfocati e in leggero movimento, per continuare con alcuni animali che, nella parte bassa dello schermo, sembrano incitare il giocatore all'azione ma con movimenti decisamente goffi. Unico che si salva è proprio lo sprite di Donkey, che si muove rispondendo esattamente agli impulsi lanciati sui Tarukonga.
Anche la colonna sonora stessa, vero pilastro portante di un gioco musicale, può risultare molto indigesta ad un pubblico occidentale: troppe sono infatti le canzoncine nipponiche che suonano come filastrocche e troppo poche le cover di brani da noi ben più famosi, per suscitare vero interesse nel giocatore. Anche se qualche piacevole sorpresa viene da canzoni j-pop molto orecchiabili o da rifacimenti di brani celebri di altri giochi Nintendo, sicuramente chi non ha gli occhi a mandorla ascolterà controvoglia certe melodie, pur rimanendo molto colpito da alcuni arrangiamenti assai originali.
Per il resto invece è un titolo molto valido, con una periferica dedicata che risponde molto bene agli impulsi e che giocato da più persone diventa un divertentissimo party game, anche giocato con i semplici joypad. Se a questo aggiungiamo un'ampia serie di extra da sbloccare guadagnando monete nel single player, e una difficoltà sempre ben calibrata nel passare da musiche lente a pezzi più veloci, è logico rimanere almeno in parte delusi.
Già, perché con solo qualche mese in più di programmazione i risultati sarebbero potuti essere molto più soddisfacenti.

Donkey Konga
Donkey Konga

Commento

Il giudizio piuttosto impietoso è frutto di un paio di considerazioni che vanno sicuramente poste per comprendere veramente il titolo Namco. A prescindere infatti dalla realizzazione grafica assolutamente da dimenticare, Donkey Konga va comunque letto come un titolo di nicchia: non è mai bello etichettare un gioco come "solo per appassionati", ma di fatto un rhythm game viene snobbato dalla maggior parte del pubblico proprio per le sue caratteristiche molto specifiche. Inoltre la versione attualmente disponibile porta come colonna sonora dei brani troppo rivolti al mercato giapponese, a differenza di quanto è accaduto per altri titoli simili usciti in precedenza.
Non resta che attendere un'edizione più vicina ai gusti musicali occidentali, anche per meglio apprezzare quella coppia di barili adattata a strumento a percussione, decisamente originale.

    Pro:
  • I Tarukonga rispondono molto bene ai comandi
  • Difficoltà ben calibrata
  • Tanti divertenti extra da sbloccare
    Contro:
  • Graficamente troppo scarno
  • Colona sonora troppo "nipponica"
  • Un rhythm game stufa facilmente i non appassionati

Mancava proprio un rhythm game nella softeca Nintendo, ed ecco che Namco ha dato una mano a risolvere il problema. Disponibile al momento solo per il mercato giapponese, l'uscita di Donkey Konga in occidente per ora rimane solo una voce di corridoio, quindi dovrete armarvi di sana pazienza e un po' di intuito per districarvi tra gli ideogrammi.