Con DRAGON BALL PROJECT: Multi, anche l'iconico universo ideato da Akira Toriyama avrà il suo MOBA (Multiplayer Online Battle Arena). Il gioco propone un'impostazione assolutamente classica per questo tipo di titoli multigiocatore dalle aspirazioni competitive. Una visuale dall'alto, una mappa divisa in corsie, risorse da raccogliere, nemici controllati dall'IA e tante battaglie contro la squadra avversaria.
Il primo aspetto che differenzia l'esperienza di Dragon Ball da molti dei MOBA sul mercato è il fatto che le battaglie saranno quattro contro quattro al posto del consueto cinque contro cinque. Visto che la maggior parte dei personaggi di questo universo può volare, poi, il gioco sfrutta questa opportunità per poter creare una mappa sospesa nel cielo. Dai frammenti di gameplay rilasciati, infatti, vediamo che il terreno di gioco è composto da diverse isole, tra le quali i combattenti possono fluttuare tranquillamente.
Uscita e piattaforme
Dragon Ball Project: Multi uscirà su Steam, Android e iOS ma non ha ancora una data di uscita ufficiale. In alcuni territori però è possibile iscriversi a un beta test che inizia il 20 agosto e termina il 3 settembre. I Paesi in cui il test sarà disponibile sono Canada, Francia, Germania, Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Regno Unito e Stati Uniti.
A livello di monetizzazione, poi, sappiamo che sarà free to play con microtransazioni cosmetiche per avere nuove skin, animazioni di ingresso e mosse finali. L'estetica in stile anime non risulta molto evidente nelle fasi di gameplay ma attivando abilità speciali e colpi di grazia partono delle sequenze animate che sono un tributo alla serie animata e agli altri grandi capitoli del passato videoludico di Dragon Ball.
I personaggi disponibili
In Dragon Ball Project: Multi i personaggi saranno divisi in tre ruoli: il semplice ma efficace dps (eroe da danno) super aggressivo, il tank persistente che fa da presenza fissa sul campo di battaglia e il ruolo tecnico che eccelle nel supporto degli alleati o nel mettere i bastoni tra le ruote del nemico. I personaggi mostrati nel trailer sono: Trunks dal futuro (Z), Goku, Majin Buu, Crilin, Zamasu, C18, Junior (Piccolo), Gohan bambino e Vegeta. Non appena sarà possibile capirne di più sui kit a disposizione di ciascuno di loro torneremo ad analizzarli per capire come le abilità che i fan conoscono dal manga, dalle serie animate e dai videogiochi sono state tradotte in formato MOBA.
Possiamo ipotizzare, visto il modello di business di questo genere, che il programma degli sviluppatori sia quello di far uscire il gioco con un roster di eroi base gratuiti per tutti e aggiungere nel tempo nuovi personaggi, sebbene non sappiamo se gratuitamente, a pagamento o un misto dei due. Il parco personaggi di Dragon Ball è immenso quindi, come sta facendo Pokémon Unite, il gioco ha veramente tantissimo materiale da cui attingere.
Solo di due personaggi, per il momento, sono stati rilasciati dei dettagli aggiuntivi: Goku e Crilin. Il primo è un eroe da danno puro che ruota tutto attorno al Kaioken e al potenziamento delle proprie abilità. Oltre a trasformarsi in Supersayan (al livello 7) Goku ha un'abilità passiva chiamata Furia Violenta che, quando un avversario sconfigge un suo alleato, gli potenzia il rilevamento dei nemici e quindi l'efficacia dei suoi attacchi. Crilin, invece, è un eroe di supporto che potrà piazzare trappole e diversivi per infliggere debuff (dei malus) ai nemici e poi finirli con il suo disco distruttore. Marchiando i nemici (quindi rivelandone la posizione sulla mappa per il resto del team), poi, le sue abilità si ricaricheranno più rapidamente.
Come si gioca a Dragon Ball Project: Multi
Più che a League of Legends, Dragon Ball Project: Multi si ispira ad arrivi più recenti sulla scena dei MOBA come Mobile Legends Bang Bang o Pokémon Unite. L'obiettivo di ciascuna partita è conquistare la base avversaria e rubare la loro sfera del drago. Per farlo, probabilmente, ci saranno delle difese da indebolire sparse per la mappa, come in tutti gli esponenti di questo genere.
Per far salire di livello i vari personaggi (con annessa trasformazione nei vari livelli di Super Saiyan) è necessario farli combattere, per questo, sparsi per la mappa, sono posizionati dei nemici controllati dall'intelligenza artificiale. Questi faranno anche da catalizzatori per gli scontri più importanti tra personaggi e abbiamo la conferma che almeno un grande boss (come il Baron di LoL o Rayquaza in Pokémon Unite) è presente. Si tratta della scimmia gigante in cui i Sayan si possono trasformare anche se non sappiamo chi si nasconde dietro l'enorme primate.
Per quanto riguarda gli scontri tra personaggi, il primo trailer è ricchissimo di dettagli. Goku, che sarà probabilmente un dps, ha un attacco a base di arti marziali che colpisce in automatico tutte le unità nemiche all'interno di un raggio d'azione circolare. Vegeta ne possiede uno simile e quando vediamo lo scontro tra i due, dopo qualche secondo di calci e pugni, l'animazione della rottura di uno scudo compare a schermo permettendo l'attivazione di un'abilità speciale. Dopo una brevissima animazione Goku viene spinto all'indietro di parecchio.
Quando Gohan bambino utilizza un attacco simile contro Trunks del futuro, poi, quest'ultimo viene lanciato nello stesso modo ma si scontra contro un elemento dello scenario. Questo vuol dire che è possibile scegliere se usare determinate mosse per liberare spazio su un obiettivo particolare o per infliggere più danni (o un effetto di stordimento) contro un avversario. All'aumentare dei livelli, poi, si rendono disponibili le mosse più potenti e iconiche della serie come la Kamehameha, la Spirit Bomb, il disco distruttore e lo Special Beam Cannon.
Majin Buu, invece, quando attacca ha un cerchio blu (al posto che verde come quello di Goku) attorno a sé e oltre a infliggere danni applica un debuff di qualche tipo all'avversario. Majin Buu potrebbe essere l'esempio di un personaggio di supporto anche se non ne abbiamo la certezza. L'ultima funzione di combattimento che siamo riusciti a desumere dal trailer sono le mosse finali di gruppo. A un certo punto, infatti, vediamo C18 lanciare in aria Vegeta con un pugno e Zamasu intercettare il corpo dello sfortunato Saiyan per farlo schiantare a terra, il tutto in una sequenza animata attivata dalle condizioni in campo.
Compare per un paio di secondi, poi, anche un aiutante controllato dall'intelligenza artificiale che colpisce i nemici controllati dall'IA insieme ai membri di una squadra. Potrebbe essere un'abilità speciale così come un raccoglibile dalla mappa: i dettagli sui kit dei vari personaggi sono ancora un mistero. L'ultima incognita su cui vale la pena ragione per quanto riguarda Dragon Ball Project: Multi sono le sue velleità competitive.
Quasi tutti i progetti che coinvolgono una proprietà intellettuale di grosso calibro come questo puntano a qualcosa di più rispetto all'esperienza per giocatori occasionali. Sarà interessante capire se questo titolo sarà sufficientemente forte per attirare investimenti e professionisti come è riuscito a fare Pokémon Unite già pochi mesi dopo l'uscita.