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Dragon Ball: Sparking! Zero, abbiamo giocato per tre ore all'attesissimo picchiaduro di Bandai Namco e Spike

Dopo aver passato ben tre ore con Dragon Ball: Sparking! Zero abbiamo le idee molto più chiare sul gioco di Spike Chunsoft e Bandai Namco. Ecco cosa aspettarsi da uno dei picchiaduro più eccessivi dell'anno.

PROVATO di Aligi Comandini   —   19/09/2024
Gohan SSJ2 ha il suo perché anche in questo nuovo gioco, non c'è che dire
Dragon Ball: Sparking! Zero
Dragon Ball: Sparking! Zero
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Sarà che è arrivata in un momentodi popolarità incredibile, e che offriva ai tempi un roster da sogno ineguagliabile per quasi qualunque altro gioco dedicato a Dragon Ball, ma il fatto che la serie Budokai Tenkaichi venga ad oggi vista da molti dei fan storici del manga di Toriyama come uno dei picchi assoluti tra le trasposizioni videoludiche delle battaglie di Goku e compagnia non si può negare. Ogni volta che l'argomento "giochi di Dragon Ball" salta fuori, state pur certi che qualcuno tirerà fuori uno dei Tenkaichi con gli occhi lucidi e la voce tremante per la nostalgia, e se la permanenza nell'immaginario generale di questi titoli è ancora così vivida... la scelta di Bandai Namco di tirare fuori un nuovo capitolo non può certo definirsi sciocca.

Sta quindi per arrivare tra le nostre oleose manine Dragon Ball: Sparking! Zero che, nonostante il suo peculiare nome, è in realtà proprio un nuovo capitolo della serie Budokai Tenkaichi in tutto e per tutto, a partire da un roster enorme e contenente la stragrande maggioranza dei personaggi delle varie saghe (compresi Dragon Ball Super e GT). Visto che è a un passo dal lancio e che parecchia gente freme come non mai all'idea di poterlo finalmente giocare, abbiamo colto al volo l'occasione offerta in questi giorni da Bandai Namco, che ci ha permesso di provare un codice praticamente completo di questo peculiare picchiaduro 3D per ben tre ore. E no, non abbiamo potuto ovviamente spolparlo a fondo in così poco tempo, ma se non altro ci siamo fatti finalmente un'idea precisa del gameplay, dei contenuti, e di una delle modalità più interessanti offerte dal gioco. Ecco cosa vi aspetta.

Il counter del counter del counter del counter

Trattandosi di un nuovo Budokai Tenkaichi, Sparking! Zero è, prevedibilmente, un picchiaduro tridimensionale in cui i personaggi possono muoversi in grosse arene distruttibili volando senza particolari limitazioni. Il fulcro del movimento è proprio l'avversario e il targeting su di lui avviene automaticamente, dopodiché è possibile sfruttare ogni meccanica legata agli spostamenti nel raggio della "sfera" con al centro il nemico. Fin qui tutto nella norma, così come nella norma sono le due forme di scatto volante base, ovvero lo scatto normale e quello del drago: il primo è un movimento rapido che funge anche da schivata per evitare gli attacchi energetici, mentre il secondo è il classico volo supersonico ridirezionabile che consuma energia ki e consente di avvicinarsi rapidamente.

Sparking! Zero è, alla fin fine, un nuovo Budokai Tenkaichi, quindi si vola liberamente e ci si sposta per lo più in aria a gran velocità
Sparking! Zero è, alla fin fine, un nuovo Budokai Tenkaichi, quindi si vola liberamente e ci si sposta per lo più in aria a gran velocità

Ciò che ci ha stupito è il numero di manovre difensive e di contromosse istantanee presenti nel gioco, alcune delle quali sono correlate direttamente agli attacchi utilizzabili proprio mentre si scatta verso l'avversario. E sia chiaro: Dragon Ball Sparking! Zero non è un picchiaduro con meccaniche spaventosamente complesse, eppure gli sviluppatori devono aver deciso di eliminare qualunque possibilità di combinazioni infinite e situazioni ingestibili, dando a tutti i personaggi una miriade di opzioni in difesa, pensate per contrastare quasi ogni assalto avversario.

Attacchi caricati? Ci sono parate direzionali e contromosse istantanee, ma potete anche teletrasportarvi dietro al nemico con una parata perfetta, che peraltro funziona più o meno con qualunque attacco. Colpi ki dalla distanza? Potete rispedirli indietro col giusto tempismo, schivarli o eliminarli con qualche attacco speciale che fa uso della barra. Contromosse con teletrasporto? Potete teletrasportarvi dietro al teletrasporto, e poi teletrasportarvi con un altro attacco per fintare dopo il teletrasporto. E non finisce qui, è possibile spendere risorse per interrompere certe combinazioni, modificare lo scatto del drago per attivare altri attacchi in avvicinamento o fare delle finte teletrasportanti, usare altre risorse di cui parleremo a breve per "preparare" abilità trappola o interrompere certi attacchi, e via così. Il numero di risposte "sasso carta forbice" agli attacchi è talmente soverchiante che nelle tre ore a nostra disposizione abbiamo soltanto scalfito la superficie, eppure vi assicuriamo che siamo rimasti impressionati dalle meccaniche di questa tipologia, perché sinceramente ci aspettavamo un sistema molto più basilare di così.

Certo, difficile dire al momento se così tante possibilità si convertiranno automaticamente in un sistema di combattimento realmente stratificato e ben calcolato, ma di certo di ciccia per chi vuole approfondire e migliorarsi sembra essercene stavolta. Inoltre, considerando il numero mostruoso di personaggi disponibili, forse offrire un tale quantitativo di contromosse e risposte era l'unico modo per dare anche ai personaggi "meno fortunati" una chance di competere con gli altri; nel complesso ci sembra una soluzione piuttosto furba per evitare che il bilanciamento esploda del tutto.

Onde energetiche per tutti i gusti

Per quanto riguarda l'offensiva, se non altro, le cose si fanno molto più intuitive: i personaggi hanno combinazioni fisse di facile esecuzione e ognuno di loro ha due mosse speciali a disposizione che usano il contatore di energia Ki, ricaricabile con un tasto dedicato e la classica posa plastica con aura annessa. Se la carica dell'energia arriva al massimo, però, è possibile caricare un'altra barra per entrare in Modalità Sparking. Quando si attiva questo potenziamento non solo si possono eseguire devastanti combo uniche (come un'infinita serie di colpi leggeri, comunque interrompibili), ma anche speciali super mosse che fanno danni notevoli e di norma è il caso di piazzare alla fine di una combinazione dedicata.

Se il vostro avversario entra in Modalità Sparking preparatevi, stanno per arrivare mazzate a raffica, o devastanti supermosse sul vostro grugno
Se il vostro avversario entra in Modalità Sparking preparatevi, stanno per arrivare mazzate a raffica, o devastanti supermosse sul vostro grugno

Per carità, anche qui c'è un pizzico di complessità comunque: alle combo è possibile legare i già citati attacchi caricati per lanciare in aria, a distanza o a terra il nemico, vi sono attacchi in teletrasporto mescolabili alle serie di colpi per prendere di sorpresa, e ogni personaggio ha almeno due abilità uniche legate a un contatore numerico che possono facilitare di molto la vita. Oltre alla barra del Ki, infatti, ogni personaggio deve tenere d'occhio un numero che pare salire con il passaggio del tempo (se ci siano modi per velocizzarne la crescita non lo sappiamo ancora); consumando la cifra è possibile attivare dei poteri extra che vanno da cariche istantanee della barra Ki (utili quando si è a secco e si ha bisogno di qualche mossa speciale al volo) fino a cloni che si attivano automaticamente facendovi schivare il primo attacco nemico, passando per colpi del sole accecanti, devastanti attacchi energetici a corto raggio, e altre stranezze con cui è sicuramente il caso di sperimentare.

Le mosse speciali non mancano di certo, ma i personaggi hanno anche abilità extra legate a un contatore separato con effetti variabili. Alcuni sono poteri davvero molto utili
Le mosse speciali non mancano di certo, ma i personaggi hanno anche abilità extra legate a un contatore separato con effetti variabili. Alcuni sono poteri davvero molto utili

Unite alle meccaniche difensive già descritte, queste manovre formano un sistema piuttosto divertente da utilizzare. Inoltre, non bastasse, la maggior parte dei personaggi ha a disposizione delle trasformazioni che si reggono su un altro contatore ancora (anche questo apparentemente a tempo) e permettono letteralmente di cambiare set di mosse a certi combattenti (Frieza, per dirne uno, cambia del tutto caratteristiche e mosse tra una forma e l'altra). Per carità, è troppo presto per valutare a dovere il gameplay dopo una prova di tre ore... certo, si notano subito enormi squilibri tra i personaggi - in particolare quelli di stazza più grande hanno chiari problemi per quanto riguarda le aree d'impatto e l'efficacia di certe mosse - e non sempre la risposta del gioco ai nostri comandi ci è sembrata impeccabile, tuttavia siamo piuttosto positivi e l'impressione è che siano stati fatti significativi passi avanti rispetto al passato della serie.

Una storia immortale, ma comunque personalizzabile

E i contenuti? Beh, anche qui ci sono delle sorprese, perché se da una parte c'è una visione piuttosto classica della modalità storia in Dragon Ball: Sparking! Zero, lo stesso non si può dire per un'altra modalità, che permette di creare degli scenari personalizzati unici e sembra essere davvero interessante per i fan più sfegatati dell'opera di Toriyama.

Nel gioco sarà possibile creare scenari personalizzati e condividerli online. La fanbase potrebbe davvero sbizzarrirsi, perché le condizioni modificabili sono molte
Nel gioco sarà possibile creare scenari personalizzati e condividerli online. La fanbase potrebbe davvero sbizzarrirsi, perché le condizioni modificabili sono molte

Durante la prova abbiamo potuto provare lo Story Mode, ci è sembrato discretamente curato, anche se non è il caso di aspettarsi una versione incredibilmente dettagliata dell'epopea di Goku: visto che la modalità storia copre saghe anche molto avanzate come quella di Super, molti eventi sono raccontati rapidamente e con grossi tagli, e ci si concentra prevalentemente sulle scene primarie. La cosa non ci sorprende: era quasi certamente l'unico modo di offrire contenuti massicci e avere pronto al lancio un roster di guerrieri di queste dimensioni, quindi sarebbe stata utopia aspettarsi qualcosa di più elaborato. Se non altro sembrano esserci scelte multiple in certi capitoli, con situazioni "alternative" che aggiungono un po' di pepe al tutto. Non le abbiamo approfondite durante la prova, però la loro presenza è sicuramente stuzzicante.

Per chi vuole seriamente sperimentare i bivi narrativi, però, c'è una chicca non indifferente nel gioco, perché nel mix è presente la appena citata chance di personalizzare gli scenari. Esatto, avete capito bene: in Sparking! Zero è possibile creare battaglie personalizzabili con numerose condizioni, che se rispettate fanno partire testi, scene d'intermezzo ed effetti in battaglia di ogni tipo. Creare uno scenario basilare è facile, ma dà vita a roba che difficilmente riuscirà a intrattenere gli appassionati; gli strumenti dell'editor però sono più elaborati e ricchi di quanto credessimo e, considerando che si avrà la possibilità di condividere questi scenari personalizzabili online, ci aspettiamo che la community se ne esca rapidamente con qualche scontro veramente epico (e potenzialmente anche di difficoltà mostruosa se qualcuno deciderà di sbizzarrirsi). Sospettiamo che questa aggiunta permetterà ai fan di dar forma a un flusso costante di contenuti singleplayer degni di essere scaricati e affrontati a lungo. Sicuramente si tratta di un'idea brillante, poco da dire a riguardo.

La conferma dei personaggi di GT non era scontata, ed è stata molto apprezzata da parte dei fan
La conferma dei personaggi di GT non era scontata, ed è stata molto apprezzata da parte dei fan

Poche proteste infine per quanto riguarda il comparto tecnico. Sì, il gioco di Spike non ha la qualità grafica nelle scene d'intermezzo né il livello di dettaglio di altri giochi dedicati alla serie Dragon Ball, ma bisogna sempre tenere a mente il suo numero enorme di personaggi, che ha ovviamente obbligato il team a delle scorciatoie qua e là. Inoltre, la qualità delle animazioni e delle mosse speciali più eclatanti non è assolutamente sottovalutabile, quindi crediamo vanti un livello generale assolutamente accettabile per chi semplicemente desidera usare tutti gli attacchi più iconici dei personaggi.

Gli sviluppatori di Dragon Ball Sparking! Zero hanno chiaramente dovuto prendere qualche scorciatoia per offrire ai fan il mostruoso roster di personaggi che i fan desideravano, ma nel complesso il lavoro fatto ci è sembrato comunque superiore alle attese, ed è riuscito persino a stupirci per il quantitativo di meccaniche offerte. Non ci aspettiamo un picchiaduro capace di rivoluzionare il genere, certo, ma le carte in regola per un gioco di Dragon Ball in grado di far esplodere il cervello ai fan ci sono tutte, e la possibilità di creare scenari personalizzabili (peraltro condivisibili online) rischia di farlo amare ancor di più agli appassionati.

CERTEZZE

  • Roster enorme con praticamente ogni personaggio desiderato dai fan
  • Meccanicamente più complesso di quanto si possa pensare
  • Gli scenari personalizzabili potrebbero aumentare a dismisura la longevità

DUBBI

  • Chiaramente ci sono alcuni marcati sbilanciamenti
  • Tecnicamente non pulitissimo, specialmente in termini di interfaccia
  • Validità dell'esperienza online tutta da valutare