Sono molte le novità di Dragon Quest XI S: Definitive Edition. Innanzitutto la versione Nintendo Switch introduce la possibilità di impostare i dialoghi parlati nella lingua giapponese originale. In questo modo, i puristi potranno godersi le battute così come sono state pensate, sempre mantenendo i sottotitoli in italiano. Si aggiunge così un ulteriore elemento di interessa alla già ottima narrativa, che poteva già contare su inquadrature dinamiche, un eccellente adattamento italiano dei dialoghi e un buon doppiaggio in inglese.
Anche la storia presenta alcune novità. La campagna comincia quando il giovane protagonista scopre di essere la reincarnazione del Lucente, un eroe leggendario che si manifesta ogni volta che il Signore Oscuro minaccia il mondo. Alcuni, però, credono che il Lucente sia una minaccia e un portatore di sventura, il che lo costringe alla fuga. Si affida allora a una pittoresca banda di avventurieri, che su Switch saranno protagonisti di missioni secondarie inedite e incentrate completamente su di loro. I nuovi contenuti serviranno a definire ancora meglio le loro personalità, prolungando la già interessante componente narrativa che, discostandosi dalla tradizionale semplicità dei precedenti Dragon Quest, preferisce un approccio più epico.
Il gameplay, invece, rimane quello che abbiamo analizzato nella recensione di Dragon Quest XI, con combattimenti a turni e la presenza di alcuni parametri che aumentano il livello di sfida. Le battaglie seguono l'approccio tradizionale della serie: ogni personaggio può impugnare armi diverse e imparare tecniche e magie aumentando di livello, oppure spendendo i punti accumulati nell'apposito albero delle abilità. Per quanto riguarda l'esplorazione, invece, Square Enix ha scelto un taglio un po' più moderno, che ricorda molto da vicino Dragon Quest VIII. L'ambientazione è infatti suddiviso in mappe vaste e separate da caricamenti, dove i nemici gironzolano liberamente sullo schermo. Qui ci si muove a piedi o a cavallo, e si passa alla schermata di combattimento solo dopo essere entrati in contatto con un nemico, senza scontri casuali. Gli scenari sono molto colorati e ricchi di dettagli: la conversione sembra essere riuscita bene, anche se è probabile ci sia un aliasing più marcato e una definizione minore rispetto alle altre versioni. Resta da verificare come il gioco girerà soprattutto in modalità portatile, ma gli sviluppatori hanno implementato un'opzione molto carina che trasforma il nuovo Dragon Quest nella sua controparte a 8-bit. Su Nintendo Switch sarà anche possibile scegliere tra la colonna sonora originale e una versione orchestrale, che si preannuncia nettamente migliore.
Con Dragon Quest XI S, la cui data di uscita è prevista nel corso del 2019, arriva su Nintendo Switch uno dei migliori JRPG degli ultimi anni. Resta da valutare la qualità della conversione, ma i tanti contenuti inediti e la portabilità sembrano due motivi più che validi per aspettare il porting con molta curiosità.
