Va detto, il fatto che Hideo Kojima sia comparso sul palco dei The Game Awards con un bell'annuncio in tasca non ha rappresentato una sorpresa. Praticamente tutti si aspettavano che il director giapponese avrebbe usato quel palco per il suo prossimo annuncio, un po' per l'importanza guadagnata negli anni dall'evento, e un po' per la relazione di amicizia che lo lega a Geoff Keighley. La cosa difficile da prevedere era però "cosa" il buon Hideo avrebbe presentato: da mesi si susseguono voci di ogni tipo sui suoi progetti, e il turbinio di rumor è tale da far sembrare i Kojima Productions contemporaneamente al lavoro su una massa di giochi differenti (cosa invero impossibile se si considerano le dimensioni effettive del team).
La scelta, alla fine, è stata però quella quasi scontata di Death Stranding 2, il cui sviluppo era già stato rivelato sia dalle indiscrezioni di Norman Reedus durante un paio di interviste, che dai tanti teaser di Kojima stesso sui suoi attivissimi profili social. Anche se la sorpresa di un annuncio inatteso non c'è stata, però, stiamo parlando pur sempre di un uomo che ha fatto del viral marketing e dei trailer di qualità il suo cavallo di battaglia; per quanto breve, il video di presentazione di questo seguito si è chiuso lasciando molte più domande che risposte, e dando il via a una miriade di discussioni in rete.
Noi lo abbiamo ovviamente analizzato nel dettaglio il trailer di DS 2 dei TGA 2022 cercando di carpirne i molteplici segreti e, anche se risulta impossibile al momento comprendere tutto ciò che contiene, le informazioni sul gioco sono più del previsto.
Il mistero del nome
Partiamo dal primo elemento curioso del trailer: il nome del gioco. Nel trailer infatti compare la sigla DS 2, ma non viene mai nominato il Death Stranding. Considerando il pallino di Kojima per i nomi e gli stravolgimenti delle aspettative, non saremmo particolarmente sorpresi se quel "DS" indicasse tutt'altro, dato che questo seguito potrebbe essere incentrato su tematiche ed avvenimenti molto diversi dall'evento apocalittico che ha segnato il suo predecessore. Certo, potrebbe anche essere solo un modo di sviare l'attenzione, ma l'idea di un seguito diretto con un nome differente dal gioco che lo ha preceduto è una di quelle stranezze che da questo team potremmo pure aspettarci.
Quel che è certo è che fin dall'inizio del video le cose si fanno confuse, ed è il caso di avvisarvi, qui si entra in territorio spoiler (anche se cercheremo di non entrare nel dettaglio del finale del primo Death Stranding), quindi leggete a vostro rischio e pericolo se siete neofiti della serie. Partiamo dall'inquietante processione con cui tutto si apre, perché non solo la bara che viene trasportata sembra avere caratteristiche non dissimili dai contenitori dei BB, ma è anche accompagnata da un'iconografia che rappresenta Amelie come una sorta di figura sacra. La teoria, qui, è che il gruppo terroristico capeggiato da Higgs nel primo gioco (gli Homo Demens) si sia trasformato in una sorta di culto di Amelie, che la venera come una figura messianica e può spostarsi liberamente nella "spiaggia" del primo gioco.
Difficile dire se tuttavia sia opera loro l'assalto a Fragile e alla bambina a cui si assiste durante i primi secondi, anche perché qui la linea temporale del gioco inizia a farsi fumosa. Molti hanno teorizzato che la scena appartenesse a un periodo antecedente agli eventi del primo gioco, perché il corpo di Fragile non è invecchiato per via della cronopioggia; a una più attenta analisi del tutto, però, si può notare che sul bavaglino della bimba c'è scritto il nome Louise, una caratteristica che indicherebbe senza troppi dubbi la sua identità, e porrebbe quegli eventi dopo la conclusione del primo gioco.
Chissà, forse gli effetti della cronopioggia sono stati eliminati dopo la chiusura di Death Stranding o Fragile ha trovato il modo di invertirli, fatto sta che a quanto pare è lei a occuparsi della piccola, e qualcuno vuole chiaramente eliminarla o rapirla. Non si capisce poi come Louise venga inserita nel contenitore dei BB e da chi, e come mai i tardigradi fluttuanti che la circondano abbiano i colori "invertiti", a indicare che fanno parte della spiaggia e non più del mondo reale (il blu è anche il colore che manca dall'arcobaleno invertito di Death Stranding, e ha una valenza speciale nell'universo del gioco). Quel che è certo è che i fattori che delineavano il mondo nel gioco originale sono mutati, con conseguenze potenzialmente enormi sull'esperienza.
Le cose si fanno solo più misteriose andando avanti: Sam rientra in scena poco dopo, affiancato da una Fragile ancora giovane (ma la cui tuta impedisce di capire se l'invecchiamento sia stato effettivamente eliminato o meno come nella scena iniziale) e completamente sbiancato, come se vittima di un veloce invecchiamento. Anche qui è difficile dire cosa sia accaduto, perché Fragile pare invariata, mentre Sam ha sì i capelli bianchi, ma non è particolarmente avvizzito dal punto di vista fisico e il suo nuovo look potrebbe dipendere da tutt'altro. Nella scena, comunque, appare una compagnia di nome Drawbridge, plausibilmente ciò in cui si è trasformata la Bridges sotto la guida di Fragile (lo slogan "sia corda che bastone, per proteggere e connettere, ora e domani" implica funzioni simili), e una sorta di astronave che ricorda pure troppo da vicino il Metal Gear Rex (anche se potrebbe dipendere solo dal fatto che Yoji Shinkawa ha tendenze estremamente riconoscibili quando disegna mech). La fortezza fluttuante sarà forse parte integrante del nuovo gioco, e non ci stupirebbe se portasse a una forma di esplorazione completamente diversa dal passato, forse correlata a quel "project ocean" vociferato come nome in codice del gioco durante la produzione.
La presenza di una qualche forma di esplorazione acquatica in questo seguito sarebbe una evoluzione notevole, e la teoria sembra anche corroborata dal fatto che alla fine del trailer compare uno strano "nuovo" BB che ha tentacoli da polpo. Certo, potrebbe essere anche solo un'allucinazione di qualche tipo, con Kojima che al solito ci tira una palla curva per confondere le idee; il fatto che la nave funzioni ancora grazie al Chiralium, comunque, è confermato dalle lacrime dovute alla reazione allergica all'elemento di Fragile e Sam, quindi quella risorsa sarà ancora molto importante. La possibilità di vedere dell'esplorazione subacquea e la presenza di un possibile hub mobile sono fattori che ci stuzzicano non poco.
La scena più inquietante, ad ogni modo, è quella in chiusura di trailer. Qui compare una sorta di cyborg con caratteristiche fisiche che sembrano ricordare la tecnologia usata per i BB, che ha la voce di Higgs e i capelli e la collana di Amelie. Considerando che Troy Baker è confermato ci aspettiamo che il suo iconico antagonista ritorni con lui, forse in un corpo che tenta di imitare le fattezze di Amelie (come dimostrato dalla maschera), o addirittura in qualche modo "nel" corpo di Amelie. Higgs sembra inoltre circondato da altri cyborg simili a lui, che saranno quasi di certo nemici del tutto nuovi (e molto minacciosi) ad indicare un elemento action più marcato e la presenza di situazioni nettamente più pericolose in questa avventura. Ah, Higgs ha anche una chitarra che sembra una mezza citazione a Mad Max Fury Road (film molto apprezzato da Kojima, e da chiunque abbia un minimo di gusto cinematografico), e la tracolla dello strumento è decorata con una massa di simboli il cui significato indicherà sicuramente qualcosa di importante. I dettagli su cui concentrarsi non mancano di certo.
E per quanto riguarda il resto? Beh, difficile teorizzare quali cambiamenti alla struttura ludica del gioco vedremo in questo DS2, ed è persino possibile la presenza di più protagonisti in periodi storici differenti. Fragile è molto più presente di Sam nel trailer dopotutto e forse ne prenderemo il controllo, o Kojima potrebbe ancora una volta usare il trucchetto di Metal Gear Solid 2, cambiando completamente il protagonista dopo poco. Per il momento solo lui sa la verità, ma di sicuro ancora una volta ha ottenuto il suo obiettivo: far parlare a lungo i fan dei suoi lavori.