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Dune: Awakening è sempre più grande. Le impressioni sulla nuova beta

Dopo i nostri precedenti incontri con Dune: Awakening, abbiamo provato una beta aggiornata dell'ambizioso survival multiplayer sviluppato da Funcom.

PROVATO di Francesco Serino   —   25/04/2025
Un imponente sandworm in Dune: Awakening

Finalmente siamo tornati sulla Arrakis di Funcom. L'occasione è quella di una beta che oramai vale il gioco completo per quanto si è rivelata giocabile, pulita, densa di cose da fare. Il primo incontro fu poco meno di un anno fa, penultimo appuntamento di una faticosissima Gamescom dove provammo, tra le altre cose, proprio novanta minuti di questo promettente Dune: Awakening.

Come allora, anche durante la nostra ultima prova siamo partiti dall'inizio e con un nuovo personaggio, ma quello che ci è apparso un tempo un ammasso di poligoni e matematica tanto interessante quanto informe si è trasformato nel frattempo in un gioco vero e proprio. Alla Gamescom è stato solo un assaggio, mentre ora abbiamo finalmente mangiato tutto l'antipasto.

Parola d'ordine: sopravvivenza

Quel che chiamiamo antipasto è naturalmente l'introduzione: creazione del personaggio, primi scampoli di trama e tanta, tantissima sopravvivenza. Per chi ha già avuto modo di giocare Dune: Awakening lo scorso anno, la prima cosa che balza subito all'occhio di questa versione oramai semidefinitiva è la grafica: i poligoni son sempre quelli ma gli effetti sono davvero di un altro livello. Se l'incontro con uno dei vermi delle sabbie fu all'epoca deludente, quello avvenuto durante la beta ci ha effettivamente impressionato: finalmente la creatura trasmette una sensazione di pericolo anche solo nell'osservarla esplodere tra le dune e riatterrare nel mare di sabbia del pianeta.

Effettistica e resa grafica di Dune: Awakening hanno fatto un netto salto in avanti rispetto alle versioni precedenti
Effettistica e resa grafica di Dune: Awakening hanno fatto un netto salto in avanti rispetto alle versioni precedenti

Esattamente come in Age of Conan, Dune: Awakening è in primis un gioco di sopravvivenza. Le prime ore saranno incentrate proprio sull'apprendimento dei rudimenti necessari per non morire in pochi minuti: è necessario sfruttare il più possibile le ombre per non cuocere al sole, è sempre meglio evitare corse inutili che possano dimezzare i valori di idratazione del personaggio troppo velocemente, ed è meglio non ballare tra le dune attirando così l'attenzione delle creature più pericolose. La progressione del personaggio è essenzialmente la stessa introdotta strada facendo in Conan Exiles e si snoda attraverso diverse specializzazioni, ciascuna composta da un percorso più o meno lungo di sfide e ricompense.

Mentre impariamo le basi di Dune: Awakening, ci vengono consegnati ad ogni passaggio i progetti necessari per costruirci l'equipaggiamento basilare composto da una lama improvvisata, una sorta di armatura che protegge anche dal sole e una prima pistola creata con materiali di scarto. Verso la fine della parte introduttiva, Dune: Awakening ci darà finalmente accesso a due strumenti a dir poco fondamentali: la siringa per estrarre il sangue dei nemici appena uccisi da usare poi come sostituto dell'acqua, e il costruttore che ci permetterà di costruire finalmente la nostra prima base abitabile.

Tra creazione di basi e sistema di combattimento

È la prima volta che mettiamo le mani sul sistema di costruzione basi di Dune: Awakening. L'impressione è che siano partiti dalle ultime versioni del sistema in utilizzo in Conan Exiles, prendendo anche diversi spunti da Hello Games e No Man's Sky. Si piazza tutto molto facilmente ma è auspicabile una maggiore versatilità nel posizionare i moduli sul terreno, è infatti nell'interazione tra strutture, rocce e sabbia che abbiamo incontrato gli unici problemi.

Le promesse sul contenuto avanzato e sulle dinamiche PvP di Dune: Awakening restano ancora nebulose e non testabili nella beta
Le promesse sul contenuto avanzato e sulle dinamiche PvP di Dune: Awakening restano ancora nebulose e non testabili nella beta

Se invece c'è un aspetto di Dune: Awakening che ancora non ci ha convinto del tutto è il sistema di combattimento. Capiamo benissimo che la volontà degli sviluppatori non era quella di creare un gioco d'azione, e certo non ci hanno sorpreso le ritmiche da battaglia tipiche di un MMO di cui sapevamo già tutto, ma ci aspettavamo molta più fluidità nelle animazioni e non solo, molta più strategia, anche se forse per quella sarà necessario crescere di livello e trovare avversari più duri. Considerando gli anni passati lavorando su Conan Exiles, spiazza scoprire che in Dune: Awakening sono proprio i combattimenti corpo a corpo i meno convincenti.

Dune: Awakening è un gioco complesso, e per capirne la portata è necessario giocarci a fondo, toccare con mano tutte le sue numerosissime meccaniche di gioco. Questo ci sarà possibile solo col gioco finito nelle mani, a server spalancati. Perché se al momento sappiamo più o meno come sarà il gioco durante le sue prime ore, dobbiamo ancora scoprire la qualità e la quantità di quel che ci sarà dopo. Dune: Awakening ci promette un end game da capogiro, dove insieme al nostro clan ci occuperemo che la raccolta di spezia continui senza intoppi tra le dune del deserto procedurale, alle prese con i rischi della zona e naturalmente quelli derivati dalla presenza di altri giocatori, di altri clan, pronti a tutto pur di rubarci il prezioso carico.

I combattimenti corpo a corpo lasciano ancora a desiderare, con animazioni rigide e poca profondità strategica
I combattimenti corpo a corpo lasciano ancora a desiderare, con animazioni rigide e poca profondità strategica

C'è anche da capire meglio come funzioneranno i server visto che alcune zone iniziali avranno un limite massimo di circa quaranta giocatori, ma nel deserto procedurale le cose cambieranno radicalmente e verrà sfruttato il server meshing per permetterci di incontrare un numero pressoché illimitato di altri avventurieri. E poi manca da capire come funzionerà e come sarà bilanciata l'economia, se prima o poi sarà possibile costruire basi anche nei territori piu pericolosi. Per chi invece ha paura che il bioma sabbioso possa presto annoiare, sappiate che nei primi contenuti aggiuntivi sarà possibile esplorare anche i poli di Arrakis, e gli stessi sviluppatori non escludono l'introduzione, presto o tardi, di nuovi pianeti.

Con l'uscita prevista su PC e console il prossimo 5 giugno, Dune: Awakening è solo all'inizio del suo, si spera lungo, viaggio. Al momento i combattimenti corpo a corpo risultano ancora poco convincenti, ma le dinamiche di gioco legate alla sopravvivenza sono ben strutturate e coerenti con l'ambientazione di Arrakis. Se farà anche solo la metà della strada fatta dal suo predecessore Conan Exiles, ne vedremo delle belle.

CERTEZZE

  • Effetti e resa grafica hanno fatto un netto salto in avanti
  • Sistema di sopravvivenza solido
  • Costruzione base intuitiva

DUBBI

  • Il combat system ancora non ci convince del tutto
  • Endgame tutto da verificare
  • Restano interrogativi su bilanciamento ed equilibrio economico