Lo Steam Next Fest è sempre uno dei momenti migliori per scoprire alcuni dei giochi più interessanti in arrivo su PC e anche in questo inizio febbraio 2024 non abbiamo perso l'occasione per scandagliare la lista di proposte di Valve. Tra i vari, abbiamo messo alla prova la demo di Dungeonborne.
Parliamo di un dungeon crawler PvPvE in prima persona a estrazione, che in questa fase di test ha reso disponibili un paio di mappe e svariate classi da provare. Vediamo quali sono le nostre prime impressioni.
Dungeonborne, prendi e fuggi
Facciamo però un passo indietro, per venire incontro a chi potrebbe non avere la massima dimestichezza con i termini. Come detto, Dungeonborne è un dungeon crawler, ovvero un gioco di ruolo d'azione nel quale dobbiamo esplorare delle mappe alla ricerca di bottino. In questo caso giochiamo in prima persona, che sia con delle lame o con la magia, affrontando sia giocatori che mostri controllati dall'IA.
Lo scopo non è però direttamente vincere, quanto più raccogliere nuovi oggetti - tra equipaggiamenti, materiali per la creazione e semplici tesori da rivendere - e trovare l'uscita senza morire. Cosa accade se si viene abbattuti? Si perde tutto quello che abbiamo portato con noi nel dungeon. I giochi a estrazione non sono particolarmente permissivi nelle prime fasi e anche Dungeonborne non ha il cuore tenero.
Anche con la classe più resistente, ovvero quella del cavaliere, ci vuole molto poco per morire sia contro gli altri giocatori che contro i nemici normali. Le classi più fragili come il ladro si sciolgono come burro dopo pochi affondi della lancia di uno scheletro resuscitato. Morire ci permette di ottenere comunque qualche punto di esperienza e pian piano si inizia a prendere la mano con la classe scelta, così da portare ogni tentativo via via più vicino alla vittoria finale.
Dungeonborne include poi tutta una serie di piccole sfide da completare, come eliminare un certo numero di nemici, aprire scrigni, sopravvivere per un certo numero di minuti totali e via dicendo, che garantiscono qualche ricompensa monetaria e danno la sensazione di aver comunque ottenuto qualche progresso. In ogni caso l'impressione è che le prime fasi di ogni giocatore saranno all'insegna della pazienza e della continua sconfitta.
La vera critica che ci sentiamo di muovere agli sviluppatori è la mancanza di un comodo tutorial che venga in aiuto dei nuovi giocatori che non hanno dimestichezza col genere: ci sono alcune indicazioni sulle classi nel menù, ma di base si viene lanciati nel gioco senza tante attenzioni. Speriamo che la versione finale provveda in tal senso.
Da soli o in compagnia
Dungeonborne, nella demo, permette di giocare da soli o con un team di massimo tre avventurieri. Ci si può affidare a sconosciuti, chiaramente, ma è estremamente ovvio che è molto più interessante avere un paio di amici in cuffia con i quali pianificare l'esplorazione e le strategie di attacco, sulla base delle classi scelte. Inoltre, con un team al proprio fianco esiste sempre la possibilità di risorgere in caso di morte, visto che i nostri alleati possono trovare una pietra della resurrezione e usarla per riportarci nel match, mentre da soli un singolo errore significa la fine.
Parlando delle classi, Dungenborne ne propone già una buona quantità, tra classi fisiche e magiche con le proprie unicità e le proprie abilità attive uniche, che possono essere usate dopo una ricarica e possono veramente risultare fondamentali. Il cavaliere ha mosse offensive, mentre il ladro può diventare invisibile o pietrificare temporaneamente il nemico per sfuggire a una situazione complicata. Il sistema di combattimento si basa sul posizionamento, sul comprendere quando è il momento di non rischiare troppo e anche sull'uso di mosse difensive per bloccare e deviare i colpi avversari, così da replicare con un attacco potenziato. Si tratta di un sistema interessante che potrebbe dare soddisfazioni dopo tante ore di gioco. Si possono inoltre creare diversi personaggi in contemporanea, che condividono l'inventario ma ottengono esperienza in modo separato.
La demo propone inoltre una qualità grafica più che buona, anche se le mappe sono molto generiche, un fantasy medievale colmo di piccoli goblin, pipistrelli, scheletri, ciclopi e via dicendo. Bisognerà vedere se la versione completa saprà ampliarsi con nuove mappe dal sapore più originale.
Infine, sono disponibili una modalità PvP a squadre e una modalità per partite personalizzate. Si tratta di un buon pacchetto anche per il lancio, ma è chiaro che Dungeonborne si pone come progetto live service, che sarà aggiornato nel tempo. Già in questa demo ci sono vari tipi di eventi a tempo con missioni da completare e bonus di accesso, quindi le premesse sono positive per il supporto da parte degli sviluppatori.
La prima impressione con Dungeonborne è buona e pensiamo che chi cerca un gioco a estrazione da giocare in cooperativa e dal taglio fantasy dovrebbe almeno provare la demo su Steam. Certo, è un po' generico in termini visivi e derivativo in tutte le sue componenti, ma non siamo qui per esprimere giudizi definitivi. La fase di prova pare solida ed è una buona premessa per l'arrivo della versione definitiva.
CERTEZZE
- Buona varietà di classi
- Più divertente in cooperativa
DUBBI
- Manca un tutorial che aiuti i nuovi giocatori
- Estetica un po' generica