LittleBigPlanet è essenzialmente un platform pesantemente basato sull'interazione con gli oggetti presenti a schermo, questo grazie ad un motore che mette la fisica in prima posizione. Ogni livello supporta fino ad un massimo di quattro giocatori, e alcuni ostacoli possono essere affrontati e superati mediante la cooperazione di più personaggi tra loro. Il cuore pulsante della produzione è però rappresentato dal gioco online in cooperativa e dall'estrema personalizzazione per quanto riguarda gli elementi dello scenario, gli oggetti e i personaggi. Tutto questo mediante un editor visuale, diviso per categorie, che al contempo è potente e intuitivo, e può essere richiamato in qualsiasi momento con un tasto. Anche il processo di creazione è basato sulla fisica, se ad esempio si disegnano un vaso ed un vassoio a mezza altezza, cadranno a terra in maniera realistica e magari si posizioneranno uno sopra l'altro; se si creano due ruote che vengono attaccate ad un asta, e l'oggetto così composto si posiziona in una parte in discesa, l'asta comincerà a muoversi finchè non troverà un ostacolo. A proposito di sfondi, nella demo presente all'E3 ce n'erano quattro, bastava selezionarli e immediatamente tutto lo scenario cambiava, passando da una spiaggia ad un giardino e così via.
Le possibilità di realizzazione sono molteplici, si parte infatti dalla forma per poi passare alla profondità, altezza, spigolosità, oppure ancora unire due o più creazioni per comporre forme più complesse. Ovviamente gli oggetti e gli elementi di sfondo sarebbero spogli senza poter applicare immagini, decalcomanie o altro, ma è una domanda retorica, in LittleBigPlanet tutto questo sarà possibile e in più basta scattare una foto col cellulare o la macchina fotografica, copiarla sull'hard disk di PlayStation 3 e quindi richiamarla all'interno del gioco, per applicarla e modificarla dove si vuole. Personalizzazione a tutto spiano quindi, che verrà supportata da un'infrastruttura online sulla quale gli sviluppatori puntano molto: l'utente crea un livello od un oggetto, lo mette a disposizione per tutti o per gli amici, gli altri videogiocatori possono utilizzarlo per gareggiare e confrontarsi con i punteggi in una classifica online, oppure ancora lasciare commenti sul livello e la sua conformazione.
Durante la demo, Alex ci ha mostrato alcuni scenari precostituiti, ed uno inedito fatto in soli venti minuti dagli sviluppatori per l'E3. Evans ha più volte ribadito che la creazione è estremamente semplice e veloce, ed ogni livello occuperà solamente pochissimi megabyte: la versione che arriverà nei negozi ne conterrà oltre una quarantina già creati. Graficamente è tutta una questione di stile, e il titolo ne ha da vendere, con personaggi simpaticissimi e ben realizzati, design degli oggetti già disponibili e dei livelli accattivante, ed un frame rate, inutile dirlo, sempre ancorato sui 60 fotogrammi per secondo. Insomma, un piacere per gli occhi oltre che per il pad.
LittleBigPlanet continua a rimanere un gioiellino che vorremmo avere tra le mani subito per dilettarci nella creazione dei nostri contenuti, condividerli o magari giocare a qualche altro livello messo a disposizione dagli utenti. La completa personalizzazione apre il campo a soluzioni infinite ed una probabile grossa diffusione del gioco potrebbe portare alla creazione di una comunità davvero enorme all'interno della quale persone creano livelli, altre oggetti, altre ancora decalcomanie. Il 2008 appare troppo lontano, ma per fortuna a partire da Ottobre sarà disponibile una beta per allietare la nostra dolce attesa.
Ci sono giochi che colpiscono per l'aspetto grafico, altri per il divertimento che provocano, altri ancora per le idee o innovazioni che propongono. LittleBigPlanet forse racchiude, sotto diversi aspetti, tutte queste caratteristiche, e da quando è stato annunciato lo scorso Marzo, è balzato subito nelle prime posizioni nella lista dei titoli più attesi dai possessori PlayStation 3. Lo sviluppatore è Media Molecule, conosciuto in precedenza per Ragdoll Kung-Fu, atipico titolo basato sulla fisica e giocabile unicamente col mouse, una sorta di esperimento che rappresenta sicuramente la base per LittleBigPlanet stesso. Grazie ad Alex Evans, con il quale abbiamo scambiato quattro chiacchiere, siamo riusciti giocare al titolo e approfondire ancora meglio la parte dedicata all'editor.