Ecco quindi che spostarla fino a fine corsa, a tre quarti o a metà non è affatto la stessa cosa, anzi... ed ovviamente lo stesso vale in occasione delle combo. L’effetto di un control scheme di questo tipo è, inizialmente, devastante: il tempo passato sulla tavola è solo una frazione di quello invece occupato distesi sull’asfalto dopo una caduta. Ma piano piano la frustrazione lascia spazio all’autentica sensazione di progresso, di scoperta e di novità, fattori capaci di rendere le sessioni di gioco una vera e propria crescita in parallelo tra sè stessi e il proprio alter ego. E’ come imparare ad andare in skate, e notare passo dopo passo i miglioramenti, fino a raggiungere una tecnica degna di questo nome. Lo scopo del gioco è fondamentalmente quello di riuscire a raggiungere la copertina di due importanti magazine sportivi, e quindi la popolarità, partendo dall’ultima pagina. Per raggiungere tale obiettivo ci saranno ovviamente tutta una serie di sfide e competizioni a base di evoluzioni, ma anche gare di velocità downhill, ovvero giù per alcune discese più o meno ripide; in tali occasioni la telecamera si avvicina allo skater, decentrata, un po’ come con Gears of War durante la corsa. Un effetto molto piacevole, che comunque è solo uno dei punti forti di una grafica davvero di primo piano. La modellazione degli atleti è impressionante, sia per il livello di dettaglio che per la varietà e precisione delle animazioni; leggermente meno esaltanti le ambientazioni, un po’ plasticose in alcuni aspetti ma comunque solide e ben realizzate. Non mancherà un robusto editor per creare il proprio atleta delle fattezze preferite, aggiungendo anche alcuni aspetti psicologici che ne influenzeranno il comportamento. Nel complesso quindi la prova diretta con Skate ci ha lasciato più che soddisfatti; il gioco si trova attualmente in fase di bug fix, e l’uscita sul mercato è prevista settembre. Gli appassionati dello sport in questione possono quindi iniziare a fare il conto alla rovescia...
Con Skate, Electronic Arts fa sul serio. Nello stand del colosso statunitense abbiamo infatti avuto l’occasione di provare il promettente gioco di Black Box, unico autentico rivale di Tony Hawk di Activision, e le impressioni sono davvero molto buone. Come saprà chi ha seguito lo sviluppo del gioco, Skate è ambientato in un’unica enorme città, San Vanelona; una metropoli creata unendo zone di San Francisco, Vancouver e Barcellona, non a caso tre luoghi in cui la cultura della tavola a rotelle è più radicata. La novità sostanziale della produzione EA, e il motivo per cui l’interesse verso il titolo in questione è decisamente alto, sta nel sistema di controllo studiato dai programmatori, che rappresenta davvero un nuovo approccio originale e molto stimolante. Va detto che, malgrado l’addetto incaricato a presentarci il gioco abbia ripetuto numerose volte che si tratta di un sistema molto immediato e di semplice utilizzo, la realtà dei fatti sembra essere praticamente all’opposto, perlomeno per chi è abituato ad anni passati con il falco Activision. Sì perchè Skate adotta una scelta differente fin dalle radici, delegando i trick non alla pressione dei tasti, bensì alla levetta analogica destra. Spostare lo stick in una direzione porta l’atleta virtuale ad andare ad interagire con quella zona dello skate; ma la cosa importante sta nel fatto che anche il livello di inclinazione dello stesso stick è determinante, dal momento che porta semplicemente a realizzare evoluzioni diverse.