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I flop dell'E3 2019

A mente fredda vediamo di analizzare quelli che, secondo il nostro punto di vista, sono stati i momenti meno appaganti e le delusioni dell'E3 2019

SPECIALE di Davide Spotti   —   21/06/2019

L'E3 2019 è andato in archivio e come accade abitualmente è venuto il momento di stilare un bilancio complessivo e tirare un po' le somme su ciò che è stato proposto nell'edizione di quest'anno. Vediamo quindi di riassumere per punti quali sono stati, a nostro avviso, i momenti meno convincenti della fiera californiana, ma anche le aspettative che per un motivo o per l'altro sono rimaste disattese in quel di Los Angeles.

Noia e sbadigli a EA Play

Electronic Arts non ha tenuto una tradizionale conferenza di apertura nei giorni che hanno preceduto l'appuntamento losangelino. Il publisher americano ha preferito affidarsi a una copertura in live streaming della durata di circa tre ore, trasmessa nell'ambito dell'evento EA Play, durante la quale sono stati mostrati alcuni titoli a intervalli di trenta minuti circa l'uno. L'unico momento degno di nota ha coinciso con la presentazione del primo video gameplay di Star Wars Jedi: Fallen Order, dove abbiamo finalmente avuto un assaggio dell'atmosfera e del sistema di combattimento del nuovo action game firmato da Respawn Entertainment. Per il resto scarsa sostanza, tra l'annuncio dei contenuti della Stagione 2 di Apex Legends, la modalità VOLTA Football di FIFA 20 - che peraltro era già stata ampiamente leakata nelle ore precedenti - le novità pianificate su Battlefield 5 e la nuova espansione di The Sims 4. Poco, anche in virtù di un format molto diluito, povero di ritmo e indubbiamente carente di quella solidità che sarebbe servita a tenere vivo l'interesse della platea.

La piattezza della conferenza Netflix

Per la prima volta l'E3 di Los Angeles ha ospitato una conferenza in ambito gaming organizzata da Netflix. La presentazione si è svolta nella serata di mercoledì 12 giugno, in coda alle presentazioni che hanno accompagnato l'edizione di quest'anno. L'appuntamento organizzato dal colosso dello streaming on demand non ha certamente contribuito ad alzare l'asticella di un E3 che ci è parso abbastanza spuntato, anzi. Agli appassionati è stata servita poco meno di un'ora di diretta priva di guizzi o spunti particolarmente interessanti, con il solo annuncio di un nuovo gioco mobile basato su Stranger Things, destinato ad approdare sul mercato nel corso del 2020. Per carità, interessante l'idea di utilizzare dati rilevati attraverso GPS per costruire una realtà alternativa ed esplorabile in tema con quella circostante del giocatore, ma non sentivamo davvero la necessità di un altro appuntamento in streaming privo di ritmo e reale attrattiva per i consumatori.

Tanti trailer e poco gameplay

È stato un po' il leit motiv dell'E3 2019. Sì è vero, qualche filmato interessante di gameplay si è comunque visto - pensiamo soprattutto alle sequenze di Final Fantasy 7 Remake proposte da Square Enix, all'ottimo DOOM Eternal mostrato in grande spolvero da Bethesda o alla lunga presentazione di Watch Dogs Legion da parte di Ubisoft - ma si poteva e doveva fare di più. Ci riferiamo specialmente a Microsoft, che avrebbe dovuto letteralmente sbaragliare questa edizione della fiera californiana, anche in virtù dell'assenza di Sony. È stato effettivamente così? Nì, nel senso che la conferenza organizzata dalla casa di Redmond ha messo molta carne al fuoco con un ritmo particolarmente serrato, limitandosi tuttavia a una fitta sequela di trailer e dando poco spazio agli approfondimenti. Bene l'annuncio del nuovo progetto di Ninja Theory, del nuovo Flight Simulator e dell'acquisizione di Double Fine Studios, molto efficace l'ingresso di Keanu Reeves quando è stato il momento di Cyberpunk 2077, ma sarebbe stata buona cosa terminare la diretta mostrando per lo meno le prime sequenze di gameplay di Halo Infinite.

Focus eccessivo su espansioni e aggiornamenti

È stato anche l'E3 degli annunci strettamente legati a nuovi contenuti in arrivo su prodotti già disponibili al pubblico. Abbiamo già accennato a quanto mostrato da Electronic Arts durante EA Play, ma questo discorso vale anche per Ubisoft, che ad eccezione di Watch Dogs Legion e della premiere di Gods & Monsters ha inanellato una sfilza di trailer dedicati alle novità in arrivo sui vari For Honor, Rainbow Six Siege, The Division 2 e Assassin's Creed Odyssey. Su questo versante non si è tirata indietro nemmeno Bethesda, con i nuovi DLC di The Elder Scrolls Online, l'ultima espansione di The Elder Scrolls: Legends, il futuro update di Fallout 76 con tanto di battle royale e il primo DLC di RAGE 2 intitolato L'avvento dei Fantasmi. Materiale che potrà sicuramente attrarre l'interesse delle rispettive community, ma l'annuncio di ulteriori nuovi titoli avrebbe avuto ben altro peso nella nostra valutazione complessiva della fiera.

Marvel’s Avengers, tra design dei personaggi e microtransazioni

Il piatto forte della conferenza Square Enix è stato l'esteso video gameplay di Final Fantasy 7 Remake, ma c'è stato spazio anche per parlare finalmente di Marvel's Avengers, nuovo titolo dei Vendicatori su cui è da tempo impegnata Crystal Dynamics. La presentazione ha messo in luce alcuni dettagli, tra cui la presenza di una campagna single-player affiancata a una modalità multiplayer online per quattro giocatori. Ciò che ha fatto storcere il naso al pubblico è però soprattutto la carente caratterizzazione dei personaggi. Le fattezze dei protagonisti differiranno infatti da quelle delle controparti cinematografiche: insomma, niente Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chris Evans e compagnia cantante. I giocatori non sembrano essere per niente soddisfatti delle scelte effettuate dal team di sviluppo, che peraltro ha già chiarito di non voler tornare sui propri passi per quanto riguarda il design dei protagonisti. L'altro aspetto che ha fatto discutere è legato alla presenza delle microtransazioni, sebbene Crystal Dynamics si sia affrettata a specificare che si tratterà solo di materiali cosmetici e che viceversa i DLC degli eroi e delle nuove location saranno proposti in forma gratuita.

Splinter Cell e Sam Fisher non pervenuti

Ubisoft si è data da fare per allestire una corposa presentazione con gameplay di Watch Dogs Legion, ma il resto della conferenza è stato per lo più dominato dai dettagli sugli aggiornamenti e le espansioni dei prodotti già disponibili sul mercato. Data la già nota assenza di Skull & Bones, un altro grosso annuncio da parte del publisher d'oltralpe non avrebbe guastato. L'eventualità di scoprire una nuova avventura di Splinter Cell in questa edizione dell'E3 era già stata scoraggiata alla vigilia della manifestazione dal sempre ben informato Jason Schreier di Kotaku, e puntualmente di sorprese non ce ne sono state. Peccato, perché a sei anni da Blacklist ci piacerebbe vedere tornare in azione l'eclettico Sam Fisher con un nuovo entusiasmante incarico.

I flop dell'E3 2019

L’assenza di Sony

Dell'assenza di Sony all'E3 2019, per la prima volta nella storia della manifestazione, si sapeva già da mesi. Abbiamo comunque voluto richiamarla tra i flop perché effettivamente l'appuntamento di quest'anno ne ha risentito. D'accordo, già nella precedente edizione Sony aveva giocato un po' di rimessa, mettendo sul piatto uno showcase focalizzato sulle esclusive anziché dedicarsi a una conferenza in piena regola, ma almeno era stato possibile dare un nuovo sguardo a titoli molto attesi come The Last of Us 2 e Ghost of Tsushima. Quest'anno i suoi prodotti di maggior peso della casa giapponese sono rimasti lontani dai riflettori, in attesa del momento più propizio per tornare all'attacco con un evento dedicato. Che dire, restiamo alla finestra in fervente attesa.

Contra Rogue Corps: ce n’era davvero bisogno?

La Konami di oggi sembra solo una pallida copia dell'azienda che in passato ha sfornato titoli di spessore ricordati con piacere dai giocatori di vecchia data. Un declino in atto già da qualche anno a questa parte, curiosamente in netta controtendenza rispetto alla risalita di Capcom, che negli ultimi tempi non sta davvero sbagliando nulla. Ecco, Contra: Rogue Corps sembra essere un altro esempio della preoccupante involuzione a cui è andata incontro la casa giapponese nell'attuale generazione. Il primo trailer, mostrato durante il Direct di Nintendo, lascia grosse perplessità sui valori produttivi messi in campo per questo remake, che peraltro si allontana in modo considerevole dalle atmosfere 2D dei titoli originari per abbracciare un approccio 3D e meccaniche da twin-stick shooter. Logicamente speriamo di sbagliarci, ma le premesse non sembrano davvero essere delle migliori.

La mancanza di Bayonetta 3

Bayonetta 3 era tra i grandi attesi alla vigilia dell'E3 2019, ma ancora una volta i fan dell'avvenente fattucchiera di Platinum Games dovranno riporre la loro scimmia nell'armadietto e aspettare un momento più favorevole per darsi alla pazza gioia. Non fraintendeteci: il Direct di Nintendo è stato comunque ricco di spunti e ben architettato specialmente se messo a confronto con il livello medio delle altre presentazioni offerte quest'anno, tuttavia vista la sicura assenza di Metroid Prime 4 ci sarebbe piaciuto vedere finalmente in azione la futura opera di Kamiya e soci. Per adesso tocca "accontentarsi" di Astral Chain, che da quanto si è visto finora non sembrerebbe però essere affatto male.