Esattamente un anno fa, dopo l'acquisizione di Codemasters da parte di Electronic Arts per 1,2 miliardi di dollari, è arrivata la notizia che non avremmo più assistito a nuovi capitoli di due saghe storiche e iconiche di giochi dedicati alle quattro ruote. Il publisher americano, con un colpo di spugna, ha cancellato DIRT e Project CARS, che, seppur non siano riusciti a brillare con i loro ultimi capitoli, forse non avrebbero meritato una fine così drastica.
L'acquisizione ha spostato di molto gli equilibri nel mondo dei motori, facendo di EA, come da tradizione, una delle compagnie con il maggior numero di licenze; praticamente solo le due ruote le sono sfuggite, e sono in mano all'italiana Milestone. Insieme a F1, ora chiamato EA Sports F1, la casa americana si è infatti assicurata anche WRC e, come da prassi recente, ha provveduto a cambiarle il nome in EA Sports WRC.
Riusciranno i valori produttivi di EA e il pedigree di Codemasters a dare agli amanti dei rally un prodotto in grado di riscattare il problematico WRC Generations? Abbiamo provato una demo di EA Sports WRC, ecco cosa abbiamo scoperto.
Più contenuti per la Carriera
Sapere che Codemasters sarebbe tornata a sviluppare un titolo dedicato al mondo del rally ci ha riportato alla mente ricordi, purtroppo, davvero datati, di quando questo genere viveva di un decennio dorato. Lo studio di sviluppo inglese negli anni ha dato vita ad alcune delle serie di videogiochi più iconiche come TOCA Race Driver e Colin McRae Rally, per non parlare di Dirt Rally. Dopo qualche anno passato sulle monoposto di F1, il team ha potuto dedicarsi a nuovi progetti, e uno dei primi non poteva che prevedere una rivitalizzazione della serie WRC.
E da dove iniziare la ristrutturazione se non dalla Carriera? Per quanto il multiplayer sia una componente imprescindibile per godere di un'esperienza completa, il pilastro portante di un gioco di rally rimane tutto ciò che compone le attività a giocatore singolo. Ovviamente, gli sforzi maggiori si sono concentrati sulla Carriera, sicuramente più ricca rispetto ai precedente WRC, mantenendo però una progressione similare. Una volta personalizzato il proprio avatar e scelto, come di consueto, se partire dal campionato FIA Junior WRC, WRC 2 o WRC, non ci resta che decidere se sperimentare un'auto creata da noi o selezionare direttamente la nostra compagna d'avventura dalla lista delle vetture ufficiali.
La scelta dipenderà da noi. In EA Sports WRC è possibile creare quasi da zero la vettura con cui prenderemo parte al campionato ufficiale, scegliendo pezzo per pezzo le componenti, dalla carrozzeria fino alla parte meccanica. Per quest'ultima, troveremo pezzi come motore, scarico o cambio a prezzi diversi, in quanto potremo scegliere se tentare la sorte con componenti ricondizionate o usate per abbattere il prezzo e conservare più budget settimanale possibile da investire in altri ambiti o spendere tutto per pezzi nuovi e performanti. Ogni nostra creazione rimarrà legata alla Campagna e non sarà possibile usarla al di fuori di essa. In concessionaria, invece, troveremo il solito trio composto dalla Puma Rally1 HYBRID, dalla Hyundai i20 N Rally HYBRID e dalla Toyota GR Yaris Rall1 HYBRID; esatto, l'ibrido è la vostra unica scelta, e l'elettrico, che si voglia o no, è il futuro anche nelle competizioni ufficiali.
La Carriera, a differenza del Campionato, dove è possibile solo progredire tappa per tappa come nella realtà, offre altri eventi collaterali selezionabili dal Calendario presente nell'hub principale. Di fatto, non ci sono grandi novità e le attività si dividono tra eventi Sponsor, prove speciali (che richiedono l'acquisto della vettura della giusta categoria) e pause durante le quali migliorare il nostro team di ingegneri e meccanici. Durante la nostra prova è stato possibile selezionare un solo appuntamento a settimana, nonostante ne siano disponibili almeno cinque, e una volta avviato un campionato non vi era possibilità di intervallarlo con altri eventi. Se questa sarà effettivamente la progressione del gioco finale potrebbe essere piuttosto limitante, ma questo potremo verificarlo solo in fase di recensione.
Partire dalle basi per diventare una Leggenda
Anche se è possibile selezionare il livello di difficoltà all'inizio della Carriera o del Campionato, chi si affaccia a EA Sports WRC per la prima volta o ritorna su un titolo rally dopo molto tempo dovrebbe iniziare dalla Scuola Rally. C'è infatti una differenza piuttosto sostanziale tra lo stile di guida che impone WRC e l'effettivo modello di guida pensato da Codemasters per questo capitolo.
Prima di poter capire i difetti del comportamento dell'auto, è necessario per i novizi fare un po' di pratica imparando come domare la potenza dei cavalli delle vetture che solcano asfalto, neve e sterrato nelle 17 tappe del Campionato WRC, e imparare anche il significato delle indicazioni del navigatore, dato che nessuna mini-mappa o GPS vi verrà in soccorso. Per i veterani, invece, possiamo consigliare di fare qualche giro di prova nelle Prove a Tempo per familiarizzare con le modifiche apportate al modello di guida dal team inglese.
Nei giochi su licenza è davvero difficile, se non quasi impossibile, trovare quel guizzo in grado di portare novità e interessanti idee per coinvolgere i giocatori, soprattutto se il compito principale è quello di trasporre in modo fedele i campionati ufficiali. Se non si è ancora pronti ad affrontare né la Carriera né il Campionato, ci sono i Momenti, tappe realizzate ad hoc per ripercorrere le gesta dei più celebri piloti ambientazioni altrettanto iconiche. A completare l'offerta, c'è ovviamente anche la modalità multigiocatore, che però non abbiamo potuto testare: rimandiamo alla recensione qualunque giudizio in merito.
Mani sul volante
Codemasters ha una lunga carriera spesa sui giochi di corse, molti dei quali erano proprio dedicati al rally, dunque le nostre aspettative su un consistente miglioramento su tutta la parte tecnica inerente al modello di guida erano piuttosto alte. Una delle novità è infatti il Dynamic Handling System, divenuto più avanzato a detta degli sviluppatori, che può offrire un'esperienza più realistica per tutti i veterani e al tempo stesso una maggiore personalizzazione per i novizi, con aiuti e difficoltà adattabili.
Questo si traduce in una buona scelta di settaggi per personalizzare a piacimento cosa lasciare gestire al gioco e cosa controllare in maniera manuale. Una volta messe le ruote sull'asfalto, invece, attualmente non sembra che vi sia un cambiamento così tangibile nel modello di guida. EA Sports WRC è effettivamente molto divertente da giocare una nel momento in cui si padroneggiano le giuste tempistiche per approcciare le curve più o meno strette, ma potrebbe allo stesso tempo essere un grosso ostacolo per chi non ha intenzione di migliorarsi e scendere a patti con un volante molto sensibile e tanti cavalli da domare.
In alcune occasioni, soprattutto con le auto più leggere e meno performanti della FIA WRC Junior, sembra esserci un leggero ritardo nel tempo di risposta dei comandi, soprattutto per quanto riguarda la sterzata e il freno a mano con l'utilizzo del pad. Per le vetture più prestanti e quelle storiche, invece, il bilanciamento appare ottimo, sebbene siamo ancora ben lontani dalla simulazione più spinta, anche settando tutte le impostazioni su manuale.
Le auto scivolano sul terreno, indipendentemente da cosa sia fatto e composto e, a parte vibrazioni sporadiche del controller, l'attrito e l'aderenza non sempre sembrano rispecchiare le reali condizioni del manto stradale. Inoltre sul bordo dei tracciati abbiamo incontrato ostacoli ambientali come piccoli massi e tronchi d'albero, per fare due esempi, che in alcune circostanze hanno completamente distrutto la nostra vettura e in altri casi si sono sgretolati come nei più classici giochi arcade, lasciandoci interdetti per la casualità di queste interazioni. A ciò si aggiungono dinamiche di collisioni in alcuni casi estremamente esagerate; dato che WRC non permette rewind, ma solo di riprovare per un massimo di cinque volte la tappa una volta completata o in caso di ritiro, certi "incidenti" dovrebbero avere un peso più equilibrato.
Qualcosa da aggiustare
Le riparazioni che si possono compiere sull'auto a fine sessione sono davvero ben studiate, non troppo approfondite, certo, ma sono state pensate in modo da creare un ulteriore grado di sfida e una maggiore interazione con il proprio mezzo. Il lavoro dei meccanici e degli ingegneri sarà migliore in base alla loro motivazione e alla loro esperienza; in questo influisce anche la nostra disponibilità economica, fornita dal budget settimanale, che a sua volta dipende da sponsor e investitori, oltre che dalle nostre prestazioni in gara.
Nonostante ci siano consigli su quali parti riparare, la scelta è completamente nelle nostre mani. Possiamo scegliere di effettuare riparazioni rapide (spendendo meno soldi, ma con il rischio che non sia sufficiente come rattoppo), una riparazione standard o optare per la più dispendiosa sostituzione, che costerà di più sia in termini di crediti che di tempo. Quest'ultimo è molto importante, poiché riparazioni più lunghe potrebbero impedirci di partecipare alle sessioni di shakedown.
La vettura non è l'unica ad avere bisogno di una riparazione. Durante la nostra prova, non abbiamo potuto fare a meno di notare delle incertezze grafiche, anche alternando settaggi diversi e risoluzioni più basse. Abbiamo testato EA Sports WRC su di un PC dotato di NVIDIA GeForce RTX 4070 Ti e processore Intel Core i7-13700K, e i fenomeni di pop-in e cali di frame rate si sono manifestati spesso, segno che c'è ancora da lavorare sull'ottimizzazione. Trattandosi di una versione demo, c'è una buona probabilità che la maggior parte dei problemi tecnici saranno risolti prima dell'uscita.
Quello su cui purtroppo nessuna patch potrà metterci letteralmente una pezza è la grafica in generale, non all'altezza di un prodotto di nuovissima generazione. Il lavoro compiuto per trasporre più fedelmente possibile gli scorci di paesaggi che fanno da cornice alle tappe ufficiali è comunque buono, con scenari puliti senza appesantire ulteriormente il carico di lavoro di rendering con asset superflui e troppi elementi a schermo.
Lo zampino di Electronic Arts
La versione su cui abbiamo passato alcune ore sfrecciando tra sterrato e asfalto è ben lontana dall'essere quella definitiva, nonostante il lancio sia previsto tra meno di un mese. Con ciò possiamo affermare che alcune sbavature possono essere ancora corrette e che in fase di revisione potremmo avere tra le mani un prodotto più solido e con meno incertezze, soprattutto a livello tecnico.
Quello che abbiamo notato e che difficilmente cambierà è che sono già visibili alcuni contenuti bloccati. Stiamo parlando di alcune tappe che fanno parte della categoria Momenti, sfide che ripercorrono le gesta più memorabili dei più grandi piloti di rally. Secondo Electronic Arts, questa sezione sarà aggiornata molto frequentemente per dare ai giocatori ulteriori motivi per rimanere incollati con le mani sul pad o sul volante, ma non tutte le tappe saranno alla portata di tutti i giocatori.
Non è ancora chiaro quante, ma sembra che alcuni Momenti saranno disponibili solamente a quei giocatori in possesso di un abbonamento attivo ad EA Play, il servizio di Electronic Arts che dà accesso al proprio catalogo giochi previo pagamento mensile o annuale. Inoltre, non ci sono notizie chiare se questa pratica sarà applicata ad altro all'interno del gioco o si limiterà solo a questa categoria. Finora, i vantaggi degli abbonati al servizio si limitavano a skin o alla possibilità di giocare qualche giorno in anticipo rispetto alla data ufficiale, ma sembra che Electronic Arts abbia deciso di includere anche contenuti veri e propri.
Infine, non poteva mancare il Pass Stagionale, composto da ricompense estetiche sbloccabili avanzando nei livelli, maturando esperienza di gioco. Ovviamente, c'è anche la possibilità di passare a VIP per ottenere degli oggetti cosmetici esclusivi, una pratica anch'essa piuttosto consolidata all'interno dei giochi di Electronic Arts, dato che l'abbiamo vista anche su F1 2023, tanto per fare un esempio dello stesso genere e dello stesso studio.
Fare peggio di WRC Generation era molto difficile, e Codemasters sembra aver preso per i capelli una licenza che stava andando tristemente alla deriva, sia in termini di contenuti sia per quel che riguarda il divertimento alla guida. Apparentemente, non siamo al cospetto di una nuova era per WRC, ma possiamo quanto meno scorgere dei consistenti miglioramenti in tutte le categorie, da una carriera più densa di eventi a una guidabilità più solida, seppur lontana dall'essere completamente appagante. Non resta dunque che testare il multiplayer, non disponibile durante questa nostra prova, per poter definire se i margini di rinascita siano già palpabili da questo primo capitolo ad opera di Codemasters.
CERTEZZE
- Guidabilità migliorata
- Carriera più ricca di eventi
- I Momenti sono un ottimo spezzanoia
DUBBI
- Incertezze grafiche anche a settaggi più bassi
- Progressione della Carriera ancora da valutare
- Contenuti bloccati senza abbonamento EA Play