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Elden Ring: Shadow of the Erdtree, abbiamo passato tre ore con l'attesissima espansione di FromSoftware

Siamo volati a Parigi per provare Shadow of the Erdtree. Dopo ben tre ore di giocato, ecco cosa possiamo raccontarvi di questa affascinante espansione di Elden Ring.

PROVATO di Aligi Comandini   —   04/06/2024
L'immagine di copertina di Elden Ring: Shadow of the Erdtree ha indubbiamente il suo fascino
Elden Ring: Shadow of the Erdtree
Elden Ring: Shadow of the Erdtree
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Nonostante FromSoftware nell'ultimo decennio si sia guadagnata di diritto un posto tra i team più rinomati di sempre, Elden Ring resta comunque uno dei picchi più alti mai raggiunti dalla casa giapponese. Questo incredibile open world forse non avrà forse avuto la carica evolutiva e l'impatto sul mondo dello sviluppo di Demon's e Dark Souls, eppure il suo strabiliante successo è riuscito a far scoprire il genere dei soulslike ben al di là della (comunque enorme) nicchia a cui faceva riferimento.

Elden Ring ha catturato giocatori che nessun titolo di FromSoftware aveva anche solo lontanamente incuriosito, ed è riuscito a spezzare barriere tali con la sua formula da rendere persino il suo DLC, Shadow of the Erdtree, un evento atteso più di molti blockbuster completi. E il bello è che questa diffusione nasce prevalentemente dal passa parola generale e dalla qualità del gioco base, perché, quando si tratta di marketing e comunicazione, la tendenza dello studio giapponese e Bandai Namco è da sempre quella di cadenzare le informazioni svelando il minimo indispensabile.

A poco dal lancio, però, Miyazaki e compagnia bella di norma offrono sempre almeno un assaggio del gameplay abbastanza approfondito delle loro creature, e anche stavolta hanno rispettato tale abitudine, regalando a noi e a un bel po' di stampa internazionale una prova di ben tre ore nella prima regione della Terra delle Ombre.

Volati a Parigi per provare il gioco in una location d'eccezione - eravamo in una chiesa sconsacrata, quantomai adatta - abbiamo quindi cercato di carpire tutto il possibile, prima dell'inevitabile arrivo del gioco completo per la recensione. Curiosamente, questo test non era privo di sorprese, e si è rivelato molto più illuminante del previsto.

Una distesa di morte

Nel caso ve lo stiate chiedendo, tutti i requisiti minimi per raggiungere la nuova zona di Elden Ring sono stati confermati: Mohg e Radhan devono venir obbligatoriamente eliminati per ottenere l'accesso al DLC e questo si trova proprio nella mappa in cui si combatte il primo dei due. Lì troverete ad attendervi una misteriosa guerriera corazzata in cerca di Miquella, che vi chiederà di interagire con la crisalide nei paraggi; prevedibilmente, proprio questa è l'entrata per la prima area, inizialmente così buia da permettere al giocatore di orientarsi solo osservando una distesa di tombe spettrali e la luce della grazia in lontananza.

Questo è uno dei primi legacy dungeon che esplorerete in Shadow of the Erdtree. Se ve lo state chiedendo... sì, è tanto complesso dentro quanto sembra da fuori
Questo è uno dei primi legacy dungeon che esplorerete in Shadow of the Erdtree. Se ve lo state chiedendo... sì, è tanto complesso dentro quanto sembra da fuori

Le cose cambiano molto rapidamente, tuttavia: appena riposato al primo checkpoint la giornata avanza, e una luce smorzata da un cielo innaturale illumina una delle zone più belle mai viste nella creatura di FromSoftware. La Terra delle Ombre infatti ricorda solo in minima parte Sepolcride, e non appena si inizia ad esplorarla si nota rapidamente quanto le sue lande siano molto più ricche di punti di interesse e segreti. Basta girare marginalmente la telecamera per notare strutture complesse, aree verdeggianti sospese, giganteschi portali di pietra e un enorme albero distorto chiamato Scadutree verso l'orizzonte; anche qui, insomma, FromSoftware è riuscita ad applicare i canoni di design dei souls classici a mappe estese (e quella parziale libertà di approccio all'esplorazione), ma non si è dimenticata di offrire chiari indizi visivi per capire subito dove è il caso di dirigersi. Non solo, già nella prima zona ci sono ben due Legacy Dungeon, rispettivamente chiamati Castello di Ensis e Insediamento Murato di Belurat, ovviamente pieni zeppi di pericoli e con boss dedicati.

Non attaccate a vista questo tizio. Si tratta di uno dei seguaci di Miquella, ed è chiaramente legato a una qualche quest. Il caro Empireo che guida il vostro nuovo viaggio ha molti amici, e tutti provengono da fazioni diverse. Curioso...
Non attaccate a vista questo tizio. Si tratta di uno dei seguaci di Miquella, ed è chiaramente legato a una qualche quest. Il caro Empireo che guida il vostro nuovo viaggio ha molti amici, e tutti provengono da fazioni diverse. Curioso...

I due Legacy Dungeon non erano enormi - anche se, per via della natura della prova, siamo andati dritti senza perderci troppo nell'esplorazione - tuttavia Belurat ci ha particolarmente stupito col suo level design, che strutturalmente sembrava essere una versione più minuta e facilmente esplorabile della capitale del primo gioco, Leyndell. Il fatto che fin da subito si possa gironzolare per mappe simili, comunque, dovrebbe essere un chiaro indice di quanto Shadow of the Erdtree offrirà in termini di contenuti. Più di 10 boss maggiori sono stati confermati (alcuni facoltativi, pare), insieme a oltre 100 nuove armi appartenenti a otto categorie inedite, e ciò dovrebbe indicare un DLC facilmente in grado di occupare qualche decina di ore minimo anche a giocatori veterani (e probabilmente molte di più per chi ama esplorare ogni mappa nei minimi dettagli).

Già che abbiamo tirato in ballo le armi, comunque, è il caso di parlare delle peculiarità della nostra prova, perché prevedibilmente per vagare nella nuova ambientazione avevamo a disposizione non uno, ma ben tre diversi personaggi, tutti costruiti in modo molto specifico. Per l'esattezza si trattava di un incantatore misto fede/intelligenza, di un poderoso guerriero forza e di un agile combattente destrezza; non usavano però abilità e armi del gioco base ed erano stati accuratamente tarati per poter utilizzare un gran numero di nuove armi dell'espansione, normalmente non disponibili dall'inizio. Il motivo? Farci sperimentare con i set di mosse aggiuntivi, e sono bastati pochi minuti per comprendere come mai lo studio volesse renderci partecipi della cosa...

Squadra che vince a volte si cambia

D'altronde c'erano solo due modi per spingere chiunque avesse finito la campagna a testare nuove armi e build: creare strumenti di morte spudoratamente potenti e capaci di rompere tutto ancor più di quelli base, o dar vita ad armi così uniche e spassose da stimolare la curiosità di qualunque utente.

Da sempre volete essere fastidiosi come i profumieri del gioco base? Ora potete! E le loro boccette sono armi davvero potenti
Da sempre volete essere fastidiosi come i profumieri del gioco base? Ora potete! E le loro boccette sono armi davvero potenti

Fortunatamente, FromSoftware sembra aver seguito prevalentemente la seconda strada, nonostante un pizzico della prima lo si sia notato in certe scelte. Per l'esattezza nel nostro inventario abbiamo trovato categorie del tutto nuove, dalle boccette dei profumieri del primo gioco a guanti con vari effetti, fino ad armi apparentemente classiche, ma dotate di set di mosse così diversi da quelli comuni da poter praticamente rappresentare delle categorie a sé stanti. La cosa eccezionale? Ognuna delle armi offerte era talmente peculiare da meritare una build dedicata. Per fare qualche esempio, i nuovi guanti permettono di combattere come un maestro di kung fu, con tanto di spettacolari combinazioni di pugni, calci roteanti e una weapon art ad area così efficiente da sterminare gruppi interi di nemici in un lampo; le boccette sopra citate spruzzano profumo esplosivo che permane a terra e danneggia chiunque arrivi a tiro (ma con un raggio limitato, comprensibilmente), e infine i nuovi coltelli da lancio permettono di scagliare lame a raffica all'infinito a distanza di qualche metro, con in più un'arte dedicata molto lenta nell'attivazione e capace di trasformare i lanci normali in colpi da cecchino. Già aggiunte simili potrebbero far salivare i più, eppure anche le armi più comuni hanno confermato di avere trucchi imprevedibili a disposizione: martelli e lance? Possono venir scagliate come proiettili con l'attacco pesante e tornano in mano dopo il lancio senza particolari problemi; altre tipologie di guanti? Non attaccano necessariamente con le arti marziali, ma possono applicare status e donare un set di mosse più simile a quello di una belva feroce. Aggiungete a tutto questo armi spaventosamente potenti come uno spadone del fuoco con cui abbiamo tritato buona parte degli avversari, e una spada lunga dalle movenze comparabili a quelle di Malenia (ma più basilari ed eleganti), e otterrete una lista di primizie capace di far vacillare anche il giocatore più affezionato alla sua build classica.

Persino gli scudi hanno set di mosse unici in questa espansione. Una gioia per chiunque voglia usare build atipiche ed estremamente difensive
Persino gli scudi hanno set di mosse unici in questa espansione. Una gioia per chiunque voglia usare build atipiche ed estremamente difensive

Ovviamente non mancano anche nuove magie, alcune di quelle da noi testate sono parse davvero brutali. Purtroppo però alcuni problemi di bilanciamento della demo non ci hanno permesso di validarne l'efficacia. Una volta regolate a dovere, comunque, pure queste diventeranno quasi sicuramente un'ottima aggiunta all'arsenale di qualunque mago, chierico, o via di mezzo.

Nel caso abbiate paura di non avere a disposizione abbastanza materiali per potenziare tutto il ben di dio descritto poco sopra, vi assicuriamo che non è il caso di fasciarsi la testa. Durante l'esplorazione abbiamo trovato una miriade di materiali per il potenziamento delle armi, chiaramente pensati per permettere a qualunque giocatore di portare almeno una manciata di novità al massimo livello di potenza senza sforzo. Che ci sia un'abbondanza simile è assolutamente logico, specialmente se si considera il numero dei nuovi strumenti e quanta cura è stata riposta nella creazione di ognuno di essi. Detto ciò, anche questi poderosi nuovi metodi di spaccare il cranio dei nemici potrebbero non bastare contro i pericoli della Terra delle Ombre...

L'ago pende verso gli schiaffi

Avete presente quando è stato riferito che la difficoltà di Shadow of the Erdtree sarebbe stata simile a quanto visto dalla Vetta dei Giganti della campagna base in poi? Beh, chiunque lo abbia detto ha spudoratamente mentito. La nostra prova ci ha messo a disposizione personaggi con un bel po' di vigore, armature di tutto rispetto e un equipaggiamento non solo potenziato al massimo, ma impossibile da ottenere a inizio espansione, eppure le mazzate mortali non sono assolutamente mancate.

Pure tra i nemici base non mancano le sorprese. Vedete questi uccellacci? Sono versioni in miniatura degli uccelli della morte della campagna base. Fastidiosissimi
Pure tra i nemici base non mancano le sorprese. Vedete questi uccellacci? Sono versioni in miniatura degli uccelli della morte della campagna base. Fastidiosissimi

Qualunque abitante della Terra delle Ombre ha la capacità di sciogliere la vostra barra dei punti vita alla velocità della luce: i mostri uccidono nel giro di una manciata di colpi, alcuni boss possono disgregarvi in uno o due attacchi anche con un investimento in vigore da più di 50 punti e, non bastasse, praticamente ogni avversario principale ha un quantitativo al limite della follia di punti vita, che richiede un'ottimizzazione non indifferente del proprio personaggio per avere vita facile. Certo, le build della prova non erano perfettamente ottimizzate e mancavano ad esempio di alcuni dei trucchetti più devastanti di Elden Ring (armi con sanguinamento molto elevato, certe magie e tanto altro), ma non erano minimamente sottovalutabili. La difficoltà di Shadow of the Erdtree è un picco mostruoso rispetto al resto della campagna; quest'espansione è pensata chiaramente come contenuto endgame.

Giusto per farvi capire come mai il livello di sfida è così alto, ci teniamo a precisare che non si tratta di una semplice questione di danni. No, per far sì che i giocatori non abusassero ferocemente della schivata e si sentissero in pericolo costante, gli sviluppatori di FromSoftware hanno applicato le caratteristiche di Malenia a molti mostri e boss della Terra delle Ombre: certi nemici hanno un tracking innaturale, e una permanenza attiva delle mosse tale che risulta difficilissimo schivarle anche con il giusto tempismo. Inoltre i colpi sferrati sugli scudi pesanti sembrano impattare in modo più fragoroso sulla stamina del proprio alter ego, e gli status danno l'impressione di funzionare più saltuariamente sui nemici (anche se quest'ultima cosa la abbiamo potuta testare solo limitatamente). Sì, in parole povere, anche qui le build più forti dovrebbero funzionare, ma di certo non con l'inarrestabile potenza con cui puliscono tutto nel gioco base. Parleremo più dettagliatamente del bilanciamento e dei suoi dilemmi in un articolo a parte, ma, considerando come funziona Elden Ring, forse queste erano le uniche scelte possibili per mantenere una difficoltà elevata in un DLC.

Il bilanciamento di Shadow of the Erdtree è ancora una volta piuttosto ballerino, soprattutto perché tarato verso l'alto, per arginare le build più esagerate. Le benedizioni, però, sembrano pensate per permettere a chiunque di aggirare almeno in parte la cosa
Il bilanciamento di Shadow of the Erdtree è ancora una volta piuttosto ballerino, soprattutto perché tarato verso l'alto, per arginare le build più esagerate. Le benedizioni, però, sembrano pensate per permettere a chiunque di aggirare almeno in parte la cosa

Ciò detto, parte del fascino dell'open world di FromSoftware risiede anche nella facilità con cui tale livello di sfida lo si può aggirare, rispetto agli altri souls. Miyazaki e compagnia bella hanno quindi deciso di implementare nel gioco un sistema extra di "benedizioni" con cui è possibile potenziare il proprio personaggio e facilitarsi la vita contro i boss. Vagando per la mappa troverete ad attendervi le rune di Miquella in varie zone e nei paraggi vi sarà sempre una parte del suo "corpo" spendibile alle grazie per ottenere la benedizione dello Scadutree - in pratica un potenziamento valido solo nella nuova zona, che fa diminuire i danni subiti dai nemici e aumenta i vostri. Accumularne vari prima dei boss è fattibilissimo (basta lasciarli come ultimo obiettivo) e può semplificare nettamente la vita di chi non è stato in grado di perfezionare le proprie capacità durante la campagna base. Il problema è uno solo: non è chiaro al momento se agisca per percentuali o con valori fissi, né se abbia un'efficacia diversa su personaggi di basso livello e su personaggi già enormemente potenziati. Su quelli offerti per la prova l'efficacia di questa benedizione non ci è parsa particolarmente eccezionale e, se non offrisse cambiamenti significativi su personaggi poco livellati, Shadow of the Erdtree potrebbe risultare ai limiti dell'impossibile per alcuni giocatori. Sono indubbiamente aspetti che andranno valutati a dovere in sede di recensione. Per la cronaca, parallelamente a quella offerta da Miquella, su certe statue si trova una benedizione aggiuntiva chiamata Revered Spirit Ash Blessing, che potenzia la resistenza di Torrente (la vostra fedele cavalcatura) e delle ceneri per le evocazioni. Ovvio che vengano ancora viste come una risorsa da tenere in considerazione.

Esplorare il mondo del gioco potrebbe ripagare più che mai in questo DLC. I misteri da svelare sono più appassionanti che mai, e sembrano delineati molto meglio
Esplorare il mondo del gioco potrebbe ripagare più che mai in questo DLC. I misteri da svelare sono più appassionanti che mai, e sembrano delineati molto meglio

Lo abbiamo accennato poco fa, ma è il caso di sottolinearlo nuovamente: la build del gioco da noi provata non era delle più recenti e presentava chiari bug, oltre a strani problemi di bilanciamento delle abilità. Certe magie caricate facevano meno danni delle loro versioni base, alle volte i critici alle spalle non funzionavano, ed è chiaro che per offrirci armi avanzate gli sviluppatori hanno dovuto toccare qualche dato significativo, perché pure determinati talismani trovati esplorando non sembravano avere effetti di alcun tipo. È abbastanza sicuro che la versione completa sarà piuttosto diversa da quella da noi provata, e chissà che anche il bilanciamento delle benedizioni non riveli con più chiarezza le sue qualità effettive.

Nel complesso, comunque, Shadow of the Erdtree è riuscito a catturarci completamente da subito. La Terra delle Ombre è un luogo ricco capace di stregare chiunque lo esplori, senza contare che basta pochissimo per incontrare un gran numero di NPC, e iniziare a farsi un'infinità di nuove domande su Miquella e sull'universo del gioco. In più, ogni incontro, ogni scena d'intermezzo, e ogni descrizione impressiona grazie alla sapiente messa in scena degli sviluppatori, ormai tra i migliori al mondo quando si tratta di creare mondi che grondano mistero da tutti i pori. Certo, i dubbi sul bilanciamento restano (ed è difficile che vengano del tutto smorzati al lancio, conoscendo FromSoftware), ma è davvero difficile che quanto visto possa deludere. Shadow of the Erdtree è chiaramente un'espansione enorme e ambiziosissima, e non vediamo l'ora di scoprirne ogni segreto.

La prova di Shadow of the Erdtree ha confermato molte delle nostre aspettative: l'espansione di Elden Ring sembra enorme, curatissima e persino più affascinante dello straordinario gioco di cui fa parte. Esattamente come il gioco base, però, sembra faticare nella gestione del bilanciamento della difficoltà, e potrebbe essere questo il suo unico vero difetto, ora della fine. Nel complesso, comunque, quanto provato ci ha divertito alla grande, lasciandoci una voglia pazzesca di esplorare la Terra delle Ombre e di svelare tutti i suoi segreti. Davvero improbabile che possa deludere, vista la qualità generale.

CERTEZZE

  • Numero smodato di nuove armi uniche e divertenti da usare
  • Già la prima regione della Terra delle Ombre è enorme e curatissima
  • Difficoltà più elevata del previsto

DUBBI

  • I dubbi sul bilanciamento rimangono