La figura del papà è entrata ormai prepotentemente da diversi anni da protagonista nei videogiochi, con dei personaggi che si sono rivelati differenti dal classico eroe tutto d'un pezzo, impegnato a salvare il mondo, o la sua amata rapita dal cattivone di turno. Titoli come Silent Hill o The Last of Us, per esempio, ci hanno restituito figure normali anche all'interno di contesti fantasiosi. Persone comuni, in grado però di lottare con tutto se stessi per proteggere dai pericoli i loro figli, naturali e non, e le persone a loro care. Così, per celebrare la Festa del papà, abbiamo scelto quelli che per noi sono cinque migliori dei migliori padri del mondo dei videogiochi, sempre senza la presunzione di creare una lista definitiva o di trovare i consensi di tutti i nostri lettori, che magari avrebbero aggiunto un John Marston (Red Dead Redemption) o un Mike Haggar (Final Fight), giusto per fare due esempi.
ATTENZIONE: l'articolo contiene alcuni spoiler sui personaggi e sui videogiochi che li hanno visti protagonisti.
Joel Miller (The Last of Us)
L'amore incondizionato di un padre verso il figlio è qualcosa di indescrivibile a parole: puoi provarci quanto vuoi, ma le parole da sole non bastano. Perfino nel devastato quanto complicato scenario di un mondo post-apocalittico com'è quello di The Last of Us di Naughty Dog. Come un lampo gelido, all'inizio del gioco il cuore di Joel Miller e quello dei giocatori viene colpito dalla fine prematura della piccola Sarah. Un dolore straziante, folle, incontenibile, un momento che ha anche del tenero nella sua drammaticità che miscela rabbia e angoscia, terrore e furia, mentre l'anima di Joel si spegne e muore con la vita di sua figlia. Ma quell'amore che sembrava ormai sepolto nei meandri più nascosti della sua anima, torna prepotentemente fuori quando vent'anni dopo l'uomo si imbatte nella giovane Ellie, con la quale pian piano viene a crearsi un rapporto simile a quello tra padre e figlia, mentre tra orde di infetti, militari e bande di criminali senza scrupoli, attraversano realtà desolate come ciò che resta di Pittsburgh e di altri centri urbani ormai abbandonati.
Lee Everett (The Walking Dead)
Non è il padre biologico di Clementine, la protagonista, ma di certo Lee Everett di The Walking Dead di TellTale Games non ha nulla da invidiare al vero genitore della piccola. Lee è un ex professore universitario condannato per aver ucciso un senatore dello Stato della Georgia che si imbatte per caso in Clementine dopo esser fuggito in maniera rocambolesca dall'auto della polizia che lo stava portando in prigione. Da lì in poi, giorno dopo giorno, tra i due nasce un rapporto molto intenso, e l'ex insegnante diventerà per la bambina una figura paterna sempre pronta a proteggerla fisicamente e moralmente. Di momenti drammatici Lee e Clementine ne vivono a decine nel loro viaggio, fino al tragico epilogo, quando Clementine si ritrova con un Lee ferito gravemente dal morso di un morto vivente e prossimo alla morte e alla trasformazione. E nel dialogo finale tra i due, nelle parole amorevoli di un Lee che soffre più quasi per non poter stare con Clementine, che per la sua fine imminente, c'è tutto l'amore di un papà. Una storia che prima o poi ci auguriamo possa trovare il meritato spazio anche in uno show televisivo, a maggior ragione visto la penuria di idee e di personaggi che ha affossato la serie di telefilm originale nelle ultime stagioni.
Emile Chaillon (Valiant Hearts: The Great War)
Emile è un altro dei padri più "belli", sentimentalmente credibili e amabili, incontrati in un videogame. È un contadino francese che suo malgrado vive gli orrori della Prima Guerra Mondiale. Dopo essersi arruolato, una serie di vicissitudini lo porta, il 16 aprile del 1917, a uccidere involontariamente un ufficiale del suo esercito che aveva ordinato a lui e al suo reparto di caricare, nonostante ciò significasse morte certa. Emile Chaillon colpisce il suo diretto superiore perché questi, come si usava al tempo, aveva il dovere di sparare ai sottoposti che, durante gli assalti, si rifiutavano di combattere. Purtroppo però, il suo colpo si rivela mortale, e viene condannato a morte dalla corte marziale. La lettera che l'uomo scrive a sua figlia Marie, descrive tutto sugli orrori della guerra, ma anche sull'amore infinito di un padre: "Mia cara Marie, la guerra per me è finita. Non ho rimpianti, ho visto troppi orrori. Spero che il destino sia più benevolo con voi. Il nostro tempo sulla Terra è breve, e il mio è stato benedetto da tanta gioia. Sono grato per ciò che ho ricevuto. Ma soprattutto, per lo stupore che hai portato nella mia vita". E poi, nelle sue ultime parole che riprendono la parte conclusiva della missiva, mentre il plotone di esecuzione apre il fuoco: "Ricordami nelle tue preghiere. Il tuo papà. Per sempre".
Harry Mason (Silent Hill)
Un padre è disposto a tutto pur di proteggere il proprio figlio, anche a scendere all'Inferno se necessario. E questo indipendentemente dalla propria indole, come dimostra Harry Mason in Silent Hill: è l'uomo della porta accanto, scrive libri di saggistica, ma è anche un padre devoto che per amore della propria bambina non esita un istante ad addentrarsi in una città perennemente avvolta dalla nebbia e irta di minacce. Infatti, quando la piccola Cheryl Mason, sua figlia adottiva, viene letteralmente inghiottita dalla coltre di nubi che ricopre ogni angolo e strada della città silente, si lancia alla sua ricerca. Dopo aver affrontato mostruosità di ogni genere ed essere venuto a conoscenza di una vicenda altamente drammatica, il signor Mason porterà in salvo la piccola, cambierà il suo nome e la porterà lontano, sperando di tenerla distante dai pericoli, invano. Fino ad arrivare a sacrificarsi per lei nel terzo capitolo della serie.
Ethan Mars (Heavy Rain)
Heavy Rain è uno dei giochi emotivamente più coinvolgenti degli ultimi anni. Il titolo dello studio francese Quantic Dream ha una trama che cattura l'utente fin dall'inizio, e che propone una serie di situazioni altamente drammatiche. Tra queste, una delle più commoventi in assoluto, riguarda la storia che vede protagonista Ethan Mars, padre di due bambini. Durante il prologo, dove il personaggio ha giocato in giardino con entrambi, l'utente vede morire, sgomento, il figlio piccolo Jason davanti a un centro commerciale. Il dolore di Ethan è talmente profondo che sembra quasi di percepirlo, al punto da provare una certa empatia e immedesimarsi in quest'uomo dall'animo devastato dai sensi di colpa, che due anni dopo questo tragico evento verrà colpito da un altro trauma, quello del rapimento del secondogenito. Eppure, tra un crollo psicologico e momenti di disperazione Ethan trova la forza di lottare, di non perdere la speranza e lottare pur di riabbracciare il secondogenito, mostrandoci fino a che punto può arrivare un genitore per salvare la vita di qualcuno che ama.