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Final Fantasy 7 Remake, Square Enix fa fare un salto nel futuro e nel passato insieme

Sicuramente uno dei giochi più significativi del 2020, Final Fantasy 7 Remake ci ha fatto sognare proprio come l'originale del 1997: ecco perché

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   08/12/2020
Final Fantasy VII Remake
Final Fantasy VII Remake
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Final Fantasy 7 Remake è stato indiscutibilmente uno dei giochi più significativi del 2020. Rifacimento del grande classico targato Square Enix, pubblicato in origine nel 1997 sulla prima PlayStation, il titolo è stato lanciato in esclusiva temporale su PS4 e ha avuto il merito di far riscoprire la serie al grande pubblico.

I motivi di questo successo sono chiari: il remake è stato realizzato da molti degli stessi autori che avevano confezionato l'originale Final Fantasy VII, sebbene stavolta in ruoli differenti: Yoshinori Kitase come producer al posto di Hironobu Sakakuchi, Tetsuya Nomura come director anziché semplice artista e Nobuo Uematsu confermato alla colonna sonora.

Da Super Nintendo a PlayStation

Final Fantasy 7 Remake,  Square Enix fa fare un salto nel futuro e nel passato insieme

Quello di Final Fantasy VII è stato un percorso complicato: nei piani di Square il gioco sarebbe dovuto essere un jRPG bidimensionale simile a Chrono Trigger e approdare su SNES, ma l'adozione del CD-ROM da parte di Sony con la prima PlayStation e l'entusiasmo attorno alla novità della grafica poligonale convinsero il team a rivoluzionare la serie.

Certo, in favore di questa scelta hanno giocato anche altri fattori determinanti: da una parte il costo considerevolmente inferiore del supporto ottico rispetto alle cartucce, dall'altro l'ampio budget costruito grazie al successo delle precedenti produzioni dello studio giapponese.

Final Fantasy 7 Remake,  Square Enix fa fare un salto nel futuro e nel passato insieme

Un mix portentoso, che ha reso possibile concentrarsi su contenuti e qualità come mai accaduto prima, e che ha dato vita a un progetto estremamente ambizioso, a cui hanno lavorato dalle cento alle centocinquanta persone per circa un anno, e che è costato la bellezza di 40 milioni di dollari: un record ai tempi.

Gli sforzi di Square sono però stati ampiamente ripagati: Final Fantasy VII ha venduto due milioni di copie solo nei primi tre giorni di commercializzazione in Giappone ed è diventato un successo anche negli USA e in Europa, arrivando a piazzare oltre 10 milioni di copie in tutto il mondo.

Le basi del remake

Final Fantasy 7 Remake,  Square Enix fa fare un salto nel futuro e nel passato insieme

Erano anni che si parlava di un possibile remake di Final Fantasy VII, addirittura Square Enix pensava di realizzarlo per PlayStation 2 ma rinunciò all'idea per una serie di motivi, fra cui l'impegno costituito dallo sviluppo degli episodi successivi e la necessità di ridisegnare l'esperienza da zero per il nuovo hardware.

La questione è però emersa nuovamente con PlayStation 3, soprattutto per via delle tante richieste da parte dei fan; e così il progetto ha cominciato a prendere forma, sebbene limitandosi a uno stadio embrionale. C'è infatti voluto il debutto di PS4, alla fine del 2013, perché tutti i tasselli di questo complicato puzzle si incastrassero fra di loro.

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L'annuncio ufficiale di Final Fantasy VII Remake è avvenuto nel 2015, insieme alla conferma che tante figure chiave del gioco originale avrebbero preso parte allo sviluppo. Come già detto, Tetsuya Nomura ha svolto in questo caso il ruolo di director, Yoshinori Kitase quello di producer e Nobuo Uematsu è tornato per realizzare il tema musicale principale del gioco.

L'idea alla base del remake non era tuttavia quella di ridisegnare semplicemente l'esperienza dal punto di vista tecnico e introdurre alcune novità sul fronte del gameplay, bensì di arricchire in maniera sostanziale lo scenario e la narrazione, al fine di donare maggiore spazio a tanti personaggi di secondo piano che meritavano una migliore caratterizzazione. Così è stata scelta una struttura a episodi in luogo di un unico prodotto.

Il risultato... finale

Dunque com'è Final Fantasy VII Remake e perché si è guadagnato un posto nella lista dei giochi più significativi del 2020? Dotato dei connotati di una rebuild piuttosto che di un semplice rifacimento, il titolo va a modificare determinati aspetti della storia anche in maniera rilevante rispetto alla versione originale ma senza cambiare l'incipit narrativo.

Protagonista dell'avventura è l'abile mercenario Cloud Strife, che viene assoldato dagli ecoterroristi di Avalanche per mettere a segno un attacco ai reattori della città di Midgar, una metropoli costruita dalla Shinra Corporation che trae nutrimento dall'energia vitale del pianeta. Le cose, però, prendono ben presto una piega inaspettata e Cloud si ritrova coinvolto in una situazione complicata.

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Pur basandosi solo sulle prime cinque ore della campagna originale, Final Fantasy VII Remake tiene occupati per ben quaranta ore e ciò fornisce un'idea piuttosto chiara del lavoro di arricchimento e approfondimento effettuato dal team di sviluppo. Diverse sequenze sono state opportunamente reinterpretate, ma sono soprattutto le fasi finali del gioco a proporre soluzioni sorprendenti... nel bene o nel male.

In termini di meccaniche, il sistema di combattimento è stato rivoluzionato in favore di una soluzione action davvero spettacolare, che tuttavia non rinuncia ad alcune sfaccettature strategiche e consente di personalizzare in maniera completa l'equipaggiamento di ogni componente del party, nonché le sue abilità, al fine di creare guerrieri che si adattino perfettamente al nostro stile.

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Dal punto di vista tecnico e artistico Square Enix si è superata, ricreando gli scenari in maniera incredibile pur mantenendo in qualche modo le atmosfere che si respiravano sulla prima PlayStation, e donando ai personaggi un aspetto dettagliato e intrigante. Il paragone con i modelli in stile chibi del 1997, al netto della nostalgia, è ovviamente impietoso.

Il risultato finale è stato insomma eccellente: Final Fantasy VII Remake ha piazzato 3,5 milioni di copie solo nei primi tre giorni di commercializzazione, ponendosi come uno dei titoli PS4 venduti più velocemente di sempre, e ha portato a casa ottimi voti da parte della stampa internazionale. In attesa del prossimo episodio...