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First Playable, intervista a Mauro Fanelli

Abbiamo parlato con Mauro Fanelli di Aesvi e MixedBad dell'imminente evento dedicato a business e videogiochi

SPECIALE di Umberto Moioli   —   26/06/2019

La prossima settimana, dal 3 al 5 luglio, si terrà a Pisa la prima edizione di First Playable, evento organizzato da Aesvi per unire il mondo dello sviluppo italiano con quello del business internazionale. Un progetto nato per far sì che gli sviluppatori nostrani possano mettere in mostra i loro titoli con potenziali acquirenti e finanziatori provenienti da diverse parti del mondo. Seguiremo l'evento dal posto e invitiamo gli interessati a dare un'occhiata alla pagina utile per acquistare i biglietti (la vendita termina oggi) ma per ingannare l'attesa abbiamo parlato con Mauro Fanelli, membro del consiglio direttivo di Aesvi a capo del team MixedBag.

Uno

Ciao Mauro, raccontaci come è nato l'evento.
L'anno scorso con AESVI abbiamo deciso di fare una sorta di "consiglio dei saggi" dei soci lato developer, che facesse da guida e desse una direzione all'associazione. Abbiamo coinvolto altri sviluppatori del settore attivi in Italia e dopo alcune riunioni abbiamo tracciato le linee guida per gli anni successi. Uno degli obiettivi prioritari è stato fin da subito individuato nella realizzazione di un evento orientato al business, un vecchio sogno che finalmente eravamo nelle condizioni di poter realizzare. Per noi fare bene questa cosa voleva dire trovare innanzitutto dei partner internazionali di prestigio...

Esatto, avete questa partnership con Game Connection che magari non tutti conoscono, cos'hanno fatto con voi?
Loro sono specializzati nella realizzazione di questo tipo d'evento, ci hanno portato tutto il know how che ci serviva. Anche solo scegliere la data giusta nella selva di eventi gaming che oramai riempiono il calendario in giro per il mondo, è stato un grosso aiuto. E poi come strutturare l'evento, portare le aziende buyer, darci accesso alla loro piattaforma tecnica e così via.

Due

Come sarà strutturato l'evento? A chi si rivolge?
Come detto l'evento è orientato al business, si rivolge agli studi di sviluppo già formati oppure a chi si vuole avvicinare a questo mondo a livello professionale, non dal punto di vista dello sviluppo ma della gestione delle risorse, per capire quali sono gli strumenti di finanziamento e così via. Il primo giorno è quello di "coaching": io, Mattia Traverso e Antonio Farina saremo a disposizione per fare delle sessioni uno a uno con le persone che ci vogliono contattare. Siano studenti o studi di sviluppo, saremo lì noi tre per dare consigli su vari aspetti di questo ambito. Sempre il 3 luglio ci sarà l'Indie Summit di Nintendo e una sessione di networking organizzata da Nintendo stessa, con una sua scaletta e degli ospiti che porteranno direttamente loro per parlare del mondo Switch. Il secondo giorno non ci saranno giochi da provare, come per gli altri due, ma una serie di esperti e ospiti internazionali che racconteranno la loro esperienza. Il terzo giorno è interamente dedicato a chi vuole, studenti o studi indipendenti, presentare il proprio prodotto ai publisher internazionali per mettersi in mostra.

Un'opportunità per gli studi italiani di farsi vedere, in sostanza.
Sì quella era l'idea principale, dare una finestra per farsi conoscere ai nostri team. Al di là degli eventi internazionali a cui andiamo e portiamo gli studi italiani, come la GDC e la GamesCom, volevamo colmare l'assenza di un appuntamento in cui riunire le aziende internazionali che fanno scouting di nuovi prodotti, portarle in Italia e metterle a contatto con le nostre realtà.

Parlaci un po' degli ospiti...
I publisher sono tutti quelli più importanti, siamo molto contenti di quanto fatto. Per i primi due giorni di evento gli ospiti sono stati portati da Mattia Traverso che ha scelto gli inviti per dare la migliore panoramica possibile sulle diverse fasi del processo di sviluppo: volevamo far capire a chi verrà a seguire l'evento come funzionano i sistemi per finanziare i progetti, come si muovono le realtà estere e in generale tutto il processo che porta sul mercato un videogioco. Se dovessi citare un ospite in particolare direi Martin Sahlin di Coldwood Interactive, gli sviluppatori di Unravel, quindi un profilo internazionale importante.

Tre

Qual è l'ambizione per questo evento negli anni a venire?
La nostra idea è che l'evento cresca avendo sempre più buyer a bordo. Abbiamo creato un appuntamento che mescola la possibilità di mettere in mostra i proprio titoli con un momento di networking, di incontro. Vogliamo diventi l'evento business di videogiochi numero uno in Italia e che si ritagli una sua posizione in tutto il Sud Europa.