"Ce n'è di gente strana in giro" è l'unico commento compiuto che ho elaborato trovandomi di fronte alla narrazione di questa politica Microsoft di eliminare da XBOX Live alcuni dei giochi lì presenti per rendere più facile la ricerca... bhe, si, la ricerca degli altri.
Venti anni spesi in ricerche sull'indicizzazione, sul data mining, sull'organizzazione della conoscenza hanno portato Microsoft a partorire l'idea secondo cui tra meno cose da cercare di cerca meglio. E' come se google avesse deciso di limitare i suoi bot all'indicizzazione di una ventina di siti. Certo, se quello che cercate è in quei siti il risultato sarà lampante ed efficace, se invece si troverà altrove potete con massimo rispetto di tutti attaccarvi al tram. Sembra strano che BigG, per raggiungere il suo attuale successo, abbia in verità deciso di seguire un'altra politica.
Il problema di XBOX Live è un altro. XBOX Live sta mettendo in evidenza l'esistenza di un mercato di videogiocatori dal basso che sono pronti a spendere il giusto per ottenere videogiochi essenziali, semplici e divertenti. E' la dimostrazione che tutti quei generi fracassoni e a asciutti che erano l'ossatura del mondo dei VG quindici o venti anni fa (sparatutto, puzzle games, picchiaduro) sono morti in verità senza che ce ne fosse veramente motivo, perchè la gente ne sentiva ancora il bisogno sebbene le software house decisero per la maggior parte di metterli in un angolino per fossilizzarsi su quei cinque o sei generi che, a furia di essere sfruttati in tutte le salse hanno finito con l'essere ancora più consunti di quelli.
Ma anche fosse così perché accanirsi con l'archivio attualmente esistente? Vendetta? Ripicca? Tentativo di controllo? AI Boxari l'ardua sentenza...
Alla tana non facciamo fuori chi ci sta antipatico, anche perché dovremmo fare una strage. E non ci sono invasati nemmeno che vanno in giro ad ammazzare le vecchie strippe
Bowling a XBOX Live
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