Oltre alla classica modalità storia, si potrà prender parte al Free Roaming, opzione che permetterà di giocare ad una normale sessione di guida in tutta la città di Londra, oppure al Tourist mode con cui, telecamera alla mano, sarà necessario registrare (o visitare) tutta una serie di luoghi chiave avendo a disposizione tutti i mezzi di spostamento possibili. Un’altra possibilità di gioco è data dal Risk, modalità in cui prendendo in utilizzo una gang sarà necessario conquistare strategicamente londra conquistando un quartiere per volta (una sorta di di risiko, appunto); questa modalità avrà anche la possibilità di essere giocata in multiplayer così come i minigiochi inseriti nel pub (freccette, biliardo,...) pronti a garantire un piacevole passatempo extra rispetto alla quest principale.
Il test effettuato sulla demo sullo showfloor può di fatto ritenersi abbastanza positivo: per quanto il gioco si presenti come l’ennesimo clone della serie di GTA, non si può comunque che essere soddisfatti dal lavoro compiuto dagli Studios SCE di Londra, che hanno saputo creare attorno al gioco un atmosfera che ricorda film come quelli di Guy Ritchie (Lock&Stock e The Snatch), gangster movie conditi di violenza, dotati di una notevole carica di ironia e una buon plot narrativo.
Gangs of London è previsto per la fine dell’anno in Europa.
Il brand di The Gateway sbarca su PSP con questo gioco che, titolo alla mano, simula le lotte di potere tra gangs rivali per la detenzione del potere nella capitale londinese. Gangs of London ad una prima occhiata si configura come un GTA mescolato con elementi tipici da film gangster ed un pizzico di ironia.
Il gioco verte interamente sulla scelta della gang ad inizio partita: ogni fazione (portoricana, giamaicana, cinese...) avrà un proprio svolgimento della storia e una serie di specifiche caratteristiche per quanto riguarda il combattimento da terra e l’utilizzo dei veicoli. Il gioco si svolge secondo una struttura a missioni, tra una sezione di gioco e l’altra verrà spiegata la storia e le missioni assegnate grazie ad alcune sequenze realizzate ricalcando lo stile dei fumetti (uno su tutti, Sin City, il gioco utilizza lo stesso tipo di lettering e di disposizione dei frame delle vignette) realizzato presumibilmente tramite la vettorializzazione di una serie di scatti fotografici. Le missioni spaziano dalle più classiche di protezione e recupero alleati, fino alle più complesse strutturate come missioni miste con sezioni alla guida di veicoli e a piedi.
Da quello che si è potuto provare in fiera, il motore grafico di Gangs of London sembra assolutamente solido e fluido e non presenta tentennamenti di sorta, il gioco ricorda da molto vicino l’impatto estetico di gta: Liberty City Stories, con giusto una maggior cura della palette dei colori, l’interessante aggiunta della narrazione tramite fumetto e una maggior morbidezza dei modelli poligonali dei personaggi.
Per quanto il gioco si presenti come un clone di GTA, non si può comunque che essere soddisfatti dal lavoro compiuto dagli Studios SCE di Londra.