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[GC 2006] Viva Piñata

Il nuovo progetto Rare per Xbo 360 faceva la sua bella mostra all’interno dello stand Micosoft: ecco le nostre impressioni a riguardo...

ANTEPRIMA di Fabio Palmisano   —   11/09/2006
Viva Piñata
Viva Piñata
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[GC 2006] Viva Piñata
[GC 2006] Viva Piñata
[GC 2006] Viva Piñata

La demo offriva uno scenario già piuttosto avanzato, permettendo di entrare immediatamente nel cuore del gameplay: ci si trovava dunque subito a controllare un puntatore mediante il quale interagire con l’ambiente naturale o con i piñatas. Nella versione dimostrativa erano presenti solo alcuni esemplari (nella fattispecie dei vermi, procioni, maiali, un cavallo ed un grosso orso) degli oltre 60 garantiti da Rare per il prodotto finale, ma erano più che sufficienti per apprezzare le peculiari meccaniche della struttura ludica. Ogni animale necessita anzitutto di uno specifico habitat, che l’utente deve creare modellando lo scenario: per esempio, ai vermi basta una porzione di terra nuda, mentre ai cavalli serve erba da brucare e così via. Oltre a ciò, i piñatas vanno tenuti al riparo dai potenziali predatori, cosa effettuabile alternativamente costruendo attorno a loro gabbie di vario tipo oppure garantendo ai carnivori costanti razioni di cibo: per questo è necessario avere due animali della stessa specie da far riprodurre, di modo da ottenere piñatas da dare in pasto alle creature di cui sopra. Una strategia che consente di avere un parco popolato da ogni specie vivente, a patto di tenere sempre sotto stretto controllo ogni frammento della catena alimentare. Rare ha inoltre impreziosito in maniera simpatica la gestione dell’accoppiamento tra i piñatas, offrendo un peculiare minigioco per ogni tipologia di animale in cerca d’amore, seguito da una breve cutscene. I predatori non sono comunque l’unico problema con cui l’utente ha a che fare in Viva Piñata, vista la presenza dei cosiddetti sours, sostanzialmente dei piñatas malati. Anche in questo caso il giocatore sembra poter godere di una certa libertà d’azione: da quanto abbiamo avuto modo di vedere, i sours possono essere eliminati a bastonate, azione che però determina la fuoriuscita dal loro corpo di caramelle velenose che possono essere mortali se ingerite da un ignaro piñata. In alternativa, gli stessi sours possono essere addomesticati “viziandoli” a dovere, cosa che tra l’altro permette di sfruttare le loro peculiari abilità a proprio vantaggio. Come in ogni titolo gestionale che si rispetti, anche in Viva Piñata un ruolo da protagonista è rivestito dal denaro (qui rappresentato sotto forma di monete di cioccolato), da spendere rigorosamente all’interno dell’apposito negozio. Come è evidente, Viva Piñata è un prodotto piuttosto complesso, e che pertanto non può dare sfoggio di tutto il suo potenziale nell’arco di una breve sessione ludica sullo showfloor. Tuttavia, l’opera Rare sembra poter contare su una struttura ludica solida e soprattutto su un sistema di controllo e di menu sufficientemente chiaro, comodo ed immediato. Anche dal punto di vista grafico Viva Piñata appare convincente: lo scenario è molto esteso e colorato e i vari piñata si fregiano di un design assolutamente originale e di animazioni e fur shading di ottimo livello. Solo un frame rate claudicante ci ha fatto storcere un po’ il naso, ma molto probabilmente si tratta di un problema che gli sviluppatori risolveranno in occasione del lancio del gioco nei negozi.

[GC 2006] Viva Piñata
[GC 2006] Viva Piñata
[GC 2006] Viva Piñata

Mostrato prevalentemente a porte chiuse nel corso dell’E3, Viva Piñata era invece tranquillamente esposto al pubblico della GC in un paio di totem strategicamente piazzati nel corposo stand Xbox 360. Bizzarro gioco gestionale con protagonisti i cosiddetti piñatas (animali simili a pupazzi ispirati agli omonimi contenitori di dolci che i bambini devono cercare di rompere in un gioco molto celebre nei paesi latini), il prodotto Rare era presente sotto forma di una demo decisamente corposa. In buona sostanza, in Viva Piñata il compito dell’utente è quello di creare un parco naturale attraente al punto da invitare i vari piñatas a visitarlo ed eventualmente a stabilircisi in maniera definitiva: da qui la necessità di offrire le condizioni adeguate per ogni specie e di garantire la serena convivenza tra i diversi animali.