Il gameplay innanzitutto
LEGO Star Wars 2 basa il proprio gameplay su alcuni punti fondamentali: l’immediatezza dei controlli, l’interscambiabilità dei personaggi ed un uso dei mattoncini non relegato ad un ruolo marginale. Per quanto riguarda il primo punto, ci troviamo di fronte a uno dei prodotti più “accessibili” e semplici che si siano mai visti da un po’ di tempo a questa parte: un pulsante per attaccare, uno per saltare, uno per l’azione generica e uno per cambiare personaggio o salire a bordo di creature o veicoli. La gestione dei personaggi è alla base di tutto: si parte con una coppia (la principessa Leila e una sua guardia del corpo, oppure Luke e Obi Wan…) per poi arrivare a gestire anche gruppi numerosi, e si può in qualsiasi momento prendere il controllo di uno dei personaggi per sfruttarne le caratteristiche o per gestire al meglio le risorse energetiche (ovvero i “cuori” che costituiscono la resistenza di ognuno). In questo senso si distinguono tre diverse tipologie: i personaggi dotati di arma da fuoco (Leila, Han Solo, Chewbecca, ecc.), i Jedi (Obi Wan Kenobi, successivamente Luke Skywalker) e i droidi. Se questi ultimi non hanno capacità offensive ma limitano il proprio ruolo all’attivazione di interruttori, gli altri possono attaccare a distanza (quelli con i fucili sparano, i Jedi si limitano a respingere i colpi nemici) e da vicino (pugni o spade laser) in modo profondamente diverso. Inoltre i Jedi, grazie all’uso della Forza, possono controllare numerosi oggetti e addirittura costruire dei meccanismi, come l’enorme mech bipede che si vede in uno dei primi stage. Cambiare il proprio personaggio (punto due) diventa quindi un’attività tutt’altro che marginale, e si rende necessaria in più di un’occasione se si vuole procedere nell’avventura. Infine, spesso si trovano dei mattoncini sparsi per gli stage ed è possibile metterli insieme per formare oggetti di diverso tipo. In alcuni casi si tratta di un semplice espediente per far guadagnare punti o per accedere a dei minigame, in altri casi il montaggio è indispensabile per risolvere i pur semplici enigmi che ci troveremo di fronte.
Forma e sostanza
A differenza del primo episodio della serie, LEGO Star Wars 2 sceglie la via del classico, traendo personaggi e situazioni dai primi tre film di Star Wars. La meccanica di gioco è semplice: ci si ritrova nella taverna del primo film e da lì si può accedere agli stage che via via vengono sbloccati, per un totale di diciotto divisi fra i tre “episodi” cinematografici. I personaggi che si controllano variano a seconda della situazione, e sono tantissimi gli oggetti da raccogliere nonché gli stage segreti, che si possono sbloccare solo utilizzando determinati personaggi in determinate location, attraverso la modalità “gioco libero” che permette di rigiocare ogni stage già completato come si preferisce. Il connubio tra esigenze narrative, fedeltà alle pellicole e qualità grafica in questo sequel è eccezionale: pur non avvalendosi di un numero straordinario di poligoni su schermo, facendo della naturale mancanza di dettaglio dei personaggi LEGO un punto di forza anziché una debolezza, LSW2 eccelle nelle animazioni, nella gestione delle location e nondimeno nelle espressioni facciali dei vari Luke, Han Solo e (soprattutto?) Chewbecca, che parlano con monosillabi degni di Zelda: The Wind Waker ma che con la mimica danno vita a gag esilaranti, diverse da quelle della scuola giapponese ma ugualmente riuscite. E che dire del commento sonoro? Se di solito non vi prendete la briga di collegare PS2 (o Xbox) al vostro impianto Hi-FI, la qualità delle musiche originali di Star Wars vi farà cambiare idea, creando un’atmosfera eccezionale a maggior ragione per lo spirito demenziale di ogni situazione.
Appuntamento con la nostra recensione quindi, per uno dei titoli più caldi di fine anno! [C]
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Tutti noi dovremmo essere grati ai costi spropositati delle attuali produzioni videoludiche, che hanno determinato un netto innalzamento della qualità media dei giochi. È per questo che sulla precedente generazione di console i giochi “LEGO” erano qualcosa da evitare come la peste, mentre oggi sono dei piccoli capolavori che oltretutto si migliorano di volta in volta. È appunto il caso di LEGO Star Wars 2 – La Trilogia Classica, che arriva nella medesima forma su tutti i sistemi da gioco (con qualche differenza solo su Nintendo DS, almeno per quanto concerne le macchine attuali) e che propone un riuscito mix di personaggi popolari (quelli della prima, indimenticabile trilogia filmica) e mattoncini in quantità.