Anteprima E3 2008
All'interno del suo spazio privato, Sega ha presentato a porte chiuse il gameplay di Alpha Protocol, nuovo titolo di Obsidian che abbandona atmosfere fantasy o sci-fi per gettarsi nel mondo dello spionaggio hi-tech: ecco le nostre impressioni a seguito di un walkthrough presentato da due esponenti del team di sviluppo.
Alpha Protocol mette l'utente nei panni della spia Michael Thornton, protagonista di una storia ancora avvolta nel mistero ma che promette azione ed intrighi sullo sfondo di scenari “caldi” quali la Russia ed il Medio Oriente. La breve demo oggetto della presentazione cominciava proprio a Mosca, all'esterno dell'ambasciata statunitense, e subito ci è stata mostrata una delle caratteristiche del gioco, ovvero la possibilità di affrontare gli stage in diversi modi: in questo caso si poteva sia sgattaiolare dal retro in stile stealth, sia entrare ad armi spiegate uccidendo il marine di guardia, sia parlare con quest'ultimo e convincerlo a farci entrare. La scelta è ricaduta sulla terza opzione, che ha portato in evidenza il sistema dinamico di dialoghi: per rispondere si possono scegliere fra varie opzioni relative ad altrettanti stati d'animo, ed in alcuni casi sono tollerate anche alcune azioni, quali ad esempio estrarre di colpo l'arma per cogliere di sorpresa l'interlocutore. Una struttura per certi versi somigliante a quella di Mass Effect, e le similitudini con l'opera BioWare proseguono sul fronte dei combattimenti, step successivo della demo. Alpha Protocol possiede l'ossatura di uno shooter in terza persona, condito però da elementi rpg ben noti a chi ha avuto modo di vivere l'avventura del capitano Shepard e compagnia.
Al di là degli immancabili punti d'esperienza con i quali potenziare i propri skill (nella demo relativi solo all'affinità con le varie armi), l'opera Obsidian vanta delle abilità speciali sfruttabili attivamente nelle sparatorie. Tanto per fare due esempi, una si chiamava Chain Shot e consentiva di selezionare tre bersagli per poi prorompere in un devastante bullet time, mentre un'altra -tale Bullet Storm- produceva una vera e propria valanga di proiettili che liberava l'utente dalla necessità di mirare con precisione. Conclusa la parte nell'ambasciata, la demo è proseguita per un attimo all'interno di una delle case sicure che popoleranno l'avventura, luoghi dove acquistare ed upgradare il proprio equipaggiamento e dove modificare il proprio aspetto (con barbe finte, occhiali e capi d'abbigliamento) per puro diletto o per affrontare missioni sotto copertura. Interessante anche la presenza di un televisore sintonizzato su un telegiornale, le cui notizie saranno diverse a seconda delle azioni compiute da Michael. Un altro esempio della libertà decisionale concessa all'utente è arrivato dalla parte finale della demo, nella quale bisognava decidere le sorti di un trafficante d'armi: uccidendolo si liberava il mondo da un dispensatore di morte, mentre risparmiandolo si poteva accedere ad una riserva d'armi a prezzi scontati. Molto interessante dal punto di vista del gameplay, Alpha Protocol ci è parso un po' più debole sotto il fronte grafico, con scenari un po' spogli, texture leggermente scialbe ed animazioni a volte legnose: tuttavia, il tempo non manca di certo ad Obsidian per correggere il tiro.
Aggiornamento dalla GC 2008
Diversamente da molti sviluppatori, Obsidian ha deciso di presentarsi alla Games Convention di Lipsia con una nuova build del proprio Alpha Protocol, che ci ha concesso l'occasione di dare un'occhiata a qualche nuova fase di gameplay. Introducendo la demo, il producer ha sottolineato come il progetto rappresenti di fatto il primo espionage-RPG al mondo, frutto di una decisione del team di produrre un qualcosa di innovativo, dai toni adulti e che sfruttasse un setting inedito per il genere. Il risultato è senz'altro intrigante, con una meccanica a tinte action che ricorda per certi versi Mass Effect: l'ispirazione però in questo caso viene da quelle che sono state definite le tre JB: James Bond, Jason Bourne e Jack Bauer, i tre protagonisti delle avventure alle quali Alpha Protocol è maggiormente debitore in senso stilistico. La presentazione è cominciata in una safe house (di fatto la naturale sostituta delle città degli RPG di stampo classico), con la dimostrazione del tasso di personalizzazione del personaggio: si possono variare barba, capelli, abbronzatura ed abbigliamento, e le varie modifiche genereranno differenti reazioni tra gli NPC. Ancora più legata al gameplay è la scelta dell'armatura, correlata ai tre diversi approcci coi quali è possibile affrontare l'avventura, ovvero action, stealth e tech. Non si tratta di classi da scegliere, l'utente sarà libero di agire nella maniera preferita e di scegliere skills provenienti dall'uno o dall'altro insieme, ma è comunque un'impostazione che dovrebbe venire incontro ai gusti di tutti. Lo stage mostrato in seguito ha mostrato a livello pratico quanto detto finora: l'obiettivo era di raggiungere un trafficante d'armi saudita, ma esistevano diverse maniere per arrivare al traguardo. Anzitutto si doveva scegliere se ingannare le guardie all'ingresso con la propria parlantina (sfruttando un sistema di dialoghi già descritto nella precedente anteprima) o se riempirle di piombo, e una volta all'interno si poteva procedere ad armi spiegate (action), nascondendosi nell'ombra (stealth) o sfruttando alcuni elementi dello scenario a proprio vantaggio (tech), ovviamente con la possibilità di mixare a piacere il tutto. Anche dal punto di vista tecnico Alpha Protocol ha dato segno di qualche passo in avanti (la build era recentissima): particolarmente positive le ambientazioni, apparse maggiormente curate, ma anche la fluidità globale del prodotto ha dimostrato dei progressi. Insomma, l'espionage-RPG di Obsidian sembra avviato verso un futuro radioso.