Possiamo parlare di novità?
Nonostante l'agguerrita concorrenza di NBA Live che, nella prossima versione 2009, promette di sparare veramente alto soprattutto in termini di feature che riguardano l'aggiornamento delle statistiche e la componente multiplayer, Visual Concepts, la software house alle spalle della serie NBA 2K, sembra essersi decisamente adagiata sugli allori. Nessuna grossa innovazione degna di nota, ma solo piccole e precise migliorie per potenziare una formula che, e siamo abbastanza convinti nel dirlo, ha quasi raggiunto la perfezione in termini di gameplay. Jeff Thomas, lead designer del gioco, ha comunque sottolineato che, essendo i lavori sul progetto ancora molto frenetici e in continuo divenire, 2K Games non si è sentita pronta ad annunciare le novità del gioco ma che queste non mancheranno e bisognerà solo attendere qualche settimana per sapere qualcosa di più in proposito (probabilmente già a Lipsia, per la Games Convention di agosto, verrà svelato qualcosa).
Tornando alla presentazione, abbiamo assistito a una partita tra i Los Angeles Lakers e i Boston Celtics e la prima cosa che ci è saltata all'occhio, oltre a un piccolo potenziamento dell'aspetto grafico, sono state le animazioni dei giocatori: all'apparenza meglio legate tra loro, complice anche una fluidità del gioco assolutamente perfetta. Inoltre il motion capture che, fino al capitolo precedente della serie era legato esclusivamente ai tiri, ora è stato allargato anche alla camminata e alla corsa, allo stile di esultanza e più in generale ad alcune mosse peculiari. I giocatori più importanti saranno quindi interamente costruiti e animati sulla base della loro controparte reale; qualche nome? Kevin Garnett, che tra l'altro è anche il giocatore di copertina di NBA 2K9, Derek Fisher e Kobe Bryant sono stati confermati direttamente da Jeff Thomas.
Qualche accenno tecnico
Da quanto siamo riusciti a notare, confrontando il gioco con il suo prequel, ci è sembrato che un lavoro di rifinitura sia stato fatto anche agli elementi che, in qualche modo, circondano il gameplay. Meglio animati e realizzati ci sono sembrati il pubblico e la panchina; estremamente realistica e sempre più in stile televisiva è poi l'apparizione su schermo dei loghi degli sponsor accompagnati dal loro jingle, così come il clima creato tra un quarto e il successivo con una grande ricerca stilistica e coreografica di replay, inquadrature e musiche. In sintesi, dove veramente lo sviluppo ci è sembrato a un ottimo punto è stato proprio nel simulare l'atmosfera di una partita e l'aria che si respira in un palazzetto.
Tecnicamente non abbiamo invece notato grosse differenze ma d'altra parte già NBA 2K8 da questo punto di vista, poteva essere considerato di altissimo livello e, ovviamente, in un anno scarso di lavoro è difficile fare grossi passi in avanti in tal senso. Abbiamo potuto apprezzare però una migliore resa delle luci e delle conseguenti ombre con una resa, se possibile ancora più realistica, delle riflessioni dei fari sul parquet, adeguatamente interrotte e alterate dal passaggio rapido dei giocatori. A colpo d'occhio, bisogna riconoscerlo, può sembrare di assistere a una partita televisiva.
NBA 2K9 arriverà sulle console di attuale generazione, PlayStation 3 e Xbox 360, con una piccola capatina nell'old-gen con PlayStation 2, in autunno, probabilmente entro la fine di ottobre come da tradizione per la serie. E tutto quello che ci rimane da fare, oltre attendere, è sperare in qualche grossa innovazione anche in termini di gameplay così da rendere ancora più corposo e valevole questo sequel.