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GDC Film Festival, cinema e videogiochi si incontrano

Per il secondo anno alla Game Developers Conference andrà in scena il GDC Film Festival: passiamo in rassegna tutti gli appuntamenti previsti dal 18 al 20 marzo.

SPECIALE di Davide Spotti   —   16/03/2019

La prossima settimana i riflettori dell'industria dei videogiochi saranno puntati sulla Game Developers Conference di San Francisco, appuntamento annuale che dal 1988 ospita conferenze, workshop e tavole rotonde interamente dedicate agli addetti ai lavori e al mondo dello sviluppo. L'edizione di quest'anno aprirà i battenti nella giornata di lunedì 18 marzo e proseguirà fino al 22 marzo, ospitando un calendario probabilmente mai così ricco di spunti interessanti e degni d'interesse per gli addetti ai lavori e non solo. L'argomento più caldo è senz'altro quello della discesa in campo di Google, che il 19 marzo presenterà ufficialmente la sua prima console, molto probabilmente basata su tecnologia cloud. Ci sarà però spazio anche per altri temi come il segmento mobile, mentre Microsoft è attesa con qualche annuncio legato all'espansione dei suoi servizi.

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Nell'edizione 2019 torneranno in scena l'Indipendent Game Festival rivolto al mercato indie e i Choice Awards per quanto riguarda i titoli tripla A, ma per il secondo anno consecutivo verrà ospitato anche il GDC Film Festival, evento parallelo in cui il mondo del cinema e dei videogiochi si incontrano per parlare di tematiche interessanti legate allo sviluppo e più in generale all'industria dei videogiochi. Gli appuntamenti dedicati a questo ambito della kermesse andranno in scena presso il Yerba Buena Center for the Arts Screening Room, adiacente al Moscone Center. Sponsorizzato anche quest'anno da Steam, il Film Festival proporrà una serie di proiezioni liberamente accessibili a tutti i possessori del pass della GDC 2019. Nelle giornate del 18, 19 e 20 marzo verranno dunque proiettati una selezione di interessanti documentari che coinvolgono volti noti e meno noti del settore. Esattamente com'era avvenuto nell'edizione inaugurale di dodici mesi fa, gli incontri includeranno anche alcune sessioni di domande e risposte con i registi coinvolti. Vediamo quindi di tracciare una panoramica dei temi che saranno oggetto di dibattito. Prima di procedere oltre vi rammentiamo che per tutti i dettagli e le informazioni di carattere generale sulla GDC 2019 potete trovare online la nostra pratica guida definitiva.

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Gli appuntamenti del GDC Film Festival

Nella giornata di lunedì 18 marzo sarà trasmesso il documentario intitolato "We Are Alright", girato dal regista russo Borys Niespielak. Il filmato racconta le storie di Bartek e Rafal, due ragazzi che hanno deciso di dare vita al loro primo videogioco, intitolato Lightspeer. Le riprese seguono i due sviluppatori negli ultimi mesi di lavorazione dell'opera, concentrandosi sulle difficoltà affrontate per ottenere la pubblicazione sulle piattaforme PlayStation, l'emozione del lancio e i tentativi di farsi notare sia dagli influencer che popolano YouTube che dalla stampa specializzata internazionale.

Si proseguirà con Ebb and Flow, interessante documentario sullo sviluppo girato da Archipel, che vede la partecipazione di numerosi autori di videogiochi giapponesi. Personalità del calibro di Tetsuya Mizuguchi (Rez: Infinite, Tetris Effect), Yoko Taro (NieR: Automata), Katsura Hashino (Persona 5), Toshihiro Nagoshi (Yakuza 6), Koshi Kakanishi (Resident Evil 7), Yuya Tokuda (Monster Hunter: World), Keiichiro Toyama (Gravity Rush 2 e Fumihiko Yasuda (Nioh). Nel corso delle riprese gli sviluppatori condividono la loro personale visione dello sviluppo nipponico e il successo che la scena orientale ha ottenuto negli ultimi anni, anche grazie al ritorno in grande spolvero di aziende come Capcom. Contestualmente ci sarà spazio per raccontare la storia dell'illustratore e character designer Akira "Akiman" Yasuda, autore di personaggi iconici come Chun-Li e Guile di Street Fighter. Con alle spalle trent'anni di onorata carriera nell'industria dei videogiochi e dell'animazione, l'artista ha contribuito a franchise come Final Fight, Darkstalkers e il già citato Street Fighter, entrando in contatto anche con realtà occidentali come Rockstar agli albori del franchise di Red Dead. La prima giornata di proiezioni si concluderà con "Playing Hard" di Jean-Simon Chartier, un viaggio nei meandri di Ubisoft per quello che riguarda la realizzazione di For Honor. Il film racconta l'impatto che lo sviluppo di videogiochi ha in concreto sulla vita di un professionista, con tutto ciò che ne consegue in termini di scadenze da rispettare e pressione da saper gestire. Il materiale si rivolge sia ad un pubblico di giocatori che ad una platea più generica, al fine di descrivere alcune delle dinamiche che regolano uno dei settori più stimolanti e in crescita nel campo dell'intrattenimento. Il 19 marzo aprirà il programma "Hours Played" di Duncan Robson. Il lavoro si ispira dichiaratamente a The Clock di Christian Marclay, video installazione esposta alla Biennale Arte di Venezia del 2011 che metteva insieme circa 12 mila spezzoni di film contenenti riferimenti al tempo che passa. In questo caso il medesimo approccio è stato applicato in chiave videoludica. Seguirà "Unforeseen Consequences: Uncovering the Legacy of Half-Life, che celebra il ventesimo anniversario del capolavoro di Valve indagandone la pesante eredità e l'incessante attività della community volta a mantenerne vivo il ricordo. Nel teaser si intravedono gli interventi di personaggi piuttosto noti dell'industria contemporanea come Cory Barlog di Santa Monica Studio, il giornalista e produttore Geoff Keighley, Vince Zampella di Respawn Entertainment e Randy Pitchford di Gearbox Software. "Non siamo stati in grado di parlare con gli sviluppatori, perciò abbiamo parlato con tutti gli altri", scrivono gli autori nella descrizione che accompagna l'interessante teaser trailer. "Unitevi a Noclip in un viaggio attraverso il Paese per incontrare sviluppatori, modder e giocatori le cui vite sono cambiate nei vent'anni trascorsi dal lancio di Half-Life".

La seconda giornata di proiezioni si chiuderà con "Gamechangers: Dreams of Blizzcon", documentario diretto da John Keating che si addentra nel mondo degli eSport, raccontandolo dalla prospettiva di due dei migliori giocatori al mondo di StarCraft II. Con un attento lavoro di montaggio e una colonna sonora originale, il filmato trasporterà gli appassionati dietro le quinte degli sport elettronici, testimoniando lo stile di vita dei giocatori professionisti, ma anche difficoltà e pressioni che questi ragazzi devono affrontare per poter restare sulla cresta dell'onda.

La terza e ultima giornata del GDC Film Festival proporrà "The Name of the Game" di Paul J. Vogel e Jarno Elonen, documentario che porta gli appassionati in un viaggio alla scoperta dei lavori di Eugene Jarvis e dello studio finlandese Housemarque, al quale dobbiamo shooter come Resogun e Alienation, ma anche Dead Nation, Super Stardust HD e Matterfall. In questo caso il racconto si concentrerà sui tre anni in cui il team scandinavo ha lavorato alla creazione dell'apprezzatissimo Nex Machina, successore spirituale dello shooter arcade classico Robotron.

A chiudere il programma sarà "The Artists: The Untold Stories of the Pioneers Behind the Pixels, diretto da Peter Mishara. In questo documentario vengono approfondite le prime tre decadi di storia dei videogiochi attraverso le testimonianze di designer, sviluppatori e programmatori che hanno contribuito a ridefinire le basi della cultura pop. Nel montaggio sono stati inclusi interventi di Nolan Bushnell, Allan Alcorn e David Crane sulla nascita di Atari, Trip Hawkins e la creazione di Electronic Arts, Chris Crawford e la GDC, John Romero e Tom Hall relativamente alla creazione di Doom, Dave Lebling su Zork e Tim Schafer per il periodo in LucasArts.