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Gears 5, provato il Tech Test

Abbiamo provato il Tech Test di Gears 5, riservato agli utenti che hanno prenotato il gioco e agli abbonati a Xbox Game Pass: ecco le nostre impressioni sul multiplayer

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   21/07/2019
Gears 5
Gears 5
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Gears 5 è protagonista in questi giorni di un Tech Test che abbiamo provato per avere un assaggio di quelle che saranno le modalità multiplayer del nuovo episodio della serie Microsoft. Riservato agli utenti che hanno effettuato il preorder del gioco e agli abbonati a Xbox Game Pass, sia su PC che su Xbox One, il test tecnico ha sofferto per via dell'immancabile partenza a singhiozzo: non appena i server sono stati aperti, i giocatori li hanno presi d'assalto e ciò si è tradotto in qualche errore e in qualche blocco, ma soprattutto in tempi d'attesa per l'accesso che nella serata di venerdì si sono dilatati fino a superare le tre ore. Per fortuna nel corso dell'intera giornata di sabato non abbiamo avuto problemi a disputare numerosi match e a valutare le novità introdotte per l'occasione, sia sotto il profilo strutturale sia del gameplay. Gli sviluppatori di The Coalition sono evidentemente consapevoli di star lavorando a un franchise di assoluto riferimento per il panorama dei third person shooter, sia dal punto di vista della campagna sia sul fronte competitivo online, e sembra che nei mesi trascorsi finora abbiano fatto i proverbiali compiti a casa, confezionando un'esperienza che promette grandi cose. La migliore di sempre?

Tutorial e mappe

La prima cosa che il Tech Test di Gears 5 chiede di fare è cimentarsi con un tutorial per un rapido ripasso dei meccanismi che regolano il sistema di combattimento e il gameplay in generale, fondamentalmente invariati rispetto al passato ma con qualche interessante aggiunta sul fronte degli scontri corpo a corpo. Ogni personaggio dispone infatti di una lama che può utilizzare rapidamente agendo sul pulsante B, anche e soprattutto dopo aver scavalcato un appostamento finendo addosso al nemico che si trova dall'altro lato della barricata: una mossa a sorpresa da effettuare rapidamente, che può concludersi con una dolorosa finisher. Il funzionamento della motosega del Lancer è stato assegnato invece alla pressione fissa del dorsale RB: una scelta coerente, che non entra in conflitto con la funzione di ricarica e che dà vita, nel caso di scontri fra armi uguali, a un rapidissimo quick time event in cui bisogna premere rapidamente B per spuntarla e fare a pezzi l'avversario.

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Il tutorial torna utile anche per prendere confidenza con una delle due mappe incluse nel Tech Test, ovverosia Campo di Addestramento: controllato da Damon Baird (le cui istruzioni ci accompagnano nel corso delle prove introduttive, con anche qualche simpatico siparietto che si viene a creare per via dell'insolito legame fra l'ex COG e l'intelligenza artificiale che lo assiste), si tratta di uno scenario "metallico", con alcune trovate interessanti (vedi gli appostamenti che, una volta scavalcati consentono di scendere rapidamente al livello inferiore) e una zona centrale rialzata, il classico "balcone" dove i cecchini possono appostarsi per eliminare gli avversari anche dalla distanza. Non è chiaramente un'ambientazione ricca di personalità, al contrario appare asettica ma tutto sommato funzionale.

Distretto, la seconda mappa, è invece un altro paio di maniche: parliamo di una location molto affascinante, dallo stile retrò, dotata di dimensioni generose e di tante soluzioni di design interessanti, che alternano posti al chiuso e all'aperto ma senza mai dimenticare delle mura dietro cui appostarsi. Una struttura che conquista fin da subito e che sa dare tanto alla spettacolarità degli scontri, assecondando le più svariate strategie di squadra. Per quanto concerne l'arsenale a disposizione, nel test tecnico sono stati introdotti solo due dei tanti nuovi strumenti che troveremo nel gioco completo, vale a dire le flashbang e la pistola automatica Talon: vedremo se nelle prossime sessioni gli sviluppatori decideranno di mostrare anche qualcos'altro oppure eviteranno di sbaragliare le carte in tavola introducendo alcune delle armi inedite di Gears 5.

Modalità di gioco

Completato il tutorial (che resta tuttavia disponibile, qualora lo si voglia ripetere), il Tech Test di Gears 5 consente di accedere a due differenti modalità competitive, ovverosia Partita Veloce Arcade e Classificato. La prima consiste unicamente nella nuova interpretazione del deathmatch a squadre, veloce e accessibile, in cui due squadre composte da cinque giocatori si affrontano finché uno dei due team non totalizza cinquanta eliminazioni. Rispetto al classico DM ci sono diverse novità, tutte focalizzate sul rendere i personaggi unici e differenti, in maniera però molto più convinta rispetto a quanto visto in Gears of War 4. Da una parte ci sono Kait, Del, JD, Marcus e Fahz, dall'altra Drone, Granatiere, Cacciatore, Cecchino e Scion: nella modalità Arcade non si tratta di semplici skin ma di vere e proprie classi, ognuna con caratteristiche, abilità ed equipaggiamento differenti.

Gears 5 2

Alcuni combattenti sono più rapidi, altri vantano una barriera energetica, altri ancora godono di vantaggi nella rilevazione degli avversari, e così via: differenze importanti, che vanno a influenzare l'approccio alla partita. La dotazione di partenza è variabile: in tutti i casi manca il fucile Gnasher, che avrebbe monopolizzato gli scontri, ed è invece presente un sistema di punteggio che consente di sbloccare due nuove armi pesanti durante l'azione, anche queste diverse a seconda del personaggio. Parliamo insomma di una rivisitazione molto interessante del tradizionale deathmatch, dotata di un certo spessore strategico e di un approccio peculiare. Per quanto riguarda invece i match classificati, nel test tecnico sono presenti due modalità: Re della Collina ed Escalation.

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La prima la conosciamo bene: si tratta di una sfida a base territoriale in cui vince la squadra che totalizza più punti prendendo possesso e mantenendo attivi dei cerchi che compaiono in zone differenti della mappa. La seconda torna da Gears of War 4 con qualche modifica orientata agli eSport e può assumere connotati differenti a seconda del valore dei giocatori in campo. Ci sono infatti tre cerchi da controllare all'interno dello scenario e le regole di base sono simili a Re della Collina, con un'importante differenza: se una delle due squadre entra in possesso di tutti i punti d'interesse contemporaneamente, per almeno sei secondi, vince uno dei sette round necessari per concludere il ciclo. Dopo ogni round un membro del team può inoltre decidere dove piazzare le armi a scomparsa o altri oggetti extra, aggiungendo un pizzico di strategia ulteriore all'esperienza.

Opzioni PC e benchmark

Provato su PC con una configurazione dotata di scheda video NVIDIA GTX 1080 Ti, 16 GB di RAM e SSD, il Tech Test di Gears 5 conferma l'eccellente grado di ottimizzazione che avevamo già sperimentato con il precedente episodio, sebbene la maggiore complessità grafica relativa alla campagna potrebbe costringere a scendere a qualche compromesso per poter giocare con tutte le impostazioni su Ultra e mantenere contemporaneamente i 60 frame al secondo costanti. Lo rivela il benchmark incluso nel test tecnico, che nel nostro caso ha restituito qualcosa come 45 fotogrammi di media considerando la risoluzione di 2160p e, appunto, tutte le regolazioni al massimo. Nell'ambito del multiplayer, invece, non abbiamo avuto problemi a mantenere alta la fluidità a 4K e con il preset Ultra, ma è chiaro che parliamo di scenari meno ampi e di un numero di personaggi sullo schermo sostanzialmente inferiore rispetto a ciò che ci aspettiamo per lo story mode.

Le opzioni sono tuttavia numerose e consentono senz'altro di scalare l'esperienza in base alla componentistica in nostro possesso: è possibile modificare la risoluzione in assoluto oppure utilizzare uno scaler che mantenga l'output desiderato, attivare o meno la sincronia verticale, limitare il frame rate a 30, 60, 90, 120 o 144 fps oppure lasciarlo sbloccato, impostare separatamente la qualità delle texture per personaggi, scenari ed effetti, agire sul cone step mapping e sul texture streaming, nonché ovviamente sul filtro texture. A ciò si aggiungono regolazioni ulteriori legate al livello di dettaglio per scenari e personaggi, draw distance del fogliame, qualità delle animazioni, delle ombre e dell'occlusione ambientale, e infine gli effetti visivi: mosaico, nebbia volumetrica, screen space reflection, rifrazioni, particellari e ulteriori voci relative al post-processing. Insomma, Gears 5 consente di regolare la qualità della grafica nei minimi dettagli, creando eventualmente delle combinazioni differenti per il single player, più orientato alla spettacolarità, e il multiplayer, che necessita di fluidità e consistenza.

Gameplay e sensazioni preliminari

Se è vero che con Gears of War 4 i ragazzi di The Coalition si sono limitati a prendere le misure al franchise, scomponendo e ricomponendo l'esperienza senza correre particolari rischi ma al contempo rinunciando a sorprendere chi legittimamente si aspettava qualcosa di più dall'esordio del nuovo team di sviluppo, il Tech Test di Gears 5 rivela alcune intenzioni piuttosto chiare per quanto concerne il comparto multiplayer del gioco. Le basi sono sempre quelle, sia chiaro, ma si è cercato di arricchire le meccaniche con alcuni interessanti elementi strategici, senza peraltro concentrare gli sforzi sulla componente classificata ma aprendo a tutti gli utenti, anche quelli occasionali, le porte di una nuova, affascinante visione. Si prende dunque spunto dalle classi del precedente capitolo e si rilancia, differenziando ogni personaggio nella modalità Arcade e aggiungendo a questo impianto una quantità di sbloccabili estetici che si preannuncia sensazionale e che andrà a scandire la progressione regalandoci ricompense sempre nuove.

Gearswar5

L'interfaccia appare ottima, con i richiami veloci dei trigger agli achievement e alla lista degli amici online, pochi input per fare qualsiasi cosa e un'ottima leggibilità dei vari menu per partire subito a testa bassa, senza tempi morti. A proposito di morti, i server sembrano già pieni di giocatori molto in gamba, che si palesano in particolare nei match classificati e inanellano eliminazioni come niente fosse. complice un time to kill che ci è sembrato leggermente inferiore rispetto al passato e che enfatizza l'importanza di avere sempre un riparo a portata di mano. Il matchmaking dà tuttavia l'impressione di svolgere bene il proprio lavoro, limitando molto le situazioni di palese squilibrio e dando a tutti la possibilità di fare esperienza, crescere e affinare le proprie capacità senza incorrere in eccessivi episodi di frustrazione.

Il Tech Test di Gears 5 conferma la rinnovata vocazione competitiva del third person shooter prodotto da Microsoft, fornendo un delizioso assaggio delle modalità multiplayer che troveremo nel gioco completo. Al di là di qualche inevitabile incertezza a poche ore dall'apertura dei server, l'esperienza PvP confezionata da The Coalition appare tremendamente solida e coinvolgente, grazie alle interessanti novità introdotte per i personaggi, il gameplay e la struttura. Visivamente strepitoso e anche stavolta molto ben ottimizzato su PC, con tantissime regolazioni per scalare la grafica sulle diverse configurazioni, Gears 5 si prepara senz'altro a consolidare la propria posizione di riferimento, e speriamo che con la campagna riesca stavolta anche a sorprendere.

CERTEZZE

  • Promette di essere il miglior multiplayer di Gears
  • Novità molto interessanti per personaggi e modalità
  • Tecnicamente sembra strepitoso...

DUBBI

  • ...ma è ancora presto per giudicare
  • Il Tech Test si limita a proporre pochi contenuti
  • Qualche incertezza, specie nelle prime ore