Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti e le correzioni sono ben accette a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.
Le tecnologie delle nuove GeForce RTX lavorano finalmente in tandem grazie a Battlefield V e Metro Exodus, con il Ray tracing che può essere finalmente fruito senza troppi problemi alle rispettive risoluzioni di riferimento delle quattro schede Turing attualmente disponibili. La qualità del DLSS, l'upscaling legato ai Tensor core che permette di risparmiare risorse, ha qualche problema, ma i limiti sono più visibili alle basse risoluzioni, mentre i margini di miglioramento sono impliciti nella natura di una tecnologia tecnologia che dovrebbe compiere notevoli passi in avanti. Non sappiamo, però, se potrà superare alcuni limiti che vedono il DLSS vincolato a determinate condizioni: in entrambi i titoli, infatti, non può essere utilizzato senza Ray tracing, escludendo la risoluzione 4K in Metro Exodus, e questo, in combinazione con l'impossibilità di utilizzare il DLSS alle basse risoluzioni con le GeForce RTX più potenti, ha portato qualcuno a pensare che il limite dipenda dal fatto che l'upscaling lavori frame-per-frame e che un numero molto elevato di immagini per secondo possa creare qualche problema ai Tensor core. Ma benché la cosa abbia un senso, è meglio aspettare delucidazioni prima di tirare le somme su una tecnologia in evoluzione. E lo stesso vale per il Ray tracing, ad ora implementato esclusivamente durante lo sviluppo di titoli basati su motori non certo pensati per sfruttare a pieno questa tecnologia. Le cose, però, potrebbero cambiare rapidamente con l'arrivo di una nuova versione, attualmente in fase preview, dell'Unreal Engine 4 che finalmente include il supporto per il Ray tracing sia a livello basso, permettendo agli sviluppatori di creare e utilizzare shader ray tracing, sia a un livello più alto, mettendo a disposizione delle software house una lunga serie di funzioni da implementare nei loro giochi. E considerando la diffusione capillare dell'Unreal Engine 4, la lista dei giochi con supporto per le tecnologie RTX potrebbe crescere notevolmente, sia per quanto riguarda titoli nuovi, sia per quelli già in circolazione. Di tutto questo, però, importa poco a quelli che aspettano la GeForce GTX 1660 Ti, una scheda che non ha nulla a che fare con le nuove tecnologie;
queste a quanto pare non sono semplicemente disabilitate, ma escluse dal design di una GPU diversa da quella della RTX 2060 e che potrebbe sorprenderci dal punto di vista prestazionale, nonostante il numero inferiore di CUDA core. D'altronde la soluzione in questione punta tutto sul nudo cuore dell'architettura Turing per offrire un'opzione destinata alla fascia media, laddove al momento le soluzioni AMD risultano preferibili per una questione di rapporto tra prezzo e prestazioni. Della scheda e delle sue possibili varianti, comunque, abbiamo già parlato la scorsa settimana e non sappiamo ancora se ci sarà una GTX 1660 liscia o se sono davvero previsti modelli con GDDR5 o 3GB di memoria contro i 6 delle versioni annunciate, ma qualcosa da dire ce l'abbiamo. Anche se la presunta data di lancio del 15 febbraio è saltata, continuano a piovere annunci di modelli di ogni tipo, comprese versioni Mini-ITX, e l'arrivo delle prime immagini dell'interno della scheda, già arrivata tra le mani di qualcuno, è la conferma di un'uscita a brevissimo termine per una scheda che potrebbe risultare particolarmente pericolosa per AMD. Se la GPU NVIDIA dovesse infatti confermarsi sensibilmente superiore alla GTX 1060, costando meno di 300 euro, non avrebbe alcuna concorrenza per svariati mesi al di fuori della RX 590, una soluzione che, come sappiamo bene, non si distacca più di tanto dalla RX 580. Inoltre si parla di un rinvio a ottobre per le GPU Navi, cosa che potrebbe trovare una parziale conferma anche nella presunta data di lancio di PlayStation 5, la nuova console Sony che utilizzerà la nuova architettura AMD e, secondo numerose voci, non uscirà prima del 2020, al pari della nuova Xbox che dovrebbe impiegare tecnologie similari. Il ritardo nelle nuove console, però, potrebbe dipendere da tutt'altri motivi, tra i quali anche la necessità di avere servizi di cloud gaming funzionanti. Ed è un qualcosa su cui Microsoft e AMD lavorano assieme, in ritardo però NVIDIA che sta investendo anche su Shield, come dimostra il nuovo aggiornamento che introduce supporto per Google Assistant e relativo controllo hands free, come araldo del suo servizio GeForce Now. Proprio parlando del binomio tra shield e cloud gaming, i portavoce NVIDIA hanno rivelato che la compagnia è tornata a ripensare del tutto il sistema di monetizzazione di un servizio che in futuro potrebbe essere vitale. L'ovvia speranza è quella di vedere un abbonamento in stile Game Pass che ci consenta di giocare anche giochi non in nostro possesso, ma ci toccherà aspettare ancora qualche tempo per capire quale sarà la forma definitiva della piattaforma NVIDIA.
Configurazione Budget
Nelle ultime settimane abbiamo scommesso su una CPU a 6 core, siamo tornati dalle parti di Intel e non ci siamo fatti mancare l'allettante Ryzen 5 1400, il cui valore risiede anche nel margine di overclock già garantito dal dissipatore di serie. E torniamo proprio su quest'ultimo per garantire al contempo risparmio e un sostegno adeguato a una scheda video che è diventata un must per questa fascia.
La Radeon RX 570 da 4GB ha qualche limite in più della versione da 8GB, ma garantisce un'esperienza di gioco in 1080p senza compromessi pur costando appena 150 euro. Ed è un prezzo che la rende decisamente più appetibile della decisamente più lenta, e paradossalmente più costosa, GeForce GTX 1050 Ti, probabilmente destinata a restare nell'ombra fino all'arrivo della presunta GeForce GTX 1650.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 120.00 |
AMD Ryzen 5 1400 3.2-3.4GHz | |
SCHEDA MADRE | € 75.00 |
MSI B450M PRO-M2 | |
SCHEDA VIDEO | € 150.00 |
XFX Radeon RX 570 RS XXX Edition 4GB | |
RAM | € 65.00 |
G.Skill Aegis 1x8GB DDR4 3000MHz CL16 | |
ALIMENTATORE | € 50.00 |
EVGA BT 450W 80+ Bronze | |
HARD DISK | € 40.00 |
Seagate Barracuda 1TB | |
CASE | € 50.00 |
Thermaltake Versa H15 | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 15.00 |
LG-GH24NSD1 | |
TOTALE: | € 565.00 |
Configurazione Gaming
In 1080p l'Intel Core i5-8400 è un buon processore, capace di superare il Ryzen 5 2600 in alcuni giochi, ma costa 30 euro in più dell'alternativa AMD, comporta un sacrificio notevole in termini di potenza bruta e non può essere overclockato, cosa che permette al Ryzen 2600 di riconquistare l'eventuale terreno perduto, garantendo con alcuni titoli framerate minimi ben più elevati di quelli della CPU Intel.
Continuiamo quindi a preferire la soluzione AMD, in attesa dell'arrivo nei canali standard del Core i5-9400 o del suo successore, probabilmente piuttosto vicino. Non è di certo vicino quanto la GeForce GTX 1660 Ti che, ormai in dirittura arrivo, minaccia di reclamare il trono della fascia media. Nel frattempo, però, la Radeon RX 580 da 8GB risulta con pochi dubbi la soluzione più conveniente, ancor più nella versione MSI ARMOR che risulta disponibile a 220 euro circa.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 170.00 |
AMD Ryzen 5 2600 3.4-3.9GHz | |
SCHEDA MADRE | € 110.00 |
ASUS PRIME B450-PLUS | |
SCHEDA VIDEO | € 220.00 |
MSI Radeon RX 580 ARMOR OC 8GB | |
RAM | € 140.00 |
Team Vulcan 2x8GB DDR4 3000MHz CL16 | |
ALIMENTATORE | € 70.00 |
Corsair CX550M 80+ Bronze | |
HARD DISK | € 75.00 |
Samsung 860 Evo 500GB SATA III | |
CASE | € 75.00 |
Riotoro CR500 Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
- | |
TOTALE: | € 860.00 |
Configurazione Extra
Nelle ultime settimane abbiamo tirato i remi in barca, ma questa volta puntiamo al massimo per un PC orientato al 4K. E sappiamo bene che l'unica scheda in grado di garantire prestazioni consistenti con una risoluzione del genere è la GeForce RTX 2080 Ti, nella versione GIGABYTE OC Gaming il cui prezzo è calato di qualche decina di euro, che grazie al DLSS riesce persino a combinare, rinunciando a un pizzico di pulizia visiva, l'Ultra HD con il Ray tracing.
Con una GPU tanto costosa sotto al cofano, non è il caso di guardare troppo al risparmio ed eccoci quindi al cospetto dell'Intel Core i9-9900K, un processore che pur appesantito da un'architettura non più giovane, si prende la vetta del mercato consumer, pur rimarcando la differenza rispetto ai modelli inferiori con una nomenclatura che lo mette tra i modelli Core i9, spingendo a frequenze estremamente elevate i suoi 8 core e 16 thread.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 650.00 |
Intel Core i9-9900K 3.6-5.0GHz / Noctua NH-D15 | |
SCHEDA MADRE | € 185.00 |
ASUS TUF Z390-PLUS GAMING (WI-FI) | |
SCHEDA VIDEO | € 1310.00 |
GIGABYTE GeForce RTX 2080 Ti GAMING OC | |
RAM | € 160.00 |
G.Skill Trident Z 2x8GB DDR4 3200MHz CL16 | |
ALIMENTATORE | € 180.00 |
EVGA SuperNOVA 750 P2 80+ Platinum | |
HARD DISK | € 235.00 |
Samsung 970 EVO PLUS 1TB M.2 | |
CASE | € 210.00 |
NZXT H700i Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
- | |
TOTALE: | € 2930.00 |