Siete sicuri che i problemi di Resident Evil 3 siano legati soltanto al recente Remake? E siete proprio sicuri che non esista un Super Mario privo di difetti? I ricordi ingannano, e ogni decade ha i suoi giochi sopravvalutati. Di seguito ne elenchiamo 10.
Altered Beast
Graficamente al top, con personaggi grossi, definiti e capaci di trasformarsi in licantropi, draghi volanti e coriacei orsi, eppure a giocarci oggi appare chiaro che Altered Beast è stato uno dei beat'em up dal gameplay più superficiale e meno interessante.
Sonic Adventure
Il primo vero Sonic in 3D procede a due velocità, da una parte abbiamo dei livelli frenetici come non mai e davvero straordinari, ma dall'altra troviamo un level design decisamente non all'altezza del passato, una telecamera da incubo e dei comprimari che sarebbe stato meglio tenere in secondo piano.
GTA: Vice City
La motosega, i neon, la musica, le ragazze in costume che pattinano sensuali vicino la spiaggia. Non c'è alcun dubbio sul carisma di GTA: Vice City, ma il resto? Difficoltà mal bilanciata, mappa minuscola ed elementare... se non ci fossero gli Anni '80, cosa rimarrebbe?
Quake
Anche in questo caso ci troviamo davanti a un gioco dal fascino indiscutibile, costruito però attorno a un gameplay indeciso e a un'ambientazione che sembra perennemente in lotta con se stessa. Non è un caso che i capitoli successivi di Quake abbiano sterzato violentemente verso la fantascienza.
Conker's Bad Fur Day
Un personaggio cattivo in un gioco Rare, e dice anche un bel po' di parolacce? Deve essere come minimo un capolavoro ... eh no, non è proprio così. Con un Level Design pieno di magagne e una serie di minigiochi piuttosto ridondanti, Conker è stato sì un buon titolo, ma non come tendiamo a ricordarci.
Resident Evil 3
Il recentissimo remake sta facendo molto discutere, ma molte delle critiche che vengono mosse all'ultima fatica Capcom andrebbero tranquillamente bene anche per l'originale. C'è una profonda differenza tra i primi due Resident Evil e il terzo capitolo, e c'era anche allora.
The Elder Scrolls: Oblivion
Mai visto un dettaglio del genere, una così straordinaria mole di personaggi parlanti, e il tutto a risoluzioni pochi mesi prima impensabili. La verità? Ad oggi è il The Elder Scrolls più moscio, più superficiale e meno interessante di tutti. Dal punto di vista del gameplay un enorme passo indietro rispetto a Morrowind.
Zone of the Enders
Il genio di Hideo Kojima, il design inimitabile di Yoji Shinkawa e poi robottoni immensi e una trama piena di colpi di scena. Ma se proprio vogliamo dirla tutta, il gameplay aveva ben poco di interessante e il level design subita l'influenza negativa di un hardware incapace di gestire una simile mole di idee.
Super Mario Sunshine
Sappiamo bene di ficcarci in un campo minato, del resto parliamo di Mario e Mario non si tocca. Super Mario Sunshine poi poteva contare su un'atmosfera a dir poco idilliaca, oltre una riproduzione dell'acqua che lo ha reso uno dei giochi più freschi della storia ma... è l'unico Super Mario nel quale è possibile morire per problemi di gameplay e di telecamera.
Shadow of Rome
Shadow of Rome era sporco, cattivo, atipico e con un combat system di rara efficacia, del resto a farlo è stata Capcom. Peccato che più della metà del gioco la si passava tra le maglie di uno stealth game poco definito e dalle regole fin troppo vaghe per essere davvero divertente.