È possibile riassumere la reazione del pubblico all'annuncio del film di Gran Turismo con le parole di David Harbour, uno dei protagonisti, che ha detto in un intervista con IGN "sono contento dell'approccio che hanno adottato per questo progetto perché, diciamocelo, i film sui videogiochi semplicemente non funzionano!" Ora che il trailer ufficiale è uscito, però, abbiamo un'immagine molto più chiara di che storia vuole raccontare il film in uscita il 20 settembre.
Diretto da Neill Blomkamp, l'autore di Distretto 9 e Humandroid, il film di Gran Turismo è ispirato a una storia vera, quella di Jann Mardenborough, il vincitore di una delle edizioni della GT Academy, un programma di Sony e Nissan per slezionare un promettente giocatore di Gran Turismo e trasformarlo in un pilota di automobili da corsa reali. Harbour continua: "Questo progetto funziona perché è la storia di un ragazzo e del suo rapporto con un videogioco, non è una prospettiva forzata su un'avventura che un gamer potrebbe vivere in prima persona. Più che un film sui videogiochi è un film sportivo e quando ho letto il copione per la prima volta mi ha ricordato "Colpo Vincente" (in originale Hoosiers, un film del 1986 diretto da David Anspaugh e ispirato alla vera storia della Milan High School in Indiana), il mio film sullo sport preferito".
In questo speciale sulla storia vera a cui è ispirato il film di Gran Turismo vi racconteremo della vita e dei successi di Mardenborough e di come la sua ascesa a pilota professionista sia stata di ispirazione per tutti gli attori coinvolti nella produzione. Neill Blomkamp ha detto "quando mi hanno chiesto se sarei stato in grado di fare un film su Gran Turismo gli ho detto che non avrebbe avuto senso perché è un simulatore di corse. Poi ho scoperto la storia di Jann, della GT Academy e di come dalla sua cameretta sia riuscito ad arrivare terzo a Le Mans e ne è venuto fuori un bellissimo copione che mescola il mondo dei videogiochi e quello reale".
Da Cardiff a Tokio
GT Academy era una show televisivo giapponese che ha incoronato un vincitore all'anno dal 2008 al 2016, ma c'è un motivo se tra le tante storie che si potevano raccontare è stata scelta quella di Jann Mardenborough perché la sua è uno dei pochi esempi della famosa narrativa "from zero to hero" di cui tanto si sente parlare. Normalmente un pilota professionista, come quelli che vediamo al volante delle auto da Formula 1, viene da una famiglia molto facoltosa e inizia a gareggiare da piccolissimo nel circuito dei kart. Mardenborough non aveva mai messo piede in un'auto da corsa prima di aver compiuto 19 anni. Quando si è candidato per la GT Academy ha battuto quasi 90mila concorrenti provenienti da tutto il mondo per aggiudicarsi l'ingresso e poi ha vinto la trasmissione diventando il più giovane pilota a conquistarsi un contratto con la divisione corse della Nissan.
La sua prima impresa è stata un terzo posto alla 24 ore di Dubai, un risultato davvero non da poco per un novellino. L'anno dopo, nel 2012, la sua carriera è continuata nel Campionato Turismo Inglese, uno dei più prestigiosi al mondo, dove ha vinto una gara, ma è arrivato sesto alla fine della stagione. Nel 2013, poi, uno dei suoi più grandi successi: un terzo posto alla 24 ore di Le Mans nella categoria LM-P2; non i prototipi più blasonati, ma certamente un risultato degno di nota per un ventiduenne. L'anno successivo è stata la volta della Formula 3 dove è rimasto per due anni e si è aggiudicato un posto nel Red Bull Junior Team con cui ha vinto una gara in Germania. Nel 2015 il pilota ha avuto un incidente al Nürburgring in cui la sua auto è finita contro una tribuna di spettatori: lui non ha riportato ferite ma c'è stata una vittima. Nel 2016, 17 e 18 si è trasferito in Giappone dove ha gareggiato nella Japan Automobile Federation Super GT Championship con buoni risultati per poi fare una stagione da test driver nella Formula-E nel 2018 e tornarci nel 2022 dopo altri due anni nella Super GT giapponese.
L’adattamento cinematografico
Da quello che vediamo nel trailer, la storia raccontata dal film sarà quella che porterà Mardenborough dalla sua cameretta allo storico circuito di Le Mans per culminare con il suo podio nel 2013. La struttura narrativa, poi, risulterà familiare ai fan dei videogiochi di corse perché si basa sull'antagonismo con un rivale che fa da nemesi al pilota protagonista. Neill Blomkamp, regista del film, è famoso per il suo utilizzo della CGI ma per Gran Turismo ha deciso di adottare un approccio diverso: "In questo film c'è molta meno computer grafica rispetto ai miei precedenti lavori" ha detto il regista in un'intervista. "Sul rettilineo Mulsanne, a Le Mans, le auto arrivano anche a 400 chilometri orari quindi è importante mettere gli attori in un ambiente reale, con macchine reali ed emozioni reali. Questo ha voluto dire mettere la praticità davanti a tutto e lasciare alla CGI sullo sfondo delle riprese in modo da renderla invisibile".
"Per noi" continua "sono state fondamentali le riprese con i droni in prima persona (FPV ndr) perché danno esattamente quella prospettiva da videogioco che stavamo cercando, a un certo momento avevamo quattro squadre in pista, ognuna assegnata a una porzione specifica di tracciato". Le citazioni al materiale videoludico originale non finiscono qui. Da alcune riprese che mostrano come è stato realizzato il film si vedono apparecchiature per montare la telecamera in modo che replichi esattamente la visuale in terza persona che i giocatori hanno mentre guidano su Gran Turismo. David Harbour, che nel film interpreta l'allenatore dell'Academy, ha aggiunto "Quando sei sulle piste e senti l'odore della gomma e della benzina ti accorgi di quanto sia viscerale il motorsport e Neil ha fatto un ottimo lavoro nel provare a tradurre queste sensazioni in un prodotto cinematografico".
Jann e Archie
A interpretare Jann Mardenborough è Archie Madekwe (Voyagers, Midsomar) che ha detto: "La sua storia deve essere raccontata perché ispira fiducia ed è la dimostrazione che i sogni che si hanno da bambini possono realizzarsi". Da alcune foto pubblicate sui social e sul sito ufficiale di Mardenborough sappiamo che i due si sono incontrati sul set del film e che il pilota ha avuto un ruolo nella realizzazione del film anche se non sappiamo quale sia stato nel dettaglio. Mardenborough si è detto molto contento della performance di Madekwe ed entrambi sono rimasti con le labbra cucite per quanto riguarda ciò che avviene nel film per evitare spoiler.
Abbiamo solo una breve frase dell'attore che, in un intervista ha aggiunto: "Neil ha preso così tante cose dal gioco, ci sono tanti elementi di cui vorrei parlare, ma non posso dirvi assolutamente nulla. Nessuno ha una visione creativa come la sua: è come se questo film l'avessimo fatto insieme, è sempre stato aperto ai mie input e alla mia visione e abbiamo fatto costantemente avanti e indietro tra il gioco e il copione per trovare elementi con cui arricchire". Ora non resta che aspettare il 20 settembre per vedere se il film di Gran Turismo ha tenuto fede non solo allo spirito del videogioco, ma anche a quello della storia di Jann Mardenborough, a oggi uno dei pochissimi esempi di videogiocatore che ha usato la sua esperienza nel gaming per diventare un professionista dello sport che simulava digitalmente.