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Halo Infinite, la recensione del multiplayer free-to-play

La recensione del multiplayer di Halo Infinite, che sfoggia un gameplay per alcuni anacronistico e inadatto al mondo di oggi: ma se fosse l'esatto contrario?

SPECIALE di Francesco Serino   —   07/12/2021
Halo Infinite
Halo Infinite
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La chiamano beta, ma parliamoci chiaro, quella del multiplayer di Halo Infinite non è una beta, almeno non in senso stretto.

È un po' come Fortnite che è rimasto ufficialmente in beta fino alla decima stagione, probabilmente perché nessuno si è mai preoccupato di togliere quella scritta dal titolo, eppure il gioco Epic già da anni aveva tutte le funzioni al loro posto. Forse è un modo per dirci "aspettate a giudicare, ci stiamo ancora lavorando", anzi probabilmente è proprio questo il messaggio sottinteso. Oramai i giochi multiplayer sono tutti cantieri aperti: ci siamo abituati e a dirla tutta non è nemmeno così male come modus operandi.

Non serve insomma usare il termine "beta" a casaccio, non più, specialmente quando il tuo gioco, in questo caso il multiplayer di Halo Infinite, funziona molto meglio di altri progetti analoghi usciti a prezzo pieno. Inoltre, siamo certi che quel che stiamo giocando oggi è quello che giocheremo domani in una formula più rifinita e ricca di opzioni, il progetto Halo Infinite si può quindi già inquadrare e proiettare al futuro.

È quello che cercheremo di fare in questa recensione del multiplayer di Halo Infinite, beta o meno. Se e quando poi arriveranno cambiamenti concreti, non avremo problemi a tornare su questo titolo proprio come abbiamo fatto più volte con Sea of Thieves, tanto per rimanere in casa Microsoft Game Studios.

Se invece siete interessati a conoscere il nostro giudizio sulla campagna principale di Halo Infinite, allora è questa la recensione che dovete leggere.

Traduttore Simultaneo Generazionale

Anche se al momento le playlist e le modalità sono poche, già è possibile notare la grande versatilità del gameplay di Halo Infinite, in grado di funzionare perfettamente sia in contesti più racchiusi che nelle arene più grandi e popolate
Anche se al momento le playlist e le modalità sono poche, già è possibile notare la grande versatilità del gameplay di Halo Infinite, in grado di funzionare perfettamente sia in contesti più racchiusi che nelle arene più grandi e popolate

Dopo i cambiamenti radicali introdotti con la modalità multigiocatore di Halo 5, novità che non tutti hanno apprezzato allo stesso modo e commercialmente parlando si sono rivelati ininfluenti, con Halo Infinite 343 Industries prova invece a tornare alle origini azzeccando, paradossale dopo tanti posticipi, anche il giusto tempismo. Nell'anno dove Battlefield 2042 è tanto confuso da colpirsi da solo, Call of Duty non sa più cosa inventarsi e l'immediato futuro non sembra proporre nulla di davvero nuovo, la vera novità diventa il passato. Pippo Baudo lo chiamerebbe "revival", e tra remastered e remake ci siamo già dentro fino al collo.

A questa fase ci si arriva attraverso una serie di eventi prefissati: l'utenza dei giochi originali, invecchiando, sente il bisogno di riprovare certe sensazioni, mentre i più giovani, cresciuti con i loro shooter ipercinetici, iniziano a trovare sempre più interessante un approccio diverso e per loro ancora inedito. Succede da sempre con qualsiasi medium - quanti ogni anno ascoltano per la prima volta i Pink Floyd e quanti scoprono Stanley Kubrick - e da qualche tempo come è normale che sia anche nei videogiochi. Ci siamo arrivati dopo, si sta trasformando in un fenomeno tangibile soltanto ora che gli homo ludens degli Ottanta, quelli più esposti al videogioco, si riscoprono ultraquarantenni, hanno figli a cui mostrare le loro glorie. Il multiplayer di Halo Infinite è una sorta di traduttore simultaneo generazionale, dove ci si spara contro per conoscersi meglio.

Moment-to-moment

Il Ghost è un campione in Halo Infinite, forse addirittura un pelino troppo forte e coriaceo. Se ne vedete uno in mani nemiche e magari avete un rampino che vi avanza, rubateglielo subito!
Il Ghost è un campione in Halo Infinite, forse addirittura un pelino troppo forte e coriaceo. Se ne vedete uno in mani nemiche e magari avete un rampino che vi avanza, rubateglielo subito!

Il multiplayer di Halo Infinite riporta alla luce un approccio da arena shooter da troppo tempo dimenticato dal grande pubblico, dove l'azione rallenta leggermente per lasciare che il soldato ragioni, faccia costantemente delle scelte fondamentali per la sua sopravvivenza e per il bene della squadra, o l'esatto contrario. Un ritmo di gioco che permette di reagire, sopravvivere e addirittura ribaltare la situazione anche quando si in evidente difficoltà, o in inferiorità numerica. Un'idea può cambiare il corso di un assalto, un gesto atletico respingere quello nemico, e per come sono strutturate le mappe si è spesso e volentieri testimoni di questi momenti magici individuali, se ne capiscono addirittura le intenzioni ed è allora che nelle battaglie più grandi vedi qualcosa che raramente accade online: una coordinazione istintiva, spontanea, di tutti o quasi i giocatori in partita.

Naturalmente esistono anche match drammatici, nei quali la sfortuna vi ficcherà dalla parte dei meno bravi, ma a fine match si arriva sempre con la voglia di farne un altro. Anche in mezzo alle prestazioni peggiori, Halo Infinite ti tiene incollato grazie a uno straordinario e serratissimo "moment-to-moment", ovvero la capacità dell'azione di offriti costantemente situazioni da trailer: Warthog che atterranno dopo un salto alla Dukes of Hazzard e spazzano via i tre nemici che stavano per giustiziarti, fughe rocambolesche con la bandiera nemica in spalla, siluri rispediti al mittente con il repulsore da braccio, ninja con spade e rampini che battagliano tra le cime degli alberi. Cose del genere le vedrete e vivrete costantemente tra i server di Halo Infinite.

Halo Sporting Club

Massacro, cattura la bandiera doppio o singolo, teschio, conquista in due varianti e stockpile, queste sono al momento le modalità offerta da Halo Infinite. Per due settimane abbiamo anche avuto la divertentissima Fiesta, ma il suo ritorno è previsto a breve
Massacro, cattura la bandiera doppio o singolo, teschio, conquista in due varianti e stockpile, queste sono al momento le modalità offerta da Halo Infinite. Per due settimane abbiamo anche avuto la divertentissima Fiesta, ma il suo ritorno è previsto a breve

Ma Halo, e di conseguenza Halo Infinite, è noto anche per la sua versatilità. Nelle altre modalità cambia tutto: l'area di gioco è più serrata e il quattro contro quattro impone nuove strategie, non ti puoi più limitare ad essere uno dei tanti ma devi collaborare con i tuoi compagni, in alcuni casi anche saperti sacrificare per il bene della squadra. Per una volta potrete quindi liberarvi dalla dipendenza da "kills" e guadagnare punti in altri modi, giocare di squadra scalando comunque l'ottimo sistema di ranking già implementato nelle arene classificate. Un'altra grande qualità del multiplayer di Halo Infinite è il suo non essere un gioco di guerra: ci si spara e si muore, il concetto è quello, ma avete notato che non c'è traccia di alieni cattivi? Quella è roba da campagna, da story mode, mentre il multiplayer è una cosa tra Spartan. A proposito, la recensione della storia principale la trovate qui.

Red vs. Blue, no? Un approccio che cambia tutto, per esempio il level design: le arene di Halo Infinite possono essere arene fino in fondo, senza dover sembrare il Monte Grappa o ricordare le coste della Normandia, possono avere una loro simmetria funzionale alla battaglia e fregarsene totalmente di sembrare luoghi credibili. Per lo stesso motivo, anche le modalità possono essere più creative e le regole cambiare di volta in volta a seconda delle necessità, senza stridere con il resto. Tutto questo, unito al non trascurabile dettaglio che i partecipanti iniziano con le stesso identico equipaggiamento, fa pensare più a un contesto equo e sportivo che a una guerra simulata, impressione confermata da un sistema di comandi che valorizza il gesto atletico come accade più spesso in Rocket League che in Call of Duty. Le modalità presenti esaltano questo aspetto, anche se il loro numero al momento non è all'altezza dei capitoli passati.

Day Zero

Il design delle mappe è eccellente e tranne una o due eccezioni non hanno problemi ad ospitare al loro interno tutte le modalità al momento presenti. L'unica arena che non ci ha convinto appieno è Launch Site, che però funziona molto bene in cattura la bandiera
Il design delle mappe è eccellente e tranne una o due eccezioni non hanno problemi ad ospitare al loro interno tutte le modalità al momento presenti. L'unica arena che non ci ha convinto appieno è Launch Site, che però funziona molto bene in cattura la bandiera

Come free-to-play il multiplayer di Halo Infinite debutta senza esagerare nei contenuti ma in linea con altri lanci anticipati. Se lo confrontiamo con gli Halo precedenti logicamente ne esce con le ossa spezzate da ogni punto di vista, ma non dimentichiamoci che stiamo parlando di un gioco che nasce con dei presupposti totalmente diversi dai capitoli passati, che verrà aggiornato sistematicamente e non per grazia ricevuta. Quella che stiamo vedendo è soltanto l'ossatura scintillante di un progetto a lunghissima scadenza, sempre se il pubblico lo appoggerà domani come sembra stia facendo oggi.

C'è tanto da perfezionare: il sistema di matchmaking va velocizzato, su pc è necessario lavorare sull'ottimizzazione, diverse armi vanno ribilanciate e, dannazione, vanno assolutamente inserite di nuovo le collisioni tra giocatori avversari che ora possono passarsi attraverso causando inconsistenze pericolose nel corpo a corpo. Ma sono cose di cui si discuterà tra le community e con gli sviluppatori e che verranno cambiate una, cento, mille volte come sempre accade. Il gameplay offerto dal multiplayer di Halo Infinite è già ora eccezionale, uno dei migliori di sempre, soffre soltanto di normalissimi problemi di gioventù che non devono destare preoccupazione.

Il passo falso

Conquista a zone in quattro contro quattro è molto diverso da quello offerto nelle battaglie più grandi: nelle mappe piccole chi ha la maggioranza dei punti di controllo prende punti, mentre nelle partite dodici contro dodici il punto lo segna chi controllerò tutte e tre le zone contemporaneamente.
Conquista a zone in quattro contro quattro è molto diverso da quello offerto nelle battaglie più grandi: nelle mappe piccole chi ha la maggioranza dei punti di controllo prende punti, mentre nelle partite dodici contro dodici il punto lo segna chi controllerò tutte e tre le zone contemporaneamente.

Quello che deve preoccupare è il sistema di progressione con il quale il multiplayer di Halo Infinite ha debuttato, non di meno le successive modifiche fatte a poche ore dall'avvio dei server. Ci sono scelte che abbiamo apprezzato e difendiamo: l'avanzamento nella season legato prevalentemente alle sfide per esempio non è affatto una cattiva idea anche se queste andrebbero in parte ripensate, il non poter grindare come matti armature e skin è in fondo salutare ma serve più contenuto free, oltre alla paccottiglia spesso proposta per chi non ha acquistato il pass. Altre scelte lasciano semplicemente attoniti, come la mancanza di progressione in assenza di sfide alla quale gli sviluppatori hanno velocemente messo una pezza. Ma oltre a non essere stato abbastanza - una vittoria vale ancora quanto una sconfitta e non ci sono punti extra per eventuali medaglie - questa mossa non fa che confermare la grande confusione che aleggia attorno all'implementazione di funzioni di cui esistono già ottimi esempi e da diversi tempo, persino tra i giochi della stessa Microsoft.

Uno scivolone del genere, quando sono anni che i free-to-play rodano certi schemi e al culmine di uno sviluppo così lungo, proprio non ce lo aspettavamo. Incredibile poi la reazione sorpresa degli sviluppatori: era chiaro che la progressione non aveva nessuna possibilità di essere ben accolta dal pubblico cosi com'era. Questa è senza dubbio la parte più critica di Halo Infinite perché è quella che va lavorata praticamente daccapo. Nel frattempo, i giocatori di lunga data mal sopportano le meccaniche free-to-play e gli assuefatti ai sistemi più moderni si lamentano di non poter avere tutto e subito, pronti a grindare 24/7 festivi compresi: 343 Industries dovrà scegliere con molta cura chi ascoltare per far crescere il multiplayer di Halo Infinite nel migliore dei modi.

Sviluppo costante

Al momento, il multiplayer di Halo Infinite offre dieci mappe diverse, tre di queste sono riservate alle Big Team Battle
Al momento, il multiplayer di Halo Infinite offre dieci mappe diverse, tre di queste sono riservate alle Big Team Battle

Ma questo è Halo Infinite, ed è costruito per diventare tutto quel che vuole. Un gioco modulare, in costante crescita grazie a contenuti sempre nuovi, ma che può pescare liberamente da centinaia di mappe, modalità e armature che hanno fatto già la storia della serie. Come tutti i giochi, nemmeno Halo è qui per soddisfare ogni palato e c'è chi inevitabilmente gli preferirà altri shooter, ma la sua sfumatura competitiva è compiuta, il suo multiplayer è qui riproposto nella sua forma più snella e sopraffina. Se siete in linea con quanto proposto, e provarci non costa nulla, il multiplayer di Halo Infinite non vi darà tregua. È tutto così giocoso, intelligente e manipolabile, dall'immagine sempre vibrante e mai cupa, che potrebbe quasi essere un gioco fatto da una Nintendo (nella campagna cita anche Zelda!) di un'altra dimensione (o del futuro?).

Qui il simulacro di Master Chief viene in fondo ridotto al più epico dei crash test dummies, è dove viene scartato il dramma spaziale in favore di una competizione eccentrica quanto galvanizzante, tutta gameplay e fisica. E ne vuoi sempre di più perché non sai cosa mai accadrà al prossimo match: quando il gameplay può affidarsi a così tante variabili, è in grado di offriti situazioni estremamente diverse, uno spettacolo nuovo ad ogni partita. A differenza di altri shooter, nel multiplayer di Halo Infinite le armi, i veicoli e i powerup sono in fondo anche strumenti creativi, hanno la forza di generare reazioni a catena e carambole inaspettate in grado di rendere ogni partita imprevedibile.

Qui ci sono le fondamenta di un classico istantaneo.

Conclusioni

Multiplayer.it

9.0

Halo Infinite è la migliore e più moderna espressione possibile del classico gameplay della serie. La modalità multiplayer richiede ancora qualche accorgimento e non farebbero male subito nuovi contenuti per rimpolpare la magra offerta iniziale, ma il progetto è solido e ha tutte le carte per crescere bene. Non potrà farlo senza però rivedere completamente il concetto di season e le meccaniche di progressione ad esse legate, allo stato attuale drammaticamente anacronistiche e spesso in rovinosa contrapposizione con gli oggetti in vendita nello store interno al gioco.

PRO

  • Comandi sopraffini
  • Gameplay imprevedibile
  • Buono il sistema di ranking

CONTRO

  • Progressione drammatica e in corso d'opera
  • Ci sono almeno tre armi da rivedere a fondo
  • Collisioni tra avversari da attivare al più presto