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Hitman 2: il Ghost Mode

A Copenhagen non abbiamo provato solo la campagna di Hitman 2, ma anche una curiosa modalità multiplayer...

PROVATO di Aligi Comandini   —   16/10/2018
Hitman 2
Hitman 2
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Chi fa il nostro lavoro viaggia di continuo: è un requisito fondamentale per analizzare al meglio i videogiochi prima e dopo l'uscita, poiché permette (il più delle volte) di avere un contatto diretto con chi il titolo lo ha creato, e può spiegarne le caratteristiche meglio di chiunque altro. Certo, l'utilità effettiva delle conversazioni coi coinvolti varia - d'altronde spesso loro stessi sono limitati nelle affermazioni da NDA di un certo peso, o dalla semplice volontà di non svelare troppi segreti della loro creatura - ma se si viene mandati direttamente a casa del team si può di norma stare tranquilli, poiché una prova sostanziosa del prodotto è praticamente assicurata. Proprio questo è stato il caso del nostro evento preview di Hitman 2, durante il quale non solo abbiamo avuto a disposizione alcune ore per testare la nuova mappa Colombiana e le modifiche a Miami, ma ci siamo anche trovati a dover sfidare un nostro collega in una stramba corsa all'assassinio chiamata Ghost Mode.

Uno spettro pericolosissimo

La Modalità Fantasma parte da un concept molto basilare ma non di facile applicazione: due giocatori si scontrano all'interno delle estese mappe del gioco, e tentano di eliminare con rapidità dei bersagli "a tempo" che compaiono casualmente in zone variabili; vince chi riesce ad uccidere un certo numero di persone per primo. E fin qui potrebbe sembrare una caciaronata, una gara senza cervello verso ogni bersaglio, al solo scopo di racimolare punti e dominare l'avversario; solo che il Ghost Mode inserisce alcuni "paletti" che rendono del tutto impossibile delle corse di questo tipo, a partire dalla permanenza degli status d'allerta, fino ad arrivare alla necessità di non coinvolgere innocenti nelle proprie azioni.

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Il secondo elemento è quanto di più diretto possa esistere: eliminare qualcuno che non è stato indicato come bersaglio porta a perdere un punto, e quindi allontana il giocatore dalla vittoria; è sulla prima regola che vogliamo però soffermarci, perché nel Ghost Mode venire scoperti significa non poter più girare con un certo travestimento, e quindi precludersi automaticamente l'entrata in certe zone ricche di guardie, o delle possibilità di assassinio semplificate capaci di donare un vantaggio sensibile. Due giocatori esperti con una notevole conoscenza della mappa, dunque, calcoleranno alla perfezione ogni movimento e tenteranno di ottimizzare la loro strategia in base alla posizione del bersaglio. Due novellini... beh, finiranno come siamo finiti noi: scoperti da un quantitativo innumerevole di guardie a causa della fretta, e impossibilitati a muoversi senza venir presi per una paperella del tirassegno.

Due assassini confusi

Non è tutto qui, peraltro, perché vi sono altre limitazioni capaci di aumentare la tensione generale. I due killer infatti non possono interagire nel mondo del loro avversario, solo vedere i movimenti altrui e influenzare le azioni dell'intelligenza artificiale con speciali "oggetti fantasma" che vengono percepiti in ogni partita (come monete capaci di far girare le guardie al momento giusto fregando così il nemico, o altre chicche simili); inoltre si parte sempre senza equipaggiamento, poiché armi e oggetti vanno ottenuti in speciali casse sparse per la mappa, il cui recupero influisce quel tanto che basta a permettere al proprio nemico di arrivare alla preda per primo. Uccidere in ritardo non è poi solo un rallentamento ai fini dei punti totali: una volta che la preda è morta nella partita dell'avversario si ha un tempo limite per eliminarla nella propria mappa, e si rischia di perdere per sempre l'occasione. Sono parecchi fattori da tenere in considerazione, in mappe già di loro incredibilmente complesse e stratificate.

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Nel complesso? Si tratta di un'idea abbastanza brillante, che ci ha divertito, ma non è sicuramente priva di difetti. La possibilità di seguire le azioni nemiche rende infatti fin troppo facile pedinare e agire da "disturbatore" o scopiazzare le uccisioni in partite sia di basso che di alto livello, e il caos in cui degenerano i match quando troppi travestimenti vengono scoperti rende certi scontri quasi ingiocabili. Siamo però curiosi di vedere come si evolverà la modalità quando a sfidarsi saranno utenti davvero esperti, capaci di portare al limite il sistema studiando ogni possibile opzione. Del potenziale c'è sicuramente in questa strana modalità competitiva.

Il Ghost Mode non è certo la modalità competitiva più rifinita a cui abbiamo mai avuto modo di giocare, ma il concept su cui si basa è piuttosto brillante, e crediamo possa riservare notevoli sorprese in partite ad alto tasso di abilità. Vedremo come lo bilanceranno gli IO Interactive a gioco finito, per ora è solo una bella idea che non abbiamo avuto modo di testare davvero a fondo.

CERTEZZE

  • L'idea di base è molto interessante
  • Con giocatori abili che conoscono alla perfezione le mappe può diventare notevole

DUBBI

  • La visibilità del nemico rende certe partite problematiche
  • L'elemento casuale legato a casse e apparizione dei bersagli pesa molto sul risultato